Sondaggio: italiani vogliono la riapertura totale nella Fase 2
I dati raccolti da Ipsos mostrano un Paese spaccato, ma la maggior parte degli intervistati auspica un pieno ritorno alla normalità
È iniziata lunedì 4 maggio la Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia, grazie all’allentamento delle misure restrittive. Gradualmente sarà possibile tornare alla normalità. Un nuovo sondaggio condotto da Ipsos mostra un Paese diviso, tra chi è convinto che sia possibile riaprire tutte le attività già oggi e chi invece preferirebbe prolungare la chiusura.
Vorrebbe rimanere in casa il 24% degli italiani, mentre propende per la riapertura il 58% dei connazionali, come spiega Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera.
Questa percentuale cresce nelle regioni del Nord Est, dove vorrebbe tornare alla normalità il 70% degli intervistati. Anche il 65% dei lavoratori autonomi, cioè artigiani e commercianti, vorrebbe alzare la serranda oggi.
Secondo la rilevazione Ipsos, ben il 75% degli elettori dell’opposizione, formata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, si dice favorevole alla riapertura istantanea.
Fase 2: meno paura per il contagio, si teme la crisi economica
Diminuisce ovunque la preoccupazione per il contagio, mentre si fa largo tra gli italiani la paura della crisi economica. Solo il 14% degli intervistati pensa che l’Italia si riprenderà entro il prossimo anno, il 28% tra un paio d’anni, il 26% entro 5 anni e l’11% tra 10 anni. Il 21% non esprime previsioni.
Mediamente gli italiani credono che la situazione non migliorerà entro i prossimi 4 anni, e questa convinzione non sembra influenzata da slogan elettorali e preferenze politiche.
Fase 2: metà degli italiani teme peggioramenti economici
A livello personale, il 53% degli italiani si aspetta un peggioramento nei prossimi 6 mesi, il 29% non si aspetta cambiamenti significativi e il 13% si aspetta dei miglioramenti. Le previsioni sono in linea con le rilevazioni Ipsos di marzo, a loro volta molto diverse rispetto a quelle fatte prima dell’emergenza sanitaria.
Il pessimismo accomuna tutte le fasce della popolazione, con picchi tra i lavoratori autonomi, con il 62% di professionisti che teme un peggioramento della propria condizione economica. Anche il 60% delle casalinghe pensa che il coronavirus influirà negativamente sul bilancio familiare.
Fase 2: Governo promosso ma non all’unanimità
Il 39% degli intervistati ritiene che l’esecutivo di Giuseppe Conte abbia adottato misure rivolte in egual misura a famiglie e imprese. Il 21% ritiene che siano state privilegiate le imprese, il 14% le famiglie e il 26% non fornisce una risposta.
Il Governo è promosso dal 38% del campione sentito da Ipsos, che ritiene che il gabinetto giallorosso stia lavorando per sostenere l’economia con interventi mirati. In larga parte si tratta di sostenitori dei partiti di maggioranza. Il 36% non si esprime sulla questione.
Il 26% degli intervistati ritiene invece che l’emergenza venga affrontata dall’esecutivo con la distribuzione di denaro “a pioggia”. In questo caso prevalgono gli elettori delle opposizioni.
Fase 2: agli italiani non piacciono le polemiche politiche
Il presidente del Consiglio e il Governo continuano a mantenere alto il consenso tra gli italiani, come spiega Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera. Il presidente dell’Ipsos sottolinea che gli intervistati sono critici nei confronti delle polemiche dei leader della minoranza, vissute come speculazioni per ottenere voti in questa fase drammatica per il Paese.