Emilia Romagna, scatta l'emergenza procioni: belli ma dannosi
Diversi orsetti lavatore avvistati in Valmarecchia
Come se non bastassero le mille schermaglie politiche in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale, l’Emilia Romagna deve fare i conti con un’emergenza abbastanza singolare. Si tratta di animali. Non c’è nessun riferimento alle sardine. E nessun altro movimento socio-politico in fermento. Qui si parla di procioni. Veri e propri orsetti lavatore che si stanno moltiplicando nel territorio romagnolo.
Secondo quanto riportato oggi dal Resto del Carlino i procioni non sarebbero degli animali tipici di questi territorio, nel centro Italia settentrionale, ma, circa 4 anni, una colonia, molto probabilmente importata illegalmente o scappata da un centro zoologico, si è stabilita in Toscana e ha cominciato a moltiplicarsi ed espandersi.
Dalla Toscana, nel Casentino, per la precisione nel territorio di Arezzo, il passo verso il confine con la Romagna, in piena Valmarecchia è abbastanza breve. Ed allora, ecco, che i primi avvistamenti si sono registrati nelle zone limitrofe, fino alle Marche: al parco Sasso Simone e Simoncello, a Badia Tedalda, Molino di Bascio, Villa Verucchio e Poggio Torriana.
E se il loro aspetto, simpatico e pacioso, può far sorridere, di tutt’altro genere sono le loro scorribande. Non proprio un toccasana per l’ecosistema e per l’uomo. Secondo il biologo Emiliano Mori: «Uno dei problemi è che gli orsetti lavatore competono con specie autoctone come la puzzola. Mangiano di tutto, creano danni all’ambiente e all’agricoltura».