Elezione Roberta Metsola, chi è la presidente del Parlamento europeo e il dopo Sassoli: le due facce dell'Ue
Quali sono le posizioni della politica maltese sull'aborto che hanno fatto molto discutere, chi è il marito dell'avvocata e quanti figli hanno
È stata eletta oggi 18 gennaio 2022 come presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Nata a St. Julian’s, una città maltese situata lungo la costa, a nord della capitale La Valletta, Roberta Metsola Tedesco Triccas, questo il nome completo della politica di Malta, è stata un’avvocata specializzata in diritto e politica europea, già eurodeputata e membro del Partito Popolare Europeo (Ppe).
Il Parlamento Europeo l’ha eletta al primo turno, con 458 voti favorevoli su un totale di 617 voti (74 in tutto le schede bianche o nulle) e 690 votanti. Per essere eletta aveva bisogno di 309 voti, quindi la maggioranza dei voti validi più uno. Metsola subentra quindi a David Sassoli, che ha ricordato durante il suo discorso di insediamento.
Quali sono le idee di Roberta Metsola? E cosa sappiamo della sua vita privata? In che termini ha ricordato l’ex presidente dell’Europarlamento? Conosciamo meglio la donna a capo dell’assemblea continentale.
Chi è Roberta Metsola, cosa faceva prima di essere presidente del Parlamento Europeo, la carriera
Roberta Metsola aveva ricevuto il sostegno del Partito Popolare Europeo (Ppe), dei Socialisti e Democratici (S&D), e del gruppo liberale Renew Europe. Essendo stata indicata come una possibile candidata da centrosinistra e dal centrodestra, gli osservatori consideravano assai probabile una sua elezione, che di fatto è avvenuta nel corso della mattinata del 18 gennaio.
43 anni compiuti esattamente nel giorno della sua nomina alla successione di David Sassoli, Metsola fa parte del Ppe e siede nell’assemblea europea da quando, nel 2013, è stata la prima parlamentare europea eletta a Malta.
Con l’Europa d’altra parte Metsola ha a che fare fin dai tempi dell’università, il Collège d’Europe di Bruges, dove aveva studiato diritto europeo, prima di intraprendere la professione di avvocata.
Dal 2012 al 2013 era stata consigliera di Catherine Ashton, l’Alta rappresentante per gli Affari esteri. Tra tutti e 15 i vicepresidenti, Metsola era, prima della sua nomina, quella con il grado più elevato.
Roberta Metsola e l’aborto, la posizione dell’eurodeputata e avvocata sull’interruzione della gravidanza
In passato, e naturalmente poco dopo la sua elezione, hanno fatto molto discutere le posizioni dell’ex eurodeputata contro l’aborto. L’avvocata si è infatti in passato dichiarata contraria all’interruzione della gravidanza.
Si è trattato di opinioni che avrebbero potuto mettere a rischio l’endorsement di socialisti e liberali, nonostante il lungo lavoro di mediazione che la stessa Metsola ha storicamente svolto tra gli esponenti del Parlamento Europeo e soprattutto nei confronti dei politici di centrosinistra e di centro.
Metsola ha affrontato il tema dell’aborto anche durante il suo discorso di insediamento: “Le mie posizioni sull’aborto – ha dichiarato – saranno quelle del Parlamento europeo che ora rappresento. Le promuoverò all’interno e all’esterno di questa Camera”. In passato, Metsola ha spesso difeso il suo Paese, Malta, affinché mantenesse una sua autonomia nella posizione anti-abortista di La Valletta, un unicum nell’Unione.
In passato Metsola ha anche difeso la scelta di votare contro una risoluzione sull’accesso universale alla salute riproduttiva e sessuale, che tra le altre cose sanciva come un architrave, dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere, l’aborto.
Metsola famiglia, chi è il marito della politica maltese e quanti e chi sono i figli dell’ex vice presidente
Ukko Metsola, manager e politico finlandese, è il marito di Roberta Metsola. Insieme hanno quattro figli.
I due si sono sposati nell’ottobre del 2005. Entrambi hanno corso per le elezioni del Parlamento Europeo del 2009, senza successo (Metsola è divenuta eurodeputata soltanto nel 2013).
Elezione Roberta Metsola, le reazioni: cosa hanno detto Berlusconi e Gelmini, il sostegno di Forza Italia
Accoglienza positiva da di Berlusconi, il cui partito, Forza Italia, fa parte del Ppe europeo: “Congratulazioni”, ha dichiarato il Cavaliere, che ha definito la donna una “grande amica dell’Italia”. Di tono non diverso le parole di Gelmini: “Congratulazioni”, ha dichiarato la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, “un’altra donna alla guida di un’istituzione Ue. Una personalità di grande qualità pronta per questa grande sfida”.
Un in bocca al lupo è arrivato anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Il dopo Sassoli e le due facce dell’UE: il confronto tra l’ex presidente e l’attuale
Roberta Metsola raccoglie l’eredità dell’ex presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, scomparso l’11 gennaio di quest’anno. A quest’ultimo mancava poco per arrivare al termine del proprio mandato, che sarebbe dovuto essere stato lungo due anni e mezzo. Era negli accordi già stipulati tra parlamentari che alla guida dell’Aula, dopo l’ex giornalista, ci sarebbe dovuto essere un esponente del centrodestra.
Metsola ha citato Sassoli nel suo discorso: “David voleva mettere tutti attorno allo stesso tavolo – ha dichiarato – e con quell’impegno di fronte alle forze costruttive dell’Europa che io intendo realizzare questo mandato se mi darete la fiducia per essere vostro presidente”.
Questo sarà quindi un punto di continuità nel passaggio di consegne: costruire un dialogo tra posizioni diverse, un compito rispetto al quale Metsola sembrerebbe già a buon punto, sia per la larga maggioranza con la quale è stata eletta, sia perché in passato si è dedicata a un ruolo di mediazione, in particolare con esponenti di centro e centrosinistra.
Per altri versi, tuttavia, il mandato di Metsola si presenta all’insegna della discontinuità con predecessore: “Sull’immigrazione vi è troppo scaricabarile fra governi e ogni volta che accade qualcosa siamo impreparati e si ricomincia daccapo”, aveva detto Sassoli, spingendosi fino a rimettere in discussione il Regolamento di Dublino sulla determinazione dello stato competente per l’esame di una domanda di asilo.
Le posizioni di Metsola sull’immigrazione sono state invece apprezzate dalla Lega e da Forza Italia, notoriamente non allineati alle posizioni dei socialdemocratici, di cui invece era espressione Sassoli, essendosi candidato nel 2019 con il PD.
Sui diritti, Sassoli inoltre aveva detto: “Dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri Fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza”. Questo potrebbe essere un altro punto di discontinuità, perché le posizioni di Metsola sull’aborto vanno in direzione contraria a un’estensione dei diritti.