"Effetto Giulia Cecchettin", aumentano del 22% le denunce per violenza: i dati del comando di Padova
Continua l'"effetto Giulia Cecchettin": i carabinieri segnalano un incremento del 22% delle denunce per violenza sessuale: tutti i dati
Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin è esploso l'”effetto Giulia Cecchettin”: le forze dell’ordine hanno riscontrato un incremento delle denunce per violenza da parte delle donne, con numeri che restituiscono un 22% di segnalazioni in più rispetto al 2022. La curva si è alzata specialmente negli ultimi due mesi, chiudendo il 2023 con un’impennata importante.
- L'effetto Giulia Cecchettin: i dati
- L'aumento delle chiamate al 1522
- "Femminicidio" parola dell'anno secondo Treccani
L’effetto Giulia Cecchettin: i dati
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha lasciato un lungo strascico di conseguenze: non soltanto una sensibilità maggiore verso la violenza di genere e nella lotta al patriarcato, bensì un incremento delle denunce per violenza sessuale.
È quanto riporta ‘Il Gazzetino’ riprendendo il bollettino di fine anno del Comando Provinciale dei carabinieri di Padova: l’incremento è pari al 22% rispetto al 2022.
Dopo il femminicidio è esploso l’effetto Giulia Cecchettin: il Comando Provinciale dei carabinieri di Padova segnala un incremento del 22% delle denunce per violenza sessuale
Nello specifico, il colonnello Michele Cuguglielli e il comandante del reparto operativo Gaetano La Rocca riferiscono che le denunce per maltrattamenti in famiglia sono salite da 192 del 2022 a 199.
Diminuiscono del 15,4% quelle per atti persecutori, ma il cambiamento significativo arriva – come già detto – proprio da quelle per violenza sessuale.
Nel 2022 ne sono state presentate 68, un numero che nel 2023 è salito a 84, il 22% in più. Cuguglielli riferisce che l’incremento si è verificato specialmente negli ultimi due mesi, un’impennata che potrebbe coincidere con il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa da Filippo Turetta l’11 novembre 2023.
Sono ben 13 gli uomini arrestati negli ultimi due mesi.
L’aumento delle chiamate al 1522
L’aumento delle segnalazioni è stato riscontrato dal mese di novembre, quando il servizio antiviolenza 1522 ha riscontrato un aumento delle telefonate sia da parte delle ragazze che da parte di alcune mamme preoccupate per le loro figlie.
A riferirlo è stata la responsabile del servizio, Arianna Gentili, in una dichiarazione rilasciata all”Ansa’. Le sue parole: “Di solito questo boom di telefonate lo tocchiamo tra il 24, 25 e 26 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Quindi: “Quest’anno l’eco mediatico del femminicidio di Giulia ha fatto anticipare il picco. E questo perché in tante si sono identificate nella sua situazione”.
“Femminicidio” parola dell’anno secondo Treccani
Tra le conseguenze della morte di Giulia Cecchettin di cui abbiamo già fatto accenno, c’è anche quella lessicale.
Arriva da Treccani la scelta della parola “femminicidio” come parola dell’anno per la campagna #leparolevalgono. Una scelta, come spiegato in una nota, che “evidenzia l’urgenza di porre l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere, per stimolare la riflessione e promuovere un dibattito costruttivo”.
Solamente il 29 dicembre a Castelfranco Veneto (Treviso) si sono tenuti i funerali di Vanessa Ballan, ennesima vittima di femminicidio: per il suo assassinio è stato arrestato Bujar Fandaj, un 40enne con il quale aveva intrattenuto una relazione extraconiugale.