È morta la giurista Lorenza Carlassare: fu la prima donna docente di Diritto costituzionale in Italia
Lorenza Carlassare è morta a 91 anni. Si schierò a favore del taglio dei parlamentari e contro gli aiuti militari all'Ucraina e il presidenzialismo
È morta oggi, 21 agosto 2022, Lorenza Carlassare. La costituzionalista e docente emerita dell’Università di Padova si è spenta a 91 anni nella propria casa, nel capoluogo veneto.
- Chi era Lorenza Carlassare, la prima docente italiana di Diritto costituzionale
- L'associazionismo e l'attività scientifica e culturale della giurista
- L'impegno politico e la protesta contro i fedelissimi di Berlusconi
- Le idee politiche: dal pacifismo al No al presidenzialismo in Italia
Chi era Lorenza Carlassare, la prima docente italiana di Diritto costituzionale
Lorenza Carlassare, nata a Padova il 1° aprile 1931, fu la prima donna in Italia a diventare docente di Diritto costituzionale.
Insegnò negli anni prima all’Università di Padova, dunque all’Università di Verona e all’Università di Ferrara, prima di far ritorno nella propria città natale, dove rimase fino alla collocazione fuori ruolo.
L’associazionismo e l’attività scientifica e culturale della giurista
Faceva parte dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia Olimpica di Vicenza e dell’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti di Padova.
Pubblicò numerosi articoli di opinione su quotidiani e riviste, molte opere divulgative e contribuì alla redazione della Storia d’Italia edita da Einaudi.
Lorenza Carlassare affiancò una lunga attività scientifica e dottrinaria all’attivismo culturale dentro l’associazione Libertà e Giustizia, fondata a Milano nel 2002, di cui fu socia onoraria e membro del consiglio di presidenza.
L’impegno politico e la protesta contro i fedelissimi di Berlusconi
Oltre agli impegni accademici e associativi, fece parte della Commissione per le riforme costituzionali istituita nel corso della XVII legislatura per elaborare proposte di modifica della seconda parte della Costituzione.
Presentò le dimissioni nel luglio del 2013 in aperta polemica con la sospensione dei lavori parlamentari ottenuta dal Popolo della Libertà dopo la fissazione dell’udienza per il ricorso alla Corte di Cassazione della sentenza del processo Mediaset.
In quell’occasione Lorenza Carlassare parlò di una “disfatta morale” ai microfoni di Repubblica. “Come costituzionalista sono sconvolta, si è oltrepassato ogni limite”.
“La sospensione era in realtà un’intimidazione bella e buona verso la Corte di Cassazione. Bastava ascoltare le parole di Daniela Santanchè“, dichiarò al quotidiano.
Le idee politiche: dal pacifismo al No al presidenzialismo in Italia
Nel 2014, in occasione delle elezioni del presidente della Repubblica, venne fatto il suo nome alle urne dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
Nel 2016 poi si impegnò contro la riforma Renzi-Boschi, sostenendo le ragioni del no al referendum del 4 dicembre. Nel 2020 si espresse invece in favore del sì per il taglio del numero dei parlamentari.
Inoltre si espresse più volte contro il presidenzialismo in Italia e il semipresidenzialismo, e contro la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale.
In occasione della guerra in Ucraina ribadì i principi costituzionali del pacifismo e della guerra unicamente come strumento di difesa.