Draghi chiarisce il suo futuro politico sull'ipotesi di un secondo mandato. Frecce avvelenate tra Pd e Azione
Il premier Mario Draghi è intervenuto nella conferenza stampa sul dl Aiuti in merito al suo futuro politico, sciogliendo ogni dubbio
Nel pomeriggio di venerdì 16 settembre si è tenuta una conferenza stampa a cui ha presenziato il presidente del Consiglio Mario Draghi, sul tema del decreto Aiuti ter. Nel corso del suo intervento, Draghi ha toccato diversi punti, parlando anche della tragedia avvenuta nelle ultime ore nelle Marche.
- Il cordoglio di Draghi per l'alluvione nelle Marche
- Il futuro politico di Draghi
- Botta e risposta tra Pd e Azione
Il cordoglio di Draghi per l’alluvione nelle Marche
“Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza con lo stanziamento di 5 milioni per i primi aiuti”: così ha esordito Draghi, riferendosi alle misure pensate per soccorrere le persone travolte dai danni dell’alluvione nelle Marche.
Le piogge torrenziali hanno causato diverse vittime, e molte persone si sono ritrovate senza casa. E in segno della propria solidarietà, il premier si è recato dopo la conferenza stampa nelle Marche, ad Ostra, in provincia di Ancona, per prendere parte alle riunioni operative con il coordinamento dei soccorsi e con le le autorità locali.
Il premier Mario Draghi a Pianello di Ostra
Incontrando i giornalisti, Draghi ha detto: “Quanto successo oggi dimostra come la lotta al cambiamento climatico sia fondamentale”.
Il futuro politico di Draghi
Ma nel corso della conferenza, il premier Mario Draghi ha parlato anche del suo futuro politico, precisando che non sarà disponibile a un secondo mandato. Già in passato l’ipotesi di un Draghi bis era sembrata piuttosto irrealizzabile, e ora il premier ha voluto chiarire ancora una volta il suo punto di vista.
Botta e risposta tra Pd e Azione
Come riporta l’Adnkronos, l’affermazione del presidente del Consiglio ha dato vita a un botta e risposta tra Pd e Azione. “Con il no di Draghi a qualsiasi proposta di Draghi Bis, ora è ancora più chiaro: la proposta di Calenda e Renzi non esiste. Se non nel loro suggestivo mondo immaginario”, ha commentato il Nazareno.
Fonti di Azione hanno quindi replicato: “La nostra proposta rimane la stessa governo di unità nazionale con agenda Draghi e possibilmente con Draghi stesso, che altro non poteva dire come è ovvio. Non si capisce invece con chi voglia governare Letta. Non con i suoi alleati, non con i 5S. Quello al Pd è un voto buttato proprio perché non è in grado di fare una proposta di governo al Paese”.
Quanto al dl Aiuti, il premier Mario Draghi ha illustrato le diverse misure, come quella del bonus di 150 euro, che abbiamo riassunto e riportato in questo articolo.