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Downburst a Cadore con folate di vento fortissimo: il significato del termine e cosa comporta

Il downburst che ha devastato il Cadore è un fenomeno meteorologico che si può verificare quando correnti verticali si abbattono al suolo creando forti venti orizzontali

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

A metà luglio il Cadore, un’area situata fra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, è stato colpito da rovinose folate di vento che hanno causato danni ingentissimi. Il fenomeno è conosciuto come downburst, una parola-contenitore che indica una serie di condizioni meteorologiche che si verificano in contemporanea.

Che cos’è il downburst

Downburst è un termine inglese che significa, letteralmente, “abbattimento”.

Il glossario del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) del governo degli Stati Uniti d’America definisce il downburst come “una forte corrente d’aria discendente da un cumulonembo, spesso associata a temporali intensi. Le correnti discendenti possono produrre venti dannosi in superficie“.

Il downburst è un fenomeno relativamente recente nell’area mediterranea.

I downburst sono fenomeni tipici delle aree tropicali, che solo negli ultimi anni hanno preso piede anche in Europa.

In genere si verificano in concomitanza con violenti temporali e quando due correnti d’aria si muovono in direzioni opposte in senso verticale: l’aria fredda, più pesante, scende velocemente e l’aria calda, più leggera, velocemente sale.

La condizione ideale richiesta affinché si verifichi un downburst è un forte temporale con correnti discensionali che raggiungono violentemente il suolo e che sono spinte da pioggia o grandine.

Dopo l’impatto col suolo le correnti d’aria si espandono orizzontalmente provocando violente raffiche di vento.

Downburst sul Cadore

Nel Cadore il vento ha flagellato il territorio con raffiche da 100 chilometri orari. L’area dolomitica veneta, così come ampi territori di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, hanno visto alberi sradicati, tetti scoperchiati e danni per milioni di euro.

Nella serata di martedì 18 luglio fortissime raffiche di vento e rovesci di pioggia e grandine hanno flagellato gran parte dell’area dolomitica bellunese.

Il downburst si è abbattuto in particolare sulla zona del Cadore, devastando ampi tratti di bosco del Cadore e Comelico.

Cadore: per il maltempo alberi sradicati con effetto domino

Interi versanti sono stati abbattuti generando l’effetto domino dei tronchi in caduta l’uno sopra agli altri.

Ingentissimi anche i danni nei centri abitati dove però, fortunatamente, non risultano persone rimaste ferite.

Un’ottantina gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la provincia di Belluno.

Fonte foto: ANSA

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