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Guerra in Ucraina, ultime notizie di oggi: Kiev denuncia 47.000 crimini di guerra russi

La guerra in Ucraina è al 290esimo giorno: tutti gli aggiornamenti in diretta di sabato 10 dicembre 2022

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra in Ucraina è arrivata al 290esimo giorno. Il presidente russo Vladimir Putin, nelle scorse ore, ha riferito che è “inevitabile un accordo”. Lo ‘Zar’ è anche tornato ad accusare l’Occidente. “Ha trasformato l’Ucraina in una colonia”, la tesi sostenuta dal numero uno del Cremlino.

Nel frattempo Mosca continua a usare la linea dura contro oppositori e dissidenti: Ilja Jashin è stato condannato a otto anni e mezzo di reclusione per aver diffuso, secondo il Cremlino, “false informazioni” sull'”operazione militare speciale”.

Il racconto della giornata

  1. Zelensky: "Oltre un milione di persone senza elettricità"

    “La situazione nella regione di Odessa è molto difficile. Dopo l’attacco russo con droni iraniani, la città e altre località del distretto sono al buio: più di un milione e mezzo di persone sono senza elettricità“. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo video messaggio serale commentando la drammatica situazione.

  2. Emergenza elettricità a Odessa

    Odessa e quasi tutta la regione senza elettricità dopo gli ultimi attacchi russi. L’azienda energetica locale Dtek Odesa Electric Grid ha reso noto che ci vorrà “molto tempo” per ripristinare le infrastrutture energetiche. “Non si tratta di giorni, ma anche di settimane”, ha aggiunto, spiegando però che i problemi potrebbero durare anche “2-3 mesi”.

  3. Incendio in una caserma russa in Crimea

    Oggi un incendio ha colpito un edificio utilizzato come caserma dai militari russi a Sovietske, in Crimea. Non ci sono al momento informazioni su possibili vittime e feriti.
    “Questa mattina la caserma con diverse centinaia (secondo alcuni rapporti – diverse migliaia) di persone era in fiamme”. È il messaggio diffuso su Telegram dalle Forze armate ucraine.

  4. Dalla Germania 470 generatori elettrici

    La Germania donerà all’Ucraina 470 generatori elettrici di vario tipo. L’importo totale della donazione è di 19.5 milioni di euro. Lo ha annunciato l’ambasciata tedesca a Kiev. A novembre la Germania ha inviato 20 generatori, 10 pompe e un mini-escavatore per la riparazione delle condotte idriche.

  5. Kiev: "47.000 crimini di guerra russi"

    “Da quando è iniziata l’invasione russa su vasta scala in Ucraina, la polizia ha registrato 47.000 crimini di guerra commessi dagli occupanti, tra cui torture, stupri, uccisioni di civili”.
    Lo afferma una nota della polizia nazionale ucraina riportata da Ukrinform.

  6. Ucraina, 50 serigrafie Banksy in vendita per raccolta fondi

    Banksy ha messo in vendita 50 delle sue serigrafie attraverso il sito web della Fondazione Legacy of War per raccogliere fondi a sostegno dell’Ucraina: lo ha annunciato lo stesso artista sul suo account Instagram. “Ho realizzato 50 di queste serigrafie e tutti i proventi andranno ai nostri amici in Ucraina. Visitate banksy.legacyofwarfoundation.com”, ha scritto Banksy

  7. Gas, in Ue scorte sotto il 90%, in Italia giù all'88,6%

    Sul fronte del gas, dallo scorso 31 ottobre all’8 dicembre gli stoccaggi dell’Ue sono scesi dal 94,3% a 1.053,22 TWh all’89,41% a 1000,28 TWh, bruciando quasi 53 TWh in 38 giorni. In calo anche le scorte di gas italiane, che dal 95,32% a 184,4 TWh di fine ottobre sono scese all’88,6% a 171,38 TWh, bruciando oltre 13 TWh. Un calo inferiore si è registrato in Germania, dove le scorte sono scese dal 98,52 a 241,62 TWh al 95,04% a 233,92 TWh, bruciando 7,7 TWh. Ha bruciato 10,32 TWh la Francia, scesa dal 99,79% a 132,33 TWh al 91,33% a 122,01 TWh.

  8. Kharkiv sotto attacco

    Le forze russe hanno attaccato con artiglieria e mortai più di cinque insediamenti nella regione ucraina di Kharkiv nelle ultime 24 ore: lo scrive su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Oleh Syniehubov. “Il nemico continua a bombardare gli insediamenti della regione di Kharkiv, che si trovano non lontano dalla linea di contatto e dal confine con la Federazione Russa. Ieri le aree di Kupiansk, Zolochiv, Dvorichna, Strelecha, Berestove e altri insediamenti sono state sottoposte a bombardamenti di artiglieria e mortai”, ha scritto Syniehubov. Non si segnalano feriti o vittime.

  9. Segretario Nato: "Se le cose vanno male, possono andare terribilmente male"

    Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, teme che i combattimenti in Ucraina possano trasformarsi in una guerra tra la Russia e l’Alleanza atlantica: lo ha affermato in un’intervista all’emittente norvegese NRK pubblicata ieri. “Se le cose vanno male, possono andare terribilmente male”, ha detto Stoltenberg. “È una guerra terribile in Ucraina. È anche una guerra che può diventare una grande guerra a pieno titolo tra la Nato e la Russia. Stiamo lavorando ogni giorno per evitarlo”, ha proseguito l’ex primo ministro norvegese sottolineando: “Non c’è dubbio che una guerra vera e propria sia una possibilità”. Per questo, è importante evitare un conflitto “che coinvolga più Paesi in Europa e diventi una guerra vera e propria in Europa”

  10. Putin minaccia di tagliare la produzione di petrolio

    Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di tagliare la produzione di petrolio in risposta al tetto massimo del prezzo imposto del G7 sulle esportazioni di greggio di Mosca: misura che i paesi occidentali sperano manterrà il flusso di petrolio intaccando le entrate per la guerra del Cremlino in Ucraina. Putin ha affermato che la Russia “semplicemente non venderà” ai paesi che hanno imposto il tetto dei prezzi o hanno aderito a un embargo UE sull’acquisto del petrolio del paese. “Penseremo anche – non sto dicendo che decideremo – a un possibile taglio della produzione”, ha detto. Potrebbe essere la sua prima risposta alle sanzioni che hanno bloccato le importazioni Ue di greggio russo trasportato via mare e hanno cercato di imporre un limite al prezzo che altri paesi possono pagare. Putin ha definito la mossa una “decisione non di mercato e dannosa” e ha affermato che sarebbe “stupido per tutti” applicarla.

  11. Partnership militare Russia-Iran

    La collaborazione nel settore militare tra Russia e Iran, da cui provengono i droni micidiali usati nella guerra in Ucraina, si è ormai trasformata in una partnership di difesa vera e propria. Questo l’allarme lanciato dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, confermando le indiscrezioni dei giorni scorsi, secondo cui Mosca e Teheran – che ha solo di recente ammesso l’invio di aerei senza pilota alla Russia, dopo averlo ripetutamente negato – starebbero valutando la produzione congiunta di droni. “La Russia sta cercando di collaborare con l’Iran in settori come lo sviluppo di armi e l’addestramento”, ha denunciato Kirby, aggiungendo che gli Stati Uniti temono che la Russia intenda “fornire all’Iran componenti militari avanzati”, tra cui elicotteri e sistemi di difesa aerea.

  12. Kiev, "perché non è il momento della mediazione con Putin"

    Il governo di Kiev guarda con favore a un possibile ruolo della Santa Sede in una futura trattativa di pace ma “la triste verità è che non è ancora arrivato il momento per la mediazione e la ragione è il presidente Putin. Se vuoi la pace, non mandi missili ogni settimana per distruggere le nostre infrastrutture, non continui a mandare militari per catturare le nostre città, non annetti territori che sono di altri”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ai giornalisti in missione con l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede. “Arriverà il momento della mediazione e se la Santa Sede vorrà partecipare sarà benvenuta”.

  13. Droni iraniani in azione

    L’Ucraina è stata colpita da un attacco notturno di droni iraniani. Il comando dell’aeronautica militare di Kiev fa sapere che dei 15 aerei “kamikaze” senza pilota entrati in azione, una decina sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea. Si trovavano sopra le regioni di Kherson, Mykolaiv e Odessa, ha fatto sapere l’aeronautica secondo quanto riporta l’agenzia Unian.

  14. Lugansk, ucraini vicini a Kremennaya

    Il capo dell’amministrazione militare della regione di Lugansk, Sergei Gaidai, ha affermato che l’esercito ucraino si sta avvicinando a Kremennaya, nel Lugansk occupato, e si trova ormai a pochi chilometri dalla città.

  15. Kiev chiede bombe a grappolo, gli Usa frenano

    L’amministrazione Biden ha “preoccupazioni” in merito alla richiesta da parte di Kiev di bombe a grappolo, armi che sono bandite da oltre 100 Paesi ma che la Russia sta usando nel conflitto ucraino. “In base alla nostra politica, abbiamo preoccupazioni sull’uso di questo tipo di munizioni”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa.

  16. Attacco missilistico a Sumy

    Le truppe russe hanno lanciato ieri sera un attacco missilistico contro le infrastrutture residenziali nella comunità Velykopysarivska nell’oblast di Sumy, secondo il governatore regionale Dmytro Zhyvytsky. Stando a Kyiv Independent che ha diffuso la notizia, il governatore ha riferito di “gravi danni” alle infrastrutture civili. Durante il giorno, le forze russe hanno anche bombardato gli insediamenti di confine della regione 48 volte con colpi di mortaio. Il giorno precedente, le forze russe hanno attaccato la regione 55 volte.

  17. Zelensky ricorda la "formula" per arrivare alla pace

    “Questo è ora uno dei compiti chiave per il nostro Stato: coinvolgere il mondo nell’attuazione concreta dei punti della formula di pace. Permettetemi di ricordarvi che la formula della pace si compone di dieci punti: dalla sicurezza nucleare al ripristino dell’integrità territoriale del nostro Stato, dalla sicurezza energetica al ritorno di tutti i prigionieri di guerra e deportati detenuti sul territorio della Russia”. Lo afferma il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso serale.

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