Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: raid in campo profughi, Netanyahu nega il cessate il fuoco
Ventinovesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
La guerra fra Israele e Hamas è giunta al 29esimo giorno. Il bilancio delle vittime palestinesi dell’offensiva militare israeliana in corso nella Striscia di Gaza sarebbe salito a 9.488, secondo quanto riferito dal Ministero della Sanità dell’enclave.
Tra queste, ci sarebbero anche 3.900 bambini, uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra con Israele. Un dato che, purtroppo, è destinato a crescere visti i nuovi raid messi a segno da Israele. Infatti, secondo quanto riferito da fonti palestinesi, un nuovo bombardamento ha preso di mira un campo profughi nella Striscia di Gaza, a Maghazi, con l’attacco avvenuto nella notte tra sabato 4 e domenica 5 novembre che avrebbe provocato decine di vittime.
Intanto in giornata il segretario di Stato statunitense Antony Blinken dovrebbe incontrare il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah in quello che sarà il primo viaggio del massimo diplomatico americano in Cisgiordania dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas.
Secondo un documento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, citato dal quotidiano britannico The Guardian, sarebbero circa 1,5 milioni i palestinesi sfollati all’interno della Striscia di Gaza.
Il racconto della giornata
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Razzi di Hamas sul centro di Israele
Mentre continuano gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, in serata Hamas ha lanciato di nuovo da Gaza una serie di razzi contro Israele: le sirene d’allarme hanno suonato più volte nell’area metropolitana di Tel Aviv. Secondo le prime informazioni nessuno è rimasto ferito.
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Tajani: "Troppe vittime civili"
“Abbiamo chiesto con forza a Israele di colpire solo le centrali terroristiche e i luoghi da dove partono i missili” e “dare la possibilità alla popolazione civile di stare fuori dalla guerra. Purtroppo non sempre accade e ci sono troppe vittime civili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Che Tempo Che Fa su Nove. “L’Autorità nazionale palestinese è unica autorità che noi riconosciamo, Hamas è un’organizzazione terroristica”, ha aggiunto. L’Anp “è l’interlocutore giusto con il quale tentare di costruire una democrazia in Palestina una volta finita la guerra”.
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Esercito israeliano pronto ad un attacco nel nord contro Hezbollah
“Siamo pronti in qualsiasi momento a lanciare un attacco nel nord”. Lo ha dichiarato il Capo di stato maggiore delle Forze Armate israeliane, Herzl Halevi, parlando della situazione del confine col Libano, da dove arrivano i razzi lanciati da Hezbollah. Nel Libano meridionale, vicino al confine con Israele, è schierata la forza Onu Unifil, che comprende un contingente italiano.
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L'esercito israeliano: "Gaza City circondata"
“Oggi abbiamo circondato Gaza City, entro 48 ore inizieremo a entrare in città”. Lo ha dichiato il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari. “La Striscia è ora divisa in due settori: Nord e Sud”.
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Civile israeliano ucciso da un razzo sparato dal Libano
Un civile israeliano è stato ucciso dall’esplosione di un razzo lanciato dal sud del Libano verso il kibbutz Yiftach, nella alta Galilea. Lo riferiscono i media israeliani.
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Netanyahu sul leader di Hamas Sinwar: "Si comporta come un piccolo Hitler"
Per Benyamin Netanyahu, il leader di Hamas nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar “si comporta come un piccolo Hitler in un bunker”. Il premier israeliano sostiene che Sinwar “non si preoccupa del suo popolo” e che “La sua gente è interessante per lui come un pezzo d’aglio”. Il ministro della difesa Gallant ha chiesto alla popolazione di aiutare Israele a catturarlo e porre fine alla guerra.
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Abbas: "Ci assumeremo responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale"
Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), dopo l’incontro con il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che l’AP potrebbe tornare al potere nella Striscia di Gaza solo se si troverà una soluzione politica globale al conflitto: “Ci assumeremo pienamente le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale che includa tutta la Cisgiordania, comprese Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza”.
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Netanyahu: "Non ci sarà cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi"
Con una nota, il premier israeliano Benyamin Netanyhau ha ribadito la sua posizione: “Non ci sarà cessate il fuoco fino al ritorno dei nostri ostaggi. Lo abbiamo detto ai nostri amici e nemici. Andremo avanti finché non li avremo sconfitti”.
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Blinken ad Abu Mazen: "Stati Uniti si impegnano per creazione di uno Stato palestinese"
Il segretario di stato Usa Antony Blinken ha discusso con il presidente dell’autorita’ palestinese Abu Mazen “per ripristinare la calma e la stabilità in Cisgiordania, compresa la necessità di fermare la violenza estremista contro i palestinesi e di chiederne conto ai responsabili”, riferisce il Dipartimento di Stato americano. Il capo della diplomazia americana ha rinnovato l’impegno degli Stati Uniti “per la realizzazione delle legittime aspirazioni dei palestinesi per la creazione di uno Stato palestinese”.
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Sono 36 i giornalisti uccisi finora nel conflitto Israele-Hamas
Stando a quanto riportato dal Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) citato da Sky News, nel conflitto tra Israele e Hamas sono morti in meno di un mese 36 giornalisti: 31 di loro sono palestinesi, 4 israeliani e 1 libanese. Sarebbero 8 i feriti e 3 i dispersi, mentre 8 gli arrestati finora.
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Blinken: no allo sfollamento forzato dei palestinesi
“I palestinesi di Gaza non devono essere sfollati con la forza”, lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Blinken ha incontrato Abu Mazen a Ramallah durante la sua visita in Cisgiordania per discutere anche “della necessità di fermare la violenza estremista contro i palestinesi” in Cisgiordania, come riportato da fonti vicine al segretario di Stato Usa.
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Abu Mazen chiede a Blinken il cessate il fuoco
Abu Mazen, presidente dell’Autorità palestinese, ha chiesto al segretario di Stato americano Antony Blinken un “cessate-il-fuoco immediato” a Gaza per consentire agli aiuti umanitari di entrare nella Striscia. Finora gli Usa hanno frenato sulle richieste di cessate il fuoco per il timore di permettere ad Hamas di riorganizzarsi.
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Ministro degli Esteri iraniani vede il pericolo di un’escalation
Hossein Amir Abdollahian, ministro degli Esteri iraniano, ha detto che “l’espansione della guerra è inevitabile alla luce dell’escalation e dell’aggressione contro i civili” aggiungendo che “il sostegno americano a Israele è la ragione principale dell’escalation dell’attuale situazione nella regione”. Le sue parole sono state riportate dall’agenzia di stampa iraniana Irna e sono riferite a un incontro tra Abdollahian e il suo omologo iracheno, Fouad Hussein.
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Blinken incontra Abu Mazen
Antony Blinken, segretario di Stato Usa, è arrivato a Ramallah, in Cisgiordania, dove ha incontrato il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen. Blinken è impegnato in un delicato tour in Medio Oriente che ha già toccato Tel Aviv e Amman).
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“Atomica su Gaza”, sospeso il ministro israeliano
Netanyahu ha sospeso il ministro israeliano per gli Affari e il Patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, che aveva dichiarato come “un’opzione” l’ipotesi di sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto dicendo che i commenti di Eliyahu sono “avulsi dalla realtà” mentre il leader dell’opposizione Yair Lapid ha chiesto la rimozione del ministro. Nel frattempo Eliyahu ha ritrattato, ma la cosa non gli ha evitato la sospensione.
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Ministro Difesa Israele: obiettivo è il capo di Hamas
Intervistato da Times of Israel, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha detto che l’esercito sta “smantellando un battaglione di Hamas dopo l’altro”. L’obiettivo è eliminare il capo di Hamas Yehya al-Sinwar: “Troveremo Yehya Sinwar e lo elimineremo”.
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Wafa: scontri a Nablus, Tulkarem, Jenin in Cisgiordania
Violenti scontri tra palestinesi ed esercito israeliano sono scoppiati la notte scorsa in varie località della Cisgiordania, tra cui Jenin, Nablus, Tulkarem e ad Abu Dis. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa secondo cui, in base alle prime informazioni, ci sono stati 3 feriti a Nablus e uno a Jenin.
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Esercito Israele, Hamas si nasconde nella rete di tunnel
“Mentre impedisce ai civili di mettersi in salvo nel sud di Gaza, Hamas si nasconde nella sua intricata rete di tunnel del terrore”. Lo scrive su X l’esercito israeliano, aggiungendo che le sue “truppe hanno scoperto molteplici punti di accesso ai tunnel durante l’attività operativa nel nord di Gaza”.
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Raffica di razzi lanciati da Gaza verso Israele, intercettati 6 su 8
Una troupe della Cnn a Sderot ha visto otto razzi lanciati da Gaza verso Israele sabato sera. Poco dopo il lancio dei razzi, l’Idf ha dichiarato di aver intercettato sei degli otto razzi. I canali televisivi israeliani hanno trasmesso in diretta il video dei razzi abbattuti dal sistema di difesa Iron Dome dell’Idf.
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Ancora scontri tra palestinesi e esercito Israele in Cisgiordania
Ancora scontri in Cisgiordania tra le forze israeliane e i palestinesi nella notte tra sabato e domenica. Lo riporta il Jerusalem Post citando fonti palestinesi. Gli scontri sono avvenuti a Jenin, Nablus, Tulkarem e in altre località: a Nablus, tre palestinesi sono rimasti feriti, a Jenin un palestinese è rimasto ferito e un altro è stato arrestato durante un raid in città.
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Onu: a Gaza un milione e mezzo di sfollati
Circa 1,5 milioni di palestinesi sono sfollati all’interno della Striscia di Gaza, secondo un documento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, citato dal quotidiano britannico The Guardian. Il rapporto afferma inoltre che circa 710.275 abitanti di Gaza sono stati accolti in 149 strutture dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, altri 122.000 si trovano in ospedali, chiese ed edifici pubblici, 109.755 hanno trovato riparo in 89 scuole non collegate all’Unrwa e il resto risiede presso famiglie di familiari o conoscenti.
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Attacco su campo profughi a Gaza, "almeno 51 morti"
Almeno 51 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo dell’esercito israeliano al campo profughi di Maghazi nel centro della Striscia di Gaza. E’ quanto riferisce – come riporta il sito Ynet – l’agenzia di stampa palestinese Wafa. L’attacco è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. “Più di 30 martiri sono arrivati all’ospedale di Al-Aqsa a Deir Al-Balah nel massacro commesso dall’occupazione nel campo di Al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza”, ha detto in un comunicato il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra.
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La mappa
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Nel ventottesimo giorno di guerra tra Hamas e Israele la tensione tra i due eserciti si è fatta ancor più dura e cruda, con i palestinesi che hanno denunciato nuovi raid su Gaza City che è stata colpita da nuove bombe. A essere centrate, secondo quanto trapela, sarebbero state diverse scuole, mentre l’esercito israeliano ha puntato il dito contro Hamas accusata di sparare sulla strada aperta per far passare gli sfollati.
Sul fronte diplomatico Blinken, ad Amman, è tornato a chiedere pause umanitarie a Gaza e su questo punto Biden ha lasciato intendere che ci sarebbero passi avanti. Erdogan intanto ha attaccato ancora una volta apertamente Netanyahu e ha deciso di richiamare l’ambasciatore a Tel Aviv. In Italia, invece, alta tensione nelle piazze tra i cortei pro Hamas e pro Israele.