Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: Jihad islamica diffonde video ostaggio, blocco missili su Tel Aviv
Il conflitto tra Israele e Hamas è arrivato al giorno 94, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
Il 94esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas si apre con più di 23 mila palestinesi morti, di cui circa 8mila bambini, e oltre 53mila feriti secondo Hamas. I morti Israele sono circa 1.150 morti in totale.
Continuano i bombardamenti e i raid israeliani sulla Striscia di Gaza e anche in Cisgiordania, a Jenin, dove un attacco ha provocato otto morti. In un raid a Khan Yunis, nel sud della Striscia, sono stati uccisi anche tre giornalisti palestinesi: tra loro anche Hamza Wael Dahdouh, figlio del capo di Al Jazeera nella regione, che in un precedente attacco aveva perso la moglie, altri due figlie e un nipote.
Mentre crescono le preoccupazioni per la possibile estensione del conflitto al Libano, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha proposto l’implementazione di una macchina della verità per i ministri e tutti i partecipanti alle riunioni del governo al fine di prevenire fughe di notizie. Mossa segue le recenti rivelazioni riguardanti uno scontro tra alcuni ministri e i vertici militari sulla creazione di una commissione d’inchiesta sull’attacco dell’7 ottobre.
Il racconto della giornata
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202 camion di aiuti umanitari entrati a Gaza
Il coordinamento militare israeliano (Cogat) ha dichiarato che oggi sono stati consegnati a Gaza 202 camion di aiuti umanitari dopo essere stati sottoposti a ispezione da parte di Israele. Dell’intero carico, il 75% consisteva in provviste alimentari, mentre il resto conteneva acqua, forniture mediche e attrezzature per rifugi, secondo la direzione della Difesa.
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Blinken: "Condanniamo attacchi Houthi nel Mar Rosso"
“Condanniamo gli attacchi Houthi nel Mar Rosso – uno dei corridoi commerciali piu’ trafficati – che hanno interrotto o deviato quasi il 20% del trasporto marittimo globale”. Lo ha pubblicato su X il segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Ciò aumenta i costi e i tempi di spostamento di cibo, carburante, medicinali e assistenza umanitaria: questo conflitto non deve espandersi”.
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"Verso grave escalation in Cisgiordania: Netanyahu avvertito"
Negli ultimi giorni, i vertici della sicurezza hanno ripetutamente avvertito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sull’imminente rischio di una grave escalation in Cisgiordania. Secondo l’emittente israeliana Channel 12, la crescente preoccupazione è derivata dal rifiuto di Israele di trasferire centinaia di milioni di dollari di entrate fiscali all’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e dall’impedimento per circa 150.000 palestinesi di ritornare al lavoro in Israele e negli insediamenti. Netanyahu ha finora resistito alle richieste di votazioni nel gabinetto di sicurezza per rivedere tali decisioni, sotto la pressione degli alleati di estrema destra.
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Il Papa invoca due stati e uno statuto speciale per Gerusalemme
“Auspico che la Comunità internazionale percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese, come pure di uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Città di Gerusalemme, affinché israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza”.
Così ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per gli auguri per l’anno nuovo. -
Tajani: "Al lavoro per evitare escalation"
“Il rischio (di un’escalation ndr) c’è, noi stiamo lavorando attentamente per ridurre questo rischio. L’Italia ha l’onore e l’onere di guidare il G7 quest’anno e svolgeremo la riunione ufficiale del G7 esteri a Capri, a dimostrazione che diamo grande attenzione anche a questa regione”. Così spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine dell’apertura del Congresso delle Idee, in corso a Napoli
“Altresì dobbiamo convincere Israele ad avere una reazione proporzionata, fermo restando che nessuno può mettere in discussione il diritto di Israele a sopravvivere, ma dobbiamo porre grande attenzione alla popolazione civile. Noi abbiamo già da tempo una nave ospedale militare italiana attraccata in Egitto che cura bambini palestinesi feriti, e alla vigilia di Natale nata a bordo di quella nave grazie all’aiuto della sanità della Marina Militare, una bambina, la mamma ha voluto dare come secondo nome Italia proprio per riconoscere l’impegno degli italiani a sostegno della popolazione palestinese”, ha aggiunto Tajani. -
Idf: "Ucciso Hassan Akasha, responsabile di Hamas del lancio dei razzi dalla Siria"
Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver ucciso Hassan Akasha. Si tratta del dirigente di Hamas responsabile del lancio di razzi dalla Siria contro lo Stato ebraico. Ne dà notizia il Jerusalem Post.
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Hamas: il braccio armato conferma lancio di missili contro Tel Aviv
Il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, afferma di aver attaccato Tel Aviv con “una raffica di razzi”. I media israeliani hanno trasmesso video dei razzi in volo e dell’intercettazione di alcuni di essi da parte del sistema di difesa aerea israeliano “Iron Dome”.
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Hezbollah, non vogliamo l'estensione del conflitto
Il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha affermato che il movimento filo-iraniano libanese non vuole l’allargamento del conflitto ma che Israele cessi i suoi attacchi. Parlando alla folla durante le esequie di un combattente di Hezbollah ucciso nel sud del Libano, ha detto che il Partito di Dio “non vuole che la guerra si estenda, ma che l’aggressione finisca. Ma è certo che se Israele vuole espandere il conflitto, attaccando il nostro Paese, noi andremo fino alla fine. Non temiamo le loro minacce”, ha dichiarato, ripreso dall’Ansa.
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Esercito Israele, iniziata una nuova fase della guerra
Israele è entrato in una “nuova fase” nella guerra ingaggiata a Gaza contro Hamas. Lo ha detto al New York Times, ripreso dall’Ansa, il portavoce militare Daniel Hagari: “Fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”, caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, ha precisato Hagari a poche ore dall’arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.
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La Jihad islamica diffonde il video di un ostaggio a Gaza
La Jihad islamica ha diffuso sui social un video dell’ostaggio Elad Katzir, 47 anni, rapito il 7 ottobre scorso nel kibbutz di Nir Oz. Sua madre Hanna, anche lei rapita, è stata successivamente liberata. Il fratello di Elad, Rami, fu invece ucciso nell’attacco del 7 ottobre. Nel video – che la famiglia ha chiesto che non sia diffuso in Israele – Katzir, secondo i media, fa riferimento ad avvenimenti degli ultimi giorni. Lo riporta l’Ansa.
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Onu, preoccupa l'uccisione dei giornalisti a Gaza
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani si è detto “molto preoccupato” per il “numero elevato” di giornalisti palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza: “Gli omicidi devono essere oggetto di un’indagine approfondita e indipendente per garantire il rigoroso rispetto del diritto internazionale e le violazioni devono essere perseguite”, ha sottolineato l’Alto Commissariato in un messaggio su X.
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Caccia al "macellaio" Sinwar, Israele mette una taglia
Israele ha messo una taglia di 400 mila dollari sul Yahya Sinwar, numero uno di Hamas a Gaza, soprannominato il “macellaio di Khan Younis”. Lo riferisce l’Agi.
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Sale il numero dei morti a Gaza
È salito a 23.084 il bilancio dei morti a Gaza. Lo rende noto il Ministero della Sanità della Striscia, guidato da Hamas.
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Donna liberata da Hamas, "continui abusi sessuali su israeliane"
Una donna israeliana liberata da Hamas nelle scorse settimane, la 49enne Chen Goldstein-Almog, ha affermato che alcune ragazze insieme a lei durante il periodo di prigionia nella Striscia di Gaza subivano regolarmente degli abusi sessuali da parte dei loro carcerieri: è quanto si legge in un articolo pubblicato dal britannico Daily Mail.
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Israele sa dov'è Sinwar ma non può colpirlo: è circondato dagli ostaggi
Le autorità israeliane sanno dove si trova il leader di Hamas Yahya Sinwar, ma non possono colpirlo perché “è circondato da un grande numero di ostaggi israeliani vivi“. È quanto sostengono il giornale israeliano Israel Hayom e radio Kan citando l’ex capo dell’intelligence militare israeliana Amos Yadlin.
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Gallant, Israele sta passando a fase operazioni speciali
In vista della visita in Israele del segretario di Stato Usa Antony Blinken, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato in un’intervista al Wsj che le forze israeliane si stanno spostando da quella che ha definito “l’intensa fase di manovra della guerra” verso “diversi tipi di operazioni speciali”. Ma, ha avvertito Gallant, la fase 3 del conflitto “durerà più a lungo” e ha sottolineato che Israele non abbandonerà il suo obiettivo di distruggere Hamas, ponendo fine al suo controllo su Gaza e liberando gli ostaggi che restano nelle mani di Hamas. Lo riporta l’Ansa.
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Israele diffonde nuovo video shock del massacro del 7 ottobre
Israele ha diffuso un nuovo video che mostra le immagini del massacro di Hamas il 7 ottobre nei kibbutz, lungo le strade del sud del Paese, al rave party nel deserto. Decine e decine di cadaveri di giovani, corpi di ragazze e ragazzi ammassati, uno vicino all’altro, dove avevano cercato di nascondersi all’arrivo dei terroristi al festival Nova. Corpi per strada. Seggiolini per bambini sporchi di sangue vicino alle auto bucate dalle mitragliatrici, bruciate. Carbonizzati, ancora fumanti, i corpi delle persone distrutti dal fuoco dopo essere state colpite mentre erano in macchina, nei kibbutz, tra le macerie delle case date alle fiamme. Il filmato si conclude con la scritta “Non dimenticheremo mai l’orrore del 7 ottobre. Neanche il mondo dovrebbe farlo”. Lo riporta l’Ansa.
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007 Seul, Hamas sta usando armi da Nord Corea
L’agenzia di spionaggio della Corea del Sud, il National Intelligence Service (Nis), ha confermato che Hamas sta utilizzando armi di fabbricazione nordcoreana nella sua guerra contro Israele, nonostante Pyongyang abbia ripetutamente negato di aver fornito armi. Lo riporta l’agenzia Yonhap, citata da LaPresse.
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Notte di intensi combattimenti a Gaza e con Hezbollah
Le forze di difesa israeliane hanno riferito che nella notte ci sono stati intensi combattimenti a Khan Yunis, nel sud di Gaza, con l’aeronautica che ha lanciato attacchi su circa 30 obiettivi “significativi” di Hamas nell’area. Gli obiettivi includevano siti sotterranei, depositi di armi e altre infrastrutture. I combattimenti stanno continuando anche questa mattina. L’Idf ha reso noto su X – ripreso dall’Ansa – di avere anche “colpito numerosi obiettivi di Hezbollah in Libano” durante la notte. In precedenza l’Idf aveva confermato che sabato un lancio di razzi di Hezbollah ha danneggiato una base aerea strategica nel nord di Israele.
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Gaza: 8 morti in raid sul campo profughi di Deir Balah
Al Jazeera riporta che almeno otto palestinesi sono stati uccisi stanotte in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito il campo profughi di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
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Uccisa bambina in Cisgiordania
Una bimba palestinese di 4 anni è stata uccisa accidentalmente da agenti israeliani che hanno sparato verso un’auto in corsa contro un checkpoint in Cisgiordania, vicino Gerusalemme.
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La mappa del conflitto
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Il 93esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas si è aperto con un bombardamento sull’ospedale Al-Amal a Khan Yunis. Secondo la Mezzaluna rossa, gli israeliani avrebbero martellato la struttura e i suoi dintorni con artiglieria e droni. E in un nuovo bombardamento israeliano su Jenin, in Cisgiordania, si contano 6 morti che vanno a sommarsi alle 16 vittime dei raid effettuati nella serata del 6 gennaio su una scuola e su un palazzo.
Per Mohammed al Thani, primo ministro del Qatar, l’escalation di bombardamenti israeliani e l’uccisione di vari esponenti di Hamas starebbe complicando i colloqui per la liberazione degli ostaggi ancora in mano agli islamisti.