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Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: si tratta per gli ostaggi, ipotesi tregua per gli aiuti umanitari

Settantaquattresimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti

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REDAZIONE

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Giorno 74 della guerra fra Israele e Hamas. Il bilancio delle vittime palestinesi provocate dal conflitto, secondo quanto riferito dal ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, sarebbe di circa 20 mila morti, di cui oltre 7 mila bambini. Israele riporta 1.147 morti (cifra rivista al ribasso dall’esercito israeliano) dall’attacco del 7 ottobre.

Hamas ha diffuso un video di tre ostaggi israeliani anziani e malati, immagini definite “terrorismo atroce” dal portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari. Nel video prende la parola uno dei tre ostaggi, che si presenta come il 79enne Halem Bery, del kibbutz di Nir Oz: “Sono qui con un gruppo di altri anziani, hanno tutti malattie croniche e vivono in condizioni molto dure. Noi siamo la generazione che ha costruito le fondamenta per la creazione di Israele e siamo quelli che hanno dato il via alle Idf. Non capiamo perché siamo stati abbandonati qui. Dovete liberarci, non importa il costo”.

E a proposito di ostaggi le trattative proseguono, con Hagari che ha sottolineato che Israele sta facendo di tutto per riportare a casa i prigionieri in mano ad Hamas: “Non ci fermeremo finché non tornerete”.

Intanto Al-Jazeera ha trasmesso un filmato che sembra mostrare le conseguenze dell’attacco all’ospedale Shifa, il più grande della Striscia, con diverse persone riverse a terra senza vita all’interno del complesso sanitario.

Il racconto della giornata

  1. Rinviato a domani voto del Consiglio di Sicurezza ONU

    Il voto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla situazione a Gaza è stato nuovamente rinviato a domani per permettere ulteriori negoziati sul testo. La bozza attuale, presentata dagli Emirati Arabi Uniti, chiede la “sospensione” delle ostilità nella regione palestinese per agevolare la distribuzione di aiuti umanitari.

  2. Colloqui positivi, ma per la tregua serve tempo

    Il Qatar sta conducendo colloqui con il Mossad israeliano e la CIA statunitense per rinnovare la pausa nelle ostilità a Gaza e facilitare il rilascio di ostaggi detenuti da Hamas. Il primo ministro qatariota, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha dichiarato che le discussioni sono state “positive”, ma al momento non è imminente un nuovo accordo.

  3. Raid a Khan Younis, 12 morti

    Un raid israeliano ha colpito una casa a ovest della città di Khan Younis nella Striscia di Gaza, uccidendo almeno 12 persone e ferendone molte altre, tra cui sfollati palestinesi che si erano rifugiati lì. La casa apparteneva alla famiglia Hamdan. Decine di feriti sono stati trasportati all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, mentre molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. L’attacco ha suscitato preoccupazioni per un aumento delle tensioni nella già instabile regione.

  4. Israele: "Conclusa occupazione Jabalia"

    L’esercito israeliano ha dichiarato di aver concluso l’occupazione di Jabalia e di aver smantellato la brigata di Hamas nella zona. Il generale Itzik Cohen ha affermato che centinaia di terroristi sono stati uccisi e circa 500 sospetti terroristi arrestati, alcuni coinvolti negli eventi dell’7 ottobre. La brigata settentrionale di Hamas è stata completamente smantellata, e molta parte di essa non esiste più come struttura militare. Inoltre, le case di 57 membri di Hamas coinvolti nel massacro dell’7 ottobre sono state distrutte.

  5. Meloni: "Sostengo ad Anp per modello due popoli e due Stati"

    In un messaggio inviato alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dichiara che il conflitto in Medio Oriente rimane “in cima alla nostra agenda. Tutti noi sosteniamo il diritto di Israele alla propria esistenza e alla propria sicurezza, così come siamo concordi nel dire che è necessario proteggere la vita dei civili, sia israeliani che palestinesi”. “La popolazione civile di Gaza è vittima di Hamas e per questo è necessario intensificare l’impegno umanitario” scrive la premier, ricordando i soccorsi inviati dall’Italia. Il primo ministro italiano sostiene nel messaggio che è necessario “aumentare il sostegno all’Autorità Palestinese, che ha un ruolo cruciale per qualunque processo politico e per una soluzione di lungo periodo sul modello ‘due popoli e due Stati’.” “Crediamo che la comunità internazionale debba lavorare e dare ogni possibile supporto per aiutare Gaza nella fase post conflitto per costruire un futuro libero da Hamas e da altre organizzazioni integraliste che lucrano sul legittimo desiderio del popolo palestinese di autodeterminarsi”, ha aggiunto Meloni.

  6. Hamas lancia 12 missili su Israele

    Le Brigate Qassam hanno dichiarato tramite Telegram di aver lanciato 12 missili verso la caserma dell’aeroporto Kiryat Shmona, nel nord di Israele. Il braccio armato di Hamas ha affermato di aver effettuato l’attacco in risposta ai “massacri contro i civili nella Striscia di Gaza”. I rappresentanti delle milizie hanno aggiunto di aver preso di mira e distrutto una casa dove si erano installati sette soldati israeliani, uccidendone alcuni e ferendone altri.

  7. Fonti egiziane: negoziati su tregua e ostaggi continuano, ma al momento senza risultati

    Fonti egiziane vicine alla mediazione tra Hamas e Israele finalizzate a una nuova tregua e allo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi hanno confermato che i negoziati stanno riprendendo, anche se al momento non stanno dando risultati. Lo scrive il sito curdo Al-Arabi Al-Jadeed su X. Secondo la fonte, il capo della Cia William Burns, che ieri a Varsavia ha incontrato il capo del Mossad David Barnea e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani, potrebbe recarsi in questi giorni al Cairo e a Doha. Hamas ha però più volte ribadito che non intende negoziare se non a bombardamenti cessati e dall’altra parte Israele non sembra volere cessare il fuoco su Gaza.

  8. Houthi: "Attaccheremo le navi di qualsiasi Paese"

    Gli Houthi hanno avvertito che attaccheranno le navi di “qualsiasi Paese” che agirà contro di loro nel Mar Rosso. La minaccia è arrivata da un alto esponente del gruppo armato yemenita fino-iraniano. in seguito all’annuncio Usa della creazione di una coalizione internazionale per i pattugliamenti nell’area, di cui fa parte anche l’Italia. “Qualsiasi Paese che si muove contro di noi avrà le sue navi prese di mira nel Mar Rosso”, ha detto Mohammed Ali al-Houthi in un’intervista alla tv iraniana Al-Alam.

  9. Houthi avvertono la task force: "Non attaccate lo Yemen"

    “La coalizione è debole e non influenzerà le operazioni dello Yemen”, ha detto così il portavoce, il portavoce del gruppo armato degli Houthi, Mohamed Abdeslam, parlando della task force marittima internazionale, di cui fa parte anche l’Italia, creata per proteggere le rotte delle navi cargo nel Mar Rosso. Il rappresentante dei ribelli sciiti, al governo del Paese mediorientale con il sostegno dell’Iran, ha avvertito l’alleanza “di non attaccare lo Yemen e (di evitare) di espandere il conflitto”. 

  10. Cameron chiede a Israele attacchi chirurgici contro Hamas

    “A Israele chiediamo di riconoscere e capire che deve ridurre al minimo le vittime civili e rispettare le leggi umanitarie sempre, andando avanti nella campagna contro Hamas” con “attacchi mirati e chirurgici”. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron in conferenza stampa con Antonio Tajani a margine della Conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina, secondo quanto riferito dall’Ansa.

  11. Herzog, Israele pronto a nuova pausa umanitaria per ostaggi

    “Israele è pronto per un’altra pausa umanitaria e per altri aiuti in modo da rendere possibile il rilascio degli ostaggi”. Lo ha detto – in una riunione con gli ambasciatori stranieri – il presidente israeliano Isaac Herzog sottolineando che “la responsabilità ricade ora interamente su Sinwar e su la leadership di Hamas. Lo riporta l’Ansa.

  12. Hamas, quasi 20 mila morti a Gaza

    Il Ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza hanno causato 19.667 vittime dall’inizio della guerra, il 7 ottobre. I feriti sono 52.586.

  13. Allarme razzi lanciati da Hamas su Tel Aviv

    Le sirene d’allarme sono risuonate per la prima volta in una settimana sull’area di Tel Aviv per una raffica di razzi lanciata contro il centro di Israele. Gli allarmi sono scattati nel sud di Tel Aviv, Jaffa e Bat Yam e anche a Rishon Lezion, Kfar Chabad e Beit Dagan. Hamas ha rivendicato l’attacco, che, dalle prime informazioni del servizio di soccorso Magen David Adom, non sembra aver provocato danni o feriti. Lo riporta il Times of Israel, citato da LaPresse.

  14. Israele, "eliminato Subhi Ferwana, finanziere di Hamas"

    L’Idf “in un’operazione mirata nel centro di Rafah, nel sud di Gaza, ha eliminato Subhi Ferwana”, uno dei maggiori finanzieri, insieme al fratello, di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui Ferwana “era coinvolto negli ultimi anni nel trasferimento di decine di milioni di dollari all’organizzazione terroristica di Hamas e alla sua ala militare attraverso la sua compagnia di cambio di soldi ‘Hamsat'”. Lo riporta l’Ansa.

  15. Houthi, continueremo ad attaccare le navi nel Mar Rosso

    I ribelli filoiraniani Houthi dello Yemen hanno dichiarato che non fermeranno gli attacchi alle navi del Mar Rosso nonostante l’annuncio degli Stati Uniti di una nuova forza di protezione marittima. “Anche se l’America riuscisse a mobilitare il mondo intero, le nostre operazioni militari non si fermeranno, a prescindere dai sacrifici che ci costerà”, ha dichiarato l’alto funzionario del gruppo Mohammed al-Bukhaiti.

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  16. Houthi, alleanza navale a guida Usa nel Mar Rosso é inutile

    Il principale negoziatore Houthi, gruppo ribelle dello Yemen alleato dell’Iran, Mohammed Abdulsalam ha dichiarato che l’istituzione di un’alleanza navale multinazionale per salvaguardare la navigazione nel Mar Rosso non cambierà la loro posizione sul conflitto di Gaza. Lo scrive il Guardian citando Reuters. L’alleanza navale guidata dagli Stati Uniti è “essenzialmente inutile”, ha detto Abdulsalam, aggiungendo che tutte le acque adiacenti allo Yemen sono sicure, tranne che per le navi israeliane o per quelle dirette in Israele, a causa della “ingiusta guerra aggressiva contro la Palestina”.

  17. Iran, Houthi indipendenti nei loro attacchi in Mar Rosso

    “Il gruppo yemenita Houthi agisce in modo indipendente per quanto riguarda i suoi attacchi e il sequestro delle navi collegate a Israele nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, in segno di protesta per la guerra contro i palestinesi di Gaza. Non è giusto mettere in relazione le misure indipendenti del gruppo yemenita con altri Paesi”, ha dichiarato il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani, in conferenza stampa a Tokyo, durante la sua visita in Giappone. Teheran è accusata dei recenti attacchi degli Houthi, sostenuti dall’Iran, contro le navi nel Mar Rosso. Lo riporta l’Ansa.

  18. Israele sull'ultimo video di Hamas con ostaggi anziani: "Terrorismo atroce"

    Terrorismo atroce“. Così il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha definito l’ultimo video diffuso da Hamas in cui compaiono tre anziani presi in ostaggio il 7 ottobre. “Mostra la crudeltà di Hamas contro i civili anziani, innocenti e che necessitano di cure mediche. Il mondo deve lavorare per consentire l’assistenza medica e verificare le loro condizioni”, ha affermato Hagari in conferenza stampa. “Haim, Yoram e Amiram – ha aggiunto il portavoce rivolgendosi per nome ai tre ostaggi del video – spero possiate sentirmi stasera. Sappiate che stiamo facendo di tutto per riportarvi a casa sani e salvi. Non ci fermeremo finché non tornerete“.

  19. Hamas dirama il video di tre ostaggi anziani malati: "Liberateci"

    Tre ostaggi israeliani anziani e malati sono apparsi in un video diffuso dalle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, e rilanciato da al-Jazeera. Nel video prende la parola uno dei tre ostaggi, che si presenta come il 79enne Halem Bery, del kibbutz di Nir Oz. “Sono qui con un gruppo di altri anziani, hanno tutti malattie croniche e vivono in condizioni molto dure”, dichiara Bery, aggiungendo subito dopo che “noi siamo la generazione che ha costruito le fondamenta per la creazione di Israele e siamo quelli che hanno dato il via alle Idf”, le Forze di difesa israeliane. “Non capiamo perché siamo stati abbandonati qui. Dovete liberarci, non importa il costo”, prosegue l’anziano.

  20. Israele colpisce in Siria in risposta a razzi verso il Golan

    Israele ha attaccato una postazione dell’esercito siriano in risposta ai missili sparati dal territorio siriano. L’esercito israeliano ha dichiarato che i proiettili sono atterrati in aree aperte e la sua artiglieria ha sparato contro il “centro del fuoco” in Siria. “I carri armati dell’Idf hanno attaccato una postazione militare dell’esercito siriano”, si legge in un comunicato.

  21. Attacco aereo sull'ospedale al-Shifa, almeno 5 morti

    La televisione qatariota al-Jazeeraha trasmesso un filmato che sembra mostrare le conseguenze dell’attacco all’ospedale Shifa, il più grande della Striscia, con diverse persone riverse a terra senza vita all’interno del complesso sanitario. Due persone che si erano rifugiate nell’ospedale hanno confermato l’attacco all’agenzia statunitense Associated Press. Uno dei due, Assad Abu Radwan, dice di avere contato 5 morti. L’esercito israeliano non ha rilasciato alcun commento.

  22. La mappa
  23. Nel 73esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas è stato riaperto uno spiraglio nelle trattative sugli ostaggi tra il Mossad israeliano e il Qatar, mentre Londra, Berlino e Parigi avrebbero continuato con le pressioni su Israele per un ‘cessate il fuoco duraturo’ nella Striscia di Gaza. Dopo la denuncia da parte di Hamas di 90 morti in seguito a un attacco israeliano al campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, l’emittente al-Jazeera ha comunicato che almeno 25 persone sarebbero rimaste uccise in un raid notturno nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza.

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