Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: Erdogan paragona Netanyahu a Hitler per gli attacchi a Gaza
Ottantaduesimo giorno di conflitto tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
82esimo giorno della guerra fra Israele e Hamas. Il bilancio delle uccisioni palestinesi provocate dal conflitto, in base ai dati forniti dal ministero della Salute di Gaza, è di oltre 21mila mila morti, di cui almeno 7mila bambini (secondo il rapporto delle Nazioni Unite il 70% delle persone uccise a Gaza erano donne e bambini) e di oltre 53mila feriti. Israele conta una cifra, rivista ancora una volta al ribasso, di circa 1.150 morti dall’attacco del 7 ottobre.
Un’operazione israeliana in un campo profughi palestinese in Cisgiordania ha provocato 6 morti e diversi feriti nelle prime ore di mercoledì 27 dicembre, come dichiarato dal ministero della Sanità palestinese. Le vittime sono state uccise da attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Nur Shams, vicino a Tulkarem, secondo i media ufficiali palestinesi.
Nel frattempo, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e il ministro degli Affari strategici israeliano, Ron Dermer, hanno discusso la pianificazione per il futuro di Israele e Gaza post-guerra, come riferito da un funzionario della Casa Bianca.
La guerra di Israele contro Hamas a Gaza si protrarrà probabilmente per molti mesi, ha dichiarato il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane, Herzi Halevi, aggiungendo che le sue forze raggiungeranno la leadership di Hamas “sia che ci voglia una settimana sia che ci vogliano mesi”.
Il fornitore di servizi telefonici palestinese Paltel ha fatto sapere martedì 26 dicembre che tutti i servizi di telecomunicazione e Internet sono stati interrotti nella Striscia di Gaza “a causa dell’offensiva in corso”.
Il racconto della giornata
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Iran all'Onu: "Rispondere agli atti terroristi di Israele"
L’ambasciatore dell’Iran presso l’Onu ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di “condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza”.
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Telefonata fra Netanyahu e Macron
“Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato in serata con il presidente francese Emmanuel Macron”. Così scrive il Jerusalem Post citando una nota dell’ufficio del premier. “Netanyahu ha ringraziato Macron per il coinvolgimento della Francia nella protezione della libertà di navigazione nel Mar Rosso e per la sua disponibilità a contribuire a ripristinare la sicurezza al confine tra Israele e il Libano”, prosegue la nota.
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Al Sisi e Re Abdallah: "I palestinesi non vanno sfollati"
Unità d’intenti sulla situazione a Gaza fra il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi e re Abdallah II di Giordania. I due hanno rilasciato una dichiarazione congiunta secondo la quale ogni tentativo di sopprimere la causa palestinese deve essere allontanato. I due aggiungono anche che i palestinesi non vanno sfollati dai loro territori di Gaza e Cisgiordania.
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Herzog a Turchia, paragone Netanyahu-Hitler è offensivo
Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, afferma che le dichiarazioni di Erdogan che paragonano Netanyahu a Hitler “sono profondamente offensivi per ogni ebreo nel mondo e per la memoria dei milioni di ebrei che morirono per mano dei nazisti”. Herzog ha anche affermato: “Non esiste lotta più giusta della guerra contro l’organizzazione terroristica Hamas, che ha brutalmente e barbaramente assassinato ebrei, musulmani e persone di altre fedi e nazionalità”.
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Israele, esercito sia pronto per possibile attacco a nord
Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzl Halevi, durante una visita al Comando Settentrionale, ha riferito che le forze armate sono in “stato di massima allerta” e devono essere “pronte per un possibile attacco” a nord, al confine con il Libano, dove si sono intensificate le azioni di Hezbollah dopo l’avvio della guerra a Gaza. “La nostra prima missione è riportare i residenti (a nord), e ci vorrà tempo. Fino ad ora, qui la battaglia è stata condotta in modo preciso, ed è così che dovrebbe continuare. Non lasceremo che i residenti tornino senza che siano e si sentano sicuri”, ha aggiunto Halevi.
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Aeronautica israeliana: "Attacchi precisi e mirati a Gaza"
Un alto ufficiale dell’aeronautica israeliana respinge le accuse secondo cui gli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza sono stati indiscriminati. Per il generale di brigata Omer Tischler, capo di stato maggiore dell’Iaf, gli attacchi che l’aeronautica israeliana sta effettuando sono “precisi e mirati”. “Le nostre procedure operative standard – sottolinea Tischler in un video secondo quanto riferisce ‘The Times of Israel – prevedono di colpire obiettivi segnalati dall’intelligence; di colpire e manovrare in aree con una presenza civile minima; di selezionare le munizioni giuste per ridurre al minimo i danni collaterali: questo ci permette di colpire con precisione Hamas anche se opera all’interno di aree civili. Durante gli attacchi monitoriamo l’area bersaglio. Se non è conforme alle nostre procedure operative standard, non attacchiamo”, afferma. Anche le dichiarazioni in merito alle bombe prive di sistemi di guida che permettono di colpire con precisione i bersagli “sono fuorvianti” : “Anche se queste munizioni non sono guidate dal Gps, vengono comunque utilizzate in modo accurato”, spiega Tischler. “Ma lasciatemi essere molto chiaro. In guerra gli errori possono capitare. Anche se sono eccezionali succedono. Li studiamo, impariamo dagli errori e, di conseguenza, apportiamo modifiche al nostro processo”, aggiunge.
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Raid Israele in Libano, morto membro Hezbollah e due parenti
Un bombardamento israeliano ha ucciso nel sud del Libano un esponente di Hezbollah, Ali Bazzi, la moglie e il fratello libanese-australiano Ibrahim Bazzi. Lo hanno riferito fonti della sicurezza a Retuters, precisando che il raid aereo israeliano ha colpito un’abitazione nel villaggio di Bint Jbeil. In merito, le forze armate israeliane hanno affermato di aver colpito nella notte un sito militare del gruppo sciita filo-iraniano.
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Pasdaran: "Risponderemo a Israele per l'uccisione di Mousavi"
“L’Iran si riserva il diritto di reagire in modo deciso al recente assassinio da parte di Israele dell’importante membro delle Guardie della rivoluzione Seyyed Razi Moussavi in Siria, direttamente o con l’aiuto del fronte della resistenza nella regione”. Lo ha detto il portavoce dei pasdaran, Ramazan Sharif. “La ritorsione dell’Iran continuerà in tempi e luoghi diversi”, ha aggiunto Sharif, citato da Tasnim. “In alcuni casi in passato ci eravamo già vendicati di Israele ma non ci è stato permesso di rivelarlo ai media”, ha affermato il portavoce. L’Iran sostiene gruppi di miliziani nella regione, definendoli il “fronte della resistenza” contro Israele, gli Stati Uniti e i suoi alleati. Le milizie filo Iran si trovano in Palestina, Iraq, Siria, Libano e Yemen.
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Israele: "Meglio per Nasrallah se sposta Hezbollah dal confine"
“Nasrallah dovrebbe capire che è il prossimo in linea. Se non vuole esserlo, dovrebbe immediatamente attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu e rimuovere Hezbollah al nord del Litani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Eli Cohen, che ha accompagnato una serie di ambasciatori stranieri al confine con il Libano e confine settentrionale. “Lavoreremo per esaurire l’opzione politica e, se non funziona, tutte le opzioni sono sul tavolo. Hezbollah, al servizio del governo terrorista iraniano – ha aggiunto -, mette in pericolo il Libano e l’intera regione”.
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Pasdaran, distorte nostre parole su raid Hamas 7 ottobre
I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno fatto marcia indietro dopo aver affermato che il massiccio attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele sia stata una risposta all’uccisione del comandante delle forze al-Quds, Qassem Soleimani, il 3 gennaio 2020 in un raid Usa in Iraq. In seguito alla smentita di Hamas, un portavoce dei Pasdaran, Ramazan Sharif, ha sostenuto che le sue dichiarazioni “sono state interpretate male”. “Non ho affermato che l’operazione sia stata eseguita come vendetta per l’uccisione di Qassem Soleimani. Ho semplicemente menzionato che uno degli esiti era una forma di ritorsione per l’assassinio”, ha spiegato citato dall’Agi.
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Netanyahu risponde a Erdogan e tira in ballo i curdi
”Proprio Erdogan, che commette un genocidio fra i curdi e che si è aggiudicato il record mondiale di arresti di giornalisti contrari al regime, è l’ultimo che ci può fare prediche”. Lo afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Riferendosi all’evocazione di Adolf Hitler da parte del presidente turco per la guerra a Gaza, Netanyahu ha aggiunto, ripreso dall’Ansa: ”Il nostro è l’esercito più morale al mondo, che combatte ed elimina l’organizzazione terroristica più disgustosa e crudele al mondo. Hamas-Isis, che si è macchiata di crimini contro la umanità e che Erdogan invece loda, offrendo anche ospitalità ai suoi dirigenti”.
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Hamas, almeno 20 morti in raid israeliano a Khan Yunis
Almeno 20 persone sono morte e molte altre ferite in un attacco israeliano vicino all’ospedale Al-Amal a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha affermato il Ministero della Sanità controllato da Hamas. L’attacco giunge dopo che il portavoce militare israeliano ha riferito che i commando dell’esercito dello Stato ebraico stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis.
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Israele, commando intensificano operazioni a Khan Yunis
I commando dell’esercito israeliano stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dall’Ansa, spiegando che “sono stati eliminati molti terroristi, localizzato e distrutto gli imbocchi di tunnel, effettuato decine di attacchi mirati e distrutto molte infrastrutture terroristiche e dove sono stati rinvenuti armi e documenti di intelligence”. I soldati hanno anche fatto irruzione “in una moschea dove c’era un posto di osservazione di Hamas“.
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Erdogan: "Netanyahu si comporta come Hitler"
“Quello che fa (il premier israeliano Benjamin) Netanyahu non è da meno rispetto a quello che ha fatto (Adolf) Hitler“. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una cerimonia ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza. “Oggi la Germania continua a pagare il prezzo di Hitler, per questo motivo non alzano la loro voce“, ha aggiunto il leader turco. Durante il suo discorso, citato dall’Ansa, Erdogan ha anche criticato le “università in Occidente”, dove “c’è stata una caccia alle streghe contro coloro che hanno criticato Israele”.
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Hamas smentisce l'Iran sugli attacchi del 7 ottobre in Israele
Hamas ha smentito l’affermazione di Hezbollah secondo cui l’attacco del 7 ottobre in Israele sarebbe stato una risposta all’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani 4 anni fa a Baghdad. “Neghiamo – è detto in comunicato citato dai media, ripreso anche dall’Ansa – quando riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l’operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa (Spianata delle Moschee, ndr). Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all’occupazione e all’aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi”.
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Razzi degli Hezbollah intercettati nel nord di Israele
Diversi razzi sono stati lanciati dal Libano verso la località israeliana di frontiera di Rosh ha-Nikrà (Alta Galilea). Lo ha reso noto il portavoce militare, citato dall’Ansa, precisando che alcuni sono stati intercettati dopo che erano entrati nello spazio aereo di Israele, mentre altri sono caduti in zone disabitate. Israele, ha aggiunto il portavoce, ha poi colpito l’area da dove erano stati lanciati quei razzi.
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Hezbollah conferma, nostro combattente ucciso in raid sud Libano
Uno dei tre morto nel raid israeliano nel sud del Libano era un combattente di Hezbollah: lo ha confermato lo stesso movimento sciita filo-iraniano, annunciando la morte di Ali Bazzi, della moglie e del fratello e il ferimento di un quarto familiare a Bint Jbeil, capoluogo dell’omonima provincia meridionale libanese. Il raid israeliano ha distrutto una palazzina di due piani. Lo riferisce l’Ansa.
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Netanyahu, eliminazione di Hamas unica risposta proporzionata
“Hamas deve essere eliminata, Gaza deve essere smilitarizzata, la società palestinese deve essere deradicalizzata. Sono questi i tre presupposti per la pace tra Israele e i suoi vicini palestinesi a Gaza”. Lo spiega il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa.
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Altri 3 combattenti morti nell'attacco israeliano a un generale iraniano
Altri 3 combattenti sono stati uccisi nell’attacco israeliano che ha causato la morte di un alto generale delle Guardie Rivoluzionarie iraniane vicino alla capitale siriana di Damasco, ha dichiarato un osservatore di guerra. L’attacco risale a lunedì 25 dicembre: l’obiettivo era Razi Moussavi, il più alto comandante della Forza Quds – il braccio straniero del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (Irgc) – ad essere ucciso fuori dall’Iran in quasi 4 anni. “Anche 2 combattenti stranieri e un combattente siriano sono stati uccisi nell’attacco israeliano”, ha dichiarato martedì l’Osservatorio siriano per i diritti umani, come riporta l’Agence France-Presse.
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Usa e Israele a Washington per discutere della governance di Gaza dopo la guerra
Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, hanno discusso la pianificazione per il futuro di Israele e la governance di Gaza nel post-guerra, come riferito da un funzionario della Casa Bianca. Durante l’incontro di martedì 26 dicembre a Washington, i due hanno discusso anche degli sforzi per riportare a casa gli ostaggi rimanenti e di una transizione verso una fase diversa della guerra per concentrarsi al massimo sugli obiettivi di Hamas di alto valore. Lo riporta Reuters.
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Operazione israeliana in campo profughi palestinese in Cisgiordania, almeno 6 morti
Un’operazione israeliana in un campo profughi palestinese in Cisgiordania ha provocato 6 morti e diversi feriti nelle prime ore di mercoledì 27 dicembre, come dichiarato dal ministero della Sanità palestinese. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, le vittime sono state uccise da attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Nur Shams, vicino a Tulkarem.
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La mappa
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L’81esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas è stato segnato dall’attacco alla sede della Mezzaluna rossa (equivalente locale della Croce rossa) a Khan Yunis, nel settore sud della Striscia di Gaza, che ha provocato diversi morti e feriti. L’edificio ospitava una grossa quantità di sfollati.