Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Zelensky: "Liberati più di 1.800 fra città e villaggi"
Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, minuto per minuto: tutti gli aggiornamenti in diretta del 28 dicembre 2022
La guerra in Ucraina è giunta oggi, 28 dicembre 2022, al giorno 308. Il 2023 sarà un anno decisivo per il conflitto. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale: “Continuiamo a preparare le forze di difesa e sicurezza dell’Ucraina per il prossimo anno. Questo dovrebbe essere un anno decisivo. Comprendiamo i rischi dell’inverno, capiamo cosa dobbiamo fare in primavera e, quindi, capiamo i risultati che l’intero settore della difesa e della sicurezza deve ottenere”.
Intanto, secondo quanto riporta il Guardian, alle Nazioni Unite starebbe girando una bozza di risoluzione per istituire un tribunale speciale in stile Norimberga per processare Vladimir Putin e le alte cariche di Stato russe per i crimini di guerra compiuti dall’esercito in Ucraina.
Il racconto della giornata
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"Morte di Putin non sarebbe la fine di tutto"
“La nostra gente pensa che la morte del presidente russo Vladimir Putin sia la fine di tutto. Assolutamente no… Sarà peggio che con Putin”. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Oleksij Arestovich. Secondo lui, ai microfoni di Latynina Tv (canale youtube dell’oppositrice russa Yulija Latynina), dopo un eventuale decesso del leader del Cremlino, ci sarebbe un’altra guerra con la Russia.
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Estonia: "Via la Russia dall'Onu"
L’Estonia auspica “l’espulsione della Russia dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ma è consapevole che “le possibilità di successo di tale iniziativa sono poche”. Lo ha affermato oggi il sottosegretario agli Esteri estone Märt Volmer.
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Lavrov: "Misure per rendere consegna armi a Kiev più difficile"
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato che l’esercito russo sta lavorando a nuovi piani per bloccare le forniture di armi e munizioni destinate all’esercito ucraino. “Osserviamo che l’Ucraina sta ricevendo armi sempre migliori in quantità crescenti”, ha affermato Lavrov durante un’intervista alla televisione russa. Pertanto, ha affermato, ci sono richieste di esperti militari perché si interrompano queste vie di rifornimento. “Linee ferroviarie, ponti e tunnel” sono allo studio, ha detto Lavrov. “Presumo che adotteranno misure su come rendere queste consegne più difficili o, idealmente, interromperle del tutto”. In una certa misura, ha proseguito, ci stanno già lavorando con attacchi alle infrastrutture ucraine. L’interruzione della rete energetica sta già rendendo più difficile la consegna di nuove armi. “E sono convinto che ci siano altri piani in questa direzione”.
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Ministro Difesa francese a Kiev, Zelensky ringrazia
Il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu è giunto a Kiev per discutere di un’ulteriore assistenza militare alla difesa ucraina e ha assicurato il sostegno francese. Il ministro è arrivato dalla Polonia, dove ha annunciato martedì un grosso contratto per la vendita di satelliti militari di fabbricazione francese. A Kiev, Lecornu ha deposto una corona al memoriale per i soldati ucraini caduti nella guerra contro l’invasione della Russia. Nel corso della giornata, ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky, il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov e i leader militari.
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Lavrov: "Usa bloccano Kiev dal condurre colloqui di pace"
Gli Stati Uniti non consentono a Kiev di condurre negoziati di pace con Mosca, sperando di esaurire la Russia. A sostenerlo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista televisiva riportata dalla Tass. “Ora tutti parlano di nuovo della necessita’ di colloqui, ma ci accusano subito di rifiutarci di negoziare, anche se Putin ha ripetutamente affermato che non ci sono proposte serie”, ha dichiarato Lavrov. “L’esempio dell’incontro di Istanbul ha mostrato chiaramente che anche quella volta gli Stati Uniti hanno detto a Kiev di trattenersi: ‘Non ancora. Non avete esaurito la Russia nella misura in cui noi americani riteniamo sufficiente'”.
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Zelensky: "Liberati più di 1.800 città e villaggi"
“Siamo già riusciti a liberare più di 1.800 città e villaggi ucraini dall’occupante. E ringrazio tutti gli Stati che ci aiutano a superare la tirannia russa proprio sul campo di battaglia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso annuale al Parlamento.
“I soldati ucraini hanno cacciato gli invasori da Kiev, e questo è stato il primo punto di svolta nella guerra su vasta scala. Ha mostrato la forza della nostra resistenza”.
Zelensky ha ricordato come i soldati ucraini abbiano liberato l’isola dei Serpenti e “da allora ogni occupante sa quale unica risposta ascolterà dagli ucraini a una qualsiasi delle sue invasioni”. -
Mosca espelle diplomatico lituano
All’inizio del mese la Lituania aveva espulso un diplomatico russo e oggi arriva la ritorsione: un diplomatico lituano dovrà lasciare il territorio russo entro cinque giorni. Lo rende noto il ministero degli Esteri russo.
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La pianista è filo-Putin, concerto annullato
Concerto annullato: la pianista Valentina Lisitsa non suonerà al teatro La Fenice di Venezia. La musicista ucraina aveva espresso posizioni politiche filo-putiniane. Gli organizzatori hanno deciso di far saltare l’appuntamento. “La musica e la cultura devono unire i popoli e non dividerli”, ha detto all’ANSA la presidente di Musikamera Sonia Finzi. L’amministrazione del teatro è estranea alla vicenda, avendo solo messo a disposizione le sale.
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Gli Usa puntano a "soffocare" la fabbricazione di droni iraniani
Gli Stati Uniti vogliono “soffocare” la capacità dell’Iran di produrre i droni kamikaze utilizzati dai russi nel conflitto in Ucraina. Lo riporta il New York Times citando fonti di intelligence e dell’esercito Usa.
Se questo obiettivo non sarà raggiunto, gli Stati Uniti forniranno a Kiev strumenti adatti per abbattere i droni.
Intanto dall’analisi della componentistica dei droni abbattuti sul campo è emerso che molte parti sono di fabbricazione Usa. -
Peskov: "Kiev prenda atto delle annessioni russe"
Per un possibile piano di pace Kiev deve prendere atto della realtà attuale, che ha visto “l’ingresso di quattro regioni nella Russia”. Lo ha ribadito oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov allontanando un ipotetico negoziato.
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Medvedev contro i "traditori russi"
I russi che vogliono la sconfitta di Mosca sono dei “traditori” e vanno considerati come “nemici dello Stato e della società”. Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, specificando che a coloro che hanno lasciato la Russia “volendo la distruzione del Paese dovrebbe essere impedito di tornarvi fino alla fine dei loro giorni”.
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Bombardamenti russi su Kharkiv e Kherson
Questa mattina l’esercito russo ha bombardato la città orientale di Kharkiv. Lo ha riferito il sindaco della città, Igor Terekhov. Numerosi lanci di razzi anche contro Kherson, dove, riferisce il Guardian, i combattimenti si sono intensificati nelle ultime ore. Intanto è scattata un’altra allerta aerea nel centro e nell’est dell’Ucraina e nella capitale Kiev.
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Kiev: attacco russo a reparto di maternità
Secondo il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko, i russi avrebbero sparato contro il reparto di maternità di un ospedale di Kherson. Non ci sarebbero feriti. “Prima dell’attacco, i medici sono riusciti a completare un taglio cesareo. Ci sono cinque donne nell’istituto”, ha dichiarato Tymoshenko, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.
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Zelensky: 2023 sarà anno decisivo
Il nuovo anno che sta per arrivare sarà decisivo per le sorti della guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale: “Continuiamo a preparare le forze di difesa e sicurezza dell’Ucraina per il prossimo anno. Questo dovrebbe essere un anno decisivo. Comprendiamo i rischi dell’inverno, capiamo cosa dobbiamo fare in primavera e, quindi, capiamo i risultati che l’intero settore della difesa e della sicurezza deve ottenere”.