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Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Lavrov: "Situazione attuale simile a crisi dei missili a Cuba"

Oggi domenica 30 ottobre si è giunti al giorno 249 della guerra in Ucraina: aggiornamenti in tempo reale

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Oggi domenica 30 ottobre si è giunti al giorno 249 della guerra in Ucraina. Continua la crisi del grano, con la Russia che si è defilata dall’accordo del Mar Nero mediato dall’Onu che consentiva dal 22 luglio il passaggio delle navi dall’Ucraina. Il ministero dell’Agricoltura di Mosca ha fatto sapere che la produzione interna di grano è sufficiente per sostituire l’Ucraina sul mercato mondiale.

Il racconto della giornata

  1. Grano, Rudenko annuncia contatti con la Turchia

    Il viceministro degli Esteri russo Andrey Rudenko ha affermato che Mosca avrà presto contatti con la Turchia e le Nazioni Unite per discutere sull’accordo sul grano con l’Ucraina. “Avremo contatti sia con le Nazioni Unite che con la Turchia, in quanto partecipanti all’accordo di Istanbul. Questi contatti avranno luogo nel prossimo futuro”, ha affermato.

  2. Cremlino, accordi di pace con gli Usa

    Il Cremlino sostiene che i negoziati di pace per la guerra in Ucraina dovrebbero essere condotti in primo luogo con gli Stati Uniti, i quali dettano il comportamento di Kiev. “Ovviamente, Washington ha un voto decisivo. Ed è impossibile decidere qualcosa con Kiev”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, seguendo la narrativa russa di delegittimazione del governo ucraino, descritto come succube e manovrato da Washington.

  3. Russia, accordo sul grano solo dopo indagine su ciò che è accaduto a Sebastopoli

    La sospensione della partecipazione all’accordo sul grano da parte della Russia ha “bloccato il movimento di 218 navi che sono ferme nelle loro posizioni attuali”. Lo ha detto il servizio stampa del ministero delle Infrastrutture dell’Ucraina. Lo riporta Unian. Per la Russia “sarà possibile parlare della possibilità di un ritorno all’accordo sul grano dopo un’indagine approfondita su quanto accaduto a Sebastopoli”. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko. Lo riporta Interfax. “Prima di tutto serve scoprire tutte le circostanze di ciò che è successo. Questa è una completa disgrazia, tutte le condizioni precedentemente concordate sono state violate”, ha spiegato. “La Russia ha convocato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dove si discuterà di questo problema, solo dopo si potrà parlare di quali saranno i prossimi passi”, ha aggiunto.

  4. Zelensky riunisce il comando supremo delle forze armate

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riunito oggi pomeriggio il comando supremo delle forze armate per fare un punto sulla situazione operativa al fronte. Lo rende noto lo stesso presidente su Telegram. Nella riunione si sono approfondite le possibili azioni del nemico nel prossimo futuro e si è discusso dello stato della logistica delle forze di difesa, in particolare della fornitura di munizioni e della riparazione di attrezzature e armi.

  5. Turchia provo a mediare sullo stop all'export del grano

    Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar sta tenendo colloqui con la sua controparte russa e ucraina nel tentativo di risolvere lo stop all’intesa per l’export di grano decisa ieri da Mosca. “Il nostro Ministro della Difesa Hulusi Akar continua i colloqui e il coordinamento con le sue controparti. Inoltre, sono in corso colloqui tra le agenzie interessate”, ha dichiarato il ministero turco, citato da Tass. Secondo il ministero, la Turchia continuerà a impegnarsi per garantire la pace nella regione e a condurre operazioni umanitarie. “Durante i colloqui è stato sottolineato che è importante continuare l’iniziativa (del grano), che ha un’influenza positiva sulla pace e dimostra che tutte le crisi possono essere risolte sulla base della buona volontà e del dialogo. È anche importante evitare qualsiasi provocazione, che può influire negativamente sull’ulteriore funzionamento del meccanismo (del grano)”, ha dichiarato il Ministero.

  6. Berlusconi, nuove dichiarazioni sull'Ucraina

    Si può arrivare a una trattativa di pace nel conflitto ucraino? “Forse: solo se a un certo punto l’Ucraina capisse di non poter più contare sulle armi e sugli aiuti e se, invece, l’Occidente promettesse di fornirle centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione delle sue città devastate dalla guerra. In questo caso Zelensky, forse, potrebbe accettare di sedersi al tavolo per una trattativa”. Lo ha detto intervistato da Vespa per il suo ultimo libro, il leader di Fi, Silvio Berlusconi.

  7. Pompeo: "Sono molto preoccupato dalla minaccia nucleare russa"

    A margine del Gala a Washington della National Italian American Foundation (Niaf), dove era uno dei premiati, l’ex segretario di stato ed ex capo della Cia Usa Mike Pompeo si è detto “molto preoccupato” dalla minaccia nucleare russa sullo sfondo della guerra in Ucraina. Poi, però, ha aggiunto: “Sono fiducioso che se Usa ed Europa forniranno all’Ucraina ciò di cui ha bisogno per proteggere la sua sovranità, Kiev avrà successo”.

  8. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov
    Minaccia nucleare, Lavrov: "Situazione attuale come crisi dei missili a Cuba"

    Secondo il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, la situazione odierna è simile alla crisi dei missili a Cuba, poiché le minacce immediate sono proprio ai confini della Russia. Ha detto così citato dalla Tass, facendo riferimento al pericolo nucleare corso durante la guerra fredda. Lavrov ha aggiunto che la Russia non vede ancora la volontà degli Usa e dei suoi alleati di mostrare responsabilità e saggezza nel risolvere la situazione in Ucraina.

  9. Kiev: la Russia affama "7 milioni di persone" in tutto il mondo

    Sospendendo la sua partecipazione all’accordo sul Mar Nero con il “falso pretesto” delle esplosioni “avvenute a 220 km di distanza dal corridoio del grano”, la Russia sta bloccando ora 2 milioni di tonnellate di grano su 176 navi in mare. “Sufficienti per sfamare oltre 7 milioni di persone in tutto il mondo”, come dichiara Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, su Twitter.

  10. Lavrov: "Usa e Ue giocano con le armi nucleari, bomba atomica in Polonia"

    Il Cremlino, attraverso il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, lancia l’accusa agli Usa e all’Europa, che starebbero “giocando in maniera irresponsabile” con il tema delle “armi nucleari”. Secondo Mosca, la Polonia starebbe chiedendo di “essere candidata” per ospitare la bomba atomica statunitense.

  11. L'avvertimento dell'Ue sulla crisi alimentare causata dalla guerra

    Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, ha scritto su Twitter che la decisione di Vladimir Putin “di sospendere la partecipazione all’accordo sul Mar Nero mette a rischio la principale via di esportazione di cereali e fertilizzanti, necessari per affrontare la crisi alimentare nel mondo causata dalla sua guerra contro l’Ucraina. L’Ue esorta la Russia a revocare la sua decisione”.

  12. Blinken: "Famiglie di tutto il mondo soffriranno la fame"

    Antony Blinken, segretario di Stato statunitense, ha fatto sapere che Washington si augura un cambio di rotta di Mosca sui corridoi del grano perché “ogni atto della Russia per distruggere le esportazioni di grano equivale ad affermare che le persone e le famiglie di tutto il mondo devono pagare di più per il cibo o soffrire la fame“.

  13. Accuse all'Ucraina dai filorussi, Londra smentisce le voci

    Gli amministratori filorussi della Crimea hanno dichiarato che l’attacco da parte delle forze ucraine, con il presunto aiuto dei droni inglesi, è stato il peggiore dall’inizio della guerra. L’intelligence di Londra dichiara che Mosca starebbe ricorrendo a “false affermazioni di portata epica” per giustificare le proprie azioni e la fine dell’accordo sul grano.

  14. Simulazioni nucleari della Russia contro Stati Uniti e Regno Unito

    Il colonnello russo Igor Korotchenko, ospitato in tv, ha fatto sapere che il 26 ottobre Vladimir Putin avrebbe assistito da remoto a un test con l’impiego di armi atomiche che prevedeva una simulazione contro gli Stati Uniti e Regno Unito.

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