De Luca col lanciafiamme diventa bomboniera laurea: tilt social
L'idea di un artigiano napoletano che ha tratto ispirazione dalla frase nota sui social del governatore campano
“Altro che festa di laurea, io vi mando i carabinieri con il lanciafiamme!”. Hanno fatto il giro del web queste parole pronunciate dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca qualche settimana fa in piena epidemia coronavirus e regime di lockdown. Ora quelle parole sono diventate una bomboniera che un artigiano napoletano ha realizzato per le feste di laurea. E le foto dei pupazzetti De Luca col lanciafiamme stanno diventando virali sui social.
La “genialata” è di un artigiano di Cercola (Napoli) che ha appunto realizzato delle piccole bomboniere dove appunto il governatore della Regione Campania in versione pupazzetto appare imbracciando un lanciafiamme. “Era nata come una caricatura – scrive l’artigiano, titolare di Terraviva Ceramiche – mai avrei immaginato che mi chiedessero di farla davvero come bomboniera”.
Infatti c’è già un futuro laureando che quelle bomboniere le ha richieste. Un ragazzo che sta per laurearsi in Scienze motorie e discuterà la sua tesi l’8 giugno. Di sicuro, visto anche il momento storico, con le bomboniere di De Luca col lanciafiamme la sua laurea sarà ancor più indimenticabile.
L’artigiano in questione ha creato proprio un filone dedicato al governatore campano. Nel suo ‘catalogo’ c’è anche De Luca che stringe un corno rosso, dopo le sue affermazioni sui ‘portaseccia’: “In Campania dobbiamo combattere contro due nemici: il virus e i portaseccia”, disse De Luca atteso a questo punto ad un commento ad hoc sul suo pupazzetto.
Oramai non si contano le battute diventate virali da parte di De Luca che, già prima era diventato ancor più famoso per via dell’imitazione di Maurizio Crozza ma in questi due mesi di emergenza Covid si è preso la scena con le sue invettive contro i furbi del lockdown. Proprio il video in cui parlava dei lanciafiamme alle feste di laurea era stato condiviso, tra gli altri, da Naomi Campbell, mentre poi si ricordano anche le “mascherine da Bunny“, “vi siete bevuto il cervello” sempre contro i trasgressori dell’isolamento e chissà quanto altro ancora.
Fonte foto: Ansa