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Crisi di governo, Renzi perde pezzi: seconda defezione in Iv

A poche ore dalla richiesta della fiducia da parte del Governo Conte in Parlamento i numeri sono ancora in bilico

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Matteo Renzi sembra sicuro di aver ricompattato i suoi gruppi in Parlamento e di poter evitare che dal suo partito vengano fuori voti a sostegno del governo Conte, in vista della richiesta di fiducia all’esecutivo prevista per oggi e domani. Ma intanto arriva la seconda defezione dalle file di Italia Viva: la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan ha, infatti, annunciato di votare a favore della fiducia.

I numeri non ci sono” ha assicurato il senatore di Rignano su La7 a ‘Non è l’arena’.

“L’Italia sta rischiando l’osso del collo – ha continuato Matteo Renzi. Non è una questione personale o scontro tra due ego. Se martedì va male per me, io continuo a fare quello che sto facendo, ma non ci si rende conto che ora si rischia il futuro: o spendi ora i 300 miliardi dell’Europa o non li spendi più. Purtroppo sì, era il momento della crisi perché se non la fai adesso per spendere bene quei soldi, faremo un debito che pagheranno i nostri figli per anni”.

Al conduttore Massimo Giletti che gli chiedeva se ha ricevuto da Conte l’offerta di un ministero ha risposto: “Non ho alcuna ambizione personale di questo genere, e poi nessuno può offrire un ministero degli Esteri. Ma lei raramente dice balle. Siccome dicono che faccio tutto questo per un incarico internazionale rispondo che quello che sto facendo è il modo per non avere niente”.

Crisi di governo, Renzi perde pezzi: le defezioni in Iv

“Ho deciso di votare la fiducia al governo Conte – ha dichiarato Michela Rostan. Lo faccio perché tra la critica al governo e la crisi di governo c’è una grande differenza, e la differenza si chiama politica, cioè ricerca delle soluzioni, tentativo di intesa.”

“Era giusto – come fatto – incalzare il governo nei suoi punti deboli, nelle incertezze e negli errori compiuti nella gestione della pandemia, sia quella sanitaria sia quella sociale ed economica; era giusto chiedere un maggiore impegno, una maggiore collegialità, un maggiore rispetto delle regole democratiche. Ma la crisi, no. Ritirare i ministri, quindi ritirare la fiducia al governo e aprire una crisi al buio, in un momento storico come questo, appare una scelta troppo severa e troppo precipitosa” ha concluso la deputata.

Michela Rostan non è però l’unica ad aver preso una decisione contraria alle direttive di Italia Viva. Prima di lei un altro deputato ha sconfessato Matteo Renzi, abbandonando direttamente il partito per fare ritorno al Pd.

Si tratta dell’ex presidente della Regione Basilicata, adesso alla Camera, Vito De Filippo: “Lunedì voterò la fiducia a Conte” ha rivelato in un’intervista a Repubblica, nella quale ha spiegato le sue ragioni.

“Da tempo ho detto quale era la mia posizione – ha detto il deputato. Ho scritto nella chat di Iv che sono stati mesi intensi, anche molto belli. Il mio disagio però era diventato evidente. Mi sentivo e mi sento estraneo a tante posizioni che abbiamo assunto. Il tono, il merito, a volte mi sfuggiva”.

Per De Filippo, la goccia che ha fatto traboccare è stata la crisi aperta da Iv: “È stata una mossa che giudico sciagurata. Ma già non apprezzavo l’atteggiamento di Italia Viva sulla pandemia, che non è stato a mio avviso sufficientemente rigorista. La vicenda crisi è stata il culmine. C’è stato da parte di Renzi un atteggiamento corsaro. Io sono uno “spasimante” del dialogo, del confronto, della mediazione” ha detto.

Crisi di governo, Renzi perde pezzi: la situazione

Intanto mancano poche ore alla conta in Aula che deciderà il destino di Giuseppe Conte e del suo governo. Dalle voci raccolte da Adnkronos, secondo un senatore della maggioranza, “l’operazione costruttori si è sgonfiata” mentre altre fonti a sostegno del governo prevedono che il presidente del Consiglio “andrà in aula con 155-158 voti“. In questo modo, anche l’esecutivo dovesse sopravvivere alla prova della fiducia, non avrebbe i numeri per fare molta strada.

Dal canto suo il coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato è tornato a parlare della crisi: “Per affrontare la tempesta questa è l’unica barca che vedo, altre non ne vedo all’orizzonte. Non vedo una maggioranza diversa” ha detto, riportato da Tgcom24.

“Non mi interessano gli appelli e i sondaggi, ci siamo assunti una responsabilità grandissima con il Recovery. Deputati e senatori sanno che 250 miliardi l’Italia non li vedrà mai più. Bisogna sapere come spenderli”.

Sull’altro versante ad esprimersi è anche il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, che l’appello lo lancia in tv da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’: “I parlamentari di Italia Viva sono stati eletti con il Pd, spero vogliano rispettare la volontà di quell’elettorato, sennò si prendono seggi di quella comunità e si vota contro la sua volontà”.

“Faccio appello a tutti gli eletti del Pd di votare con il Pd – aggiunge Boccia. La maggioranza ci sarà, se è relativa o meno lo diranno i numeri“.

Crisi di governo: tutti gli scenari possibili Fonte foto: ANSA
Crisi di governo: tutti gli scenari possibili
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