Covid, da Roma a Milano: "Contagiato da una tazzina di caffè"

Un commercialista di Roma, 50 anni, avrebbe contratto il coronavirus durante un viaggio a Milano: è quanto sostengono i medici che hanno effettuato il tampone, che hanno circoscritto il contagio tra lunedì 27 e mercoledì 29 luglio. In seguito al caso positivo, era stata disposta anche la chiusura dello stabilimento balneare Levante a Fregene nei giorni scorsi.

Secondo quanto ha raccontato al Messaggero, l’uomo nei giorni in cui si trovava a Milano aveva seguito scrupolose misure di sicurezza: “Mi muovevo in bicicletta e indossavo sempre la mascherina – ha rivelato -. Non utilizzavo metro e treni”.

“Se mi chiede come mi sono contagiato – ha dichiarato il 5oenne -, la risposta è non lo so. Sono stato attento a ogni cosa. Le uniche due ipotesi per spiegarmi il contagio possono essere o quella di aver toccato qualcosa e, involontariamente, ho strofinato su bocca e occhi, oppure quella di aver bevuto da una tazzina di caffè, forse lavata male“.

In merito alla chiusura dello stabilimento balneare di Fregene, il commercialista ha sottolineato: “Seguo la parte contabile e non ho contatti con il pubblico. Era sabato scorso (1 agosto) e ho passato una giornata di relax con la mia famiglia. Stavo bene e non avevo nessun sintomo. Abbiamo anche pranzato lì”.

La notte, poi, i primi malesseri: “Qualche brivido, poi veri tremori e freddo. Io sono abituato ad ascoltare il mio corpo. Così ho deciso di recarmi in ospedale, non prima di essermi misurato la febbre e avevo 37,6“.

Dopo il tampone positivo “ho allertato subito lo stabilimento dove ero stato il giorno prima e in modo intelligente è stato deciso di chiuderlo in via precauzionale”. La buona notizia è che non c’è stato “nessun cluster a Fregene, nessun focolaio. Solo il mio caso isolato”, ha fatto sapere l’uomo.