Covid, pronte le nuove regole sull'isolamento dei positivi: come cambia la quarantena da settembre
In arrivo una circolare del ministero della Salute con le modifiche ai criteri della quarantena, attese le ultime valutazioni dei tecnici
È attesa a giorni la nuova circolare del ministero della Salute con le regole sull’isolamento dei positivi al Covid-19 in vista di settembre. I tecnici della Sanità stanno prendendo in considerazione l’allargamento delle maglie della quarantena, sulla base dell’andamento della curva dei contagi. Se a fine agosto l’Italia sta vivendo una diminuzione dei casi con un netto calo dei ricoveri, al rientro dalle vacanze è prevista una nuova impennata che con le misure attuali potrebbe bloccare dentro casa molti cittadini.
Le regole attuali sulla quarantena
Le regole attuali prevedono che l’isolamento per un soggetto risultato positivo al Covid-19 debba durare almeno 7 giorni, 10 per coloro che non sono vaccinati, i quali devono attendere un tampone negativo e gli ultimi 3 giorni senza manifestare sintomi prima di poter abbandonare la quarantena.
Chi invece ha ricevuto il ciclo completo di vaccinazione da meno di 4 mesi può uscire di casa con un tampone negativo dopo una settimana. L’isolamento è considerato finito anche dopo 21 giorni di positività, a patto di non avere più sintomi dal almeno 7 giorni.
Le ipotesi sulle nuove regole
Alla luce delle caratteristiche di Omicron 5, divenuta ormai predominante, gli esperti della Sanità stanno valutando delle modifiche alle regole. La sottovariante BA.5 ha, infatti, dei periodi incubazione e di infezione in media più brevi, rispettivamente di 3 e 5 giorni.
La nuova circolare, secondo quanto riportato da Adnkronos, dovrebbe prevedere una riduzione della durata massima dell’isolamento a 15 o 10 giorni (dagli attuali 21) e soprattutto la possibilità per i positivi senza sintomi di non aspettare più 7 giorni per fare il tampone di fine isolamento, e se il test è negativo di tornare liberi, con l’ipotesi di attendere solo 48 ore in assenza di sintomi.
Il parere degli esperti
La questione è ampiamente dibattuta dagli addetti ai lavori in attesa di una decisione del ministero.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa aveva auspicato a inizio mese “la revisione dell’isolamento per i positivi al Covid 19 asintomatici: una prima riduzione subito e la definitiva eliminazione della misura nelle prossime settimane” sottolineando in una nota che “l’importante passo verso la normalità del ritorno a scuola senza mascherina”.
Sul tema insiste da settimane il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti: “Se ci sarà una nuova fiammata di contagi a settembre (molto probabile) e non si cambieranno le regole della quarantena, moltissimi italiani non potranno votare” ha scritto sulla sua pagina Facebook negli ultimi giorni.
Sui social l’infettivologo ha più volte denunciato “l’immobilismo” del ministero della Salute con “il rischio di essere in ritardo, perché non si può pensare di arrivare in autunno, quando ci sarà una possibile ripresa dei contagi, con queste misure di isolamento. Finiamo per paralizzare il Paese”.
Dello stesso parere il responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma, Massimo Ciccozzi: “Quando c’è stato un rialzo dei casi non ero favorevole, ma ora dico sì a una riduzione dell’isolamento per gli asintomatici ma, attenzione, con l’obbligo mascherina Ffp2 se vanno a lavoro” ha dichiarato a Adnkronos, precisando però di non allargare “questa possibilità agli operatori sanitari e nelle Rsa”.