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Covid Lombardia, "situazione esplosiva". L'allarme di Pregliasco

Fabrizio Pregliasco ha parlato della situazione in Lombardia, definendola "esplosiva". Poi la previsione sul vaccino

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’epidemia di coronavirus in Italia ha ripreso il suo corso dopo il rallentamento estivo. Secondo gli ultimi bollettini, la Lombardia è la regione più colpita con consistenti incrementi di contagi giornalieri; numeri che hanno spinto il governatore Attilio Fontana a inoltrare al governo una richiesta ufficiale per imporre un coprifuoco.

Pregliasco: “In Lombardia situazione esplosiva”

Il virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha dichiarato su Cusano Italia Tv che si tratta di un provvedimento “necessario perché la situazione è esplosiva. Ne abbiamo parlato nel Comitato tecnico scientifico della Regione Lombardia venerdì scorso e avevamo già fatto presente al presidente Attilio Fontana questa esigenza”.

Le terapie intensive in Lombardia

Quanto alla situazione negli ospedali, Pregliasco ha spiegato che le terapie intensive “sono ancora abbastanza vuote, ma visto questo crescendo ormai esponenziale, bisogna prendere delle iniziative forti, una svolta rispetto ad un Dpcm che ha tenuto conto delle doverose mediazioni”.

A questo proposito, il governatore Attilio Fontana ha annunciato che l’ospedale Fiera, realizzato in breve tempo durante la prima fase dell’epidemia in Italia, sarà riaperto per accogliere i pazienti di Covid-19.

Pregliasco sul coprifuoco in Lombardia

“Il coprifuoco dalle 23 alle 5 e la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica sono restrizioni necessarie – ha sottolineato Pregliasco – per evitare che possa accadere in futuro qualcosa di ancora peggiore, anche se queste iniziative creeranno dei guai ad alcune tipologie di attività”.

Per Crisanti, il coprifuoco rappresenta un passo appena prima della misura estrema del lockdown.

Pregliasco, il Dpcm è un “compromesso”

Pregliasco ha fatto alcune precisazioni in merito alle decisioni varate con l’ultimo Dpcm. Per il virologo non è possibile offrire una “soluzione scientifica che permetta di fare un equilibrio e quindi le scelte non sono facili”. I provvedimenti presi dal governo sono di fatto “un compromesso tra esigenze sanitarie ed economiche”.

Anche la regola dei sei commensali durante i pasti “è una cosa che non ha una scientificità oggettiva, è un’indicazione di massima perché più si è, più contatti ci sono e più aumentano i rischi”, ha evidenziato Pregliasco.

Le previsioni sul vaccino

Quanto all’arrivo di un vaccino, per Pregliasco potrebbero essere autorizzati alcuni candidati entro la fine dell’anno, ma non sarà possibile una vaccinazione per tutti “prima dell’autunno del 2021”. Non è ancora chiaro, infatti, quante dosi saranno necessarie per ciascun individuo o quanto durerà la protezione offerta dal farmaco.

“Ci sono 22 casi accertati di reinfezione. Su questi aspetti brancoliamo ancora abbastanza nel buio. È possibile, considerando le caratteristiche di questo virus, che bisognerà fare dei richiami, non sappiamo se ogni anno come avviene con l’influenza”, ha osservato Pregliasco.

Pregliasco: “Contact tracing alla canna del gas”

La strategia per contenere la seconda ondata in Italia contemplava le 3 T: terapia, test e tracciamento. Ma, su quest’ultimo aspetto, Pregliasco ha spiegato a Radio Popolare che “il sistema del contact tracing in diversi contesti italiani ma in particolare in Lombardia, nel Milanese e in altre province, è alla canna del gas, non si riesce più a gestirlo”.

Questo perché il virus è molto contagioso e si moltiplicano sempre di più i positivi, complicando il tracciamento dei contatti e quindi dei possibili nuovi contagi.

“Per una riduzione della percezione del rischio, per situazioni che non hanno immediatezza di gravità, si abbassa la guardia perché è vero, questo virus determina nella stragrandissima maggioranza dei casi malattie banali o infezioni di fatto inapparenti, questa è la sua forza“, ha concluso Pregliasco.

Coronavirus, quando finirà la pandemia. Il confronto col passato Fonte foto: ANSA
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