Coprifuoco Lombardia, Fontana annuncia ore drammatiche
Il governatore della Lombardia commenta le immagini della prima notte di coprifuoco a Milano e non respinge ulteriori provvedimenti
“Un film angosciante che avrei voluto non rivedere, che non mi riempie certo di gioia, ma che è obbligatorio vedere tenendo conto della situazione dei contagi” commenta così il presidente della Lombardia Attilio Fontana le immagini della prima notte di coprifuoco a Milano, il giorno dopo la firma sull’ordinanza che stabilisce fino al 13 novembre il divieto di circolazione dalle 23 alle 5 del mattino in tutta la Regione.
Covid, Fontana: non si escludono provvedimenti più gravi
In diretta a SkyTg24 il governatore ammette che il panorama della metropoli deserta potrebbe non essere l’ultima misura che la sua giunta potrebbe prendere per limitare la diffusione del contagio da Covid-19 nel territorio, ma che “bisogna monitorare giorno dopo giorno e decidere se sia il caso di andare avanti con questi provvedimenti o se debbano esserne assunti di più gravi“.
“Noi – ha aggiunto Fontana – cerchiamo di fare in modo che si arrivi gradualmente e che si evitino quei provvedimenti che rischiano di essere troppo gravi per i nostri cittadini, per l’economia ma anche per la vita ordinaria”.
”Sono preoccupato con attenzione, è un film che abbiamo già visto e dobbiamo controllare che la situazione non diventi troppo grave. Bisogna avere la collaborazione da parte di tutti i nostri cittadini. Io credo si debba chiedere ai nostri cittadini ancora un grande sforzo”, ha detto in diretta Fontana.
In collegamento tv il presidente della Lombardia ha chiesto ai cittadini ”ancora la disponibilità a rispettare certe regole, a rispettare certe limitazioni della propria libertà e della propria vita e che non fanno piacere a nessuno e che non è giusto che vengono applicate. Ma in una situazione drammatica dobbiamo purtroppo accettare anche delle regole che non sono giuste.”
Il governatore ha poi rivolto un appello in particolare ”alle persone più fragili, più anziane a chi ha patologie, in questi giorni queste persone devono fare qualche sacrificio e devono cercare di uscire il meno possibile. Devono rimanere in casa il più possibile, isolate il più possibile. Questo è un passaggio fondamentale”.
E sulla riattivazione dell’ospedale in Fiera a Milano Fontana ritiene si tratti di una necessità assoluta e annuncia il ritorno alle prime attività: “In tarda mattinata dovrebbero arrivare medici e infermieri. Avrei voluto continuare ad averlo lì come una garanzia, una ruota di scorta. Qualcosa che potesse essere utilizzato in caso di bisogno ma che non dovesse essere utilizzato”.
“Purtroppo invece siamo arrivati al punto in cui dobbiamo farlo riaprire per consentire di allentare la pressione sugli altri ospedali – ha aggiunto – per consentire loro di dedicarsi anche alle altre patologie. È una necessità assoluta”.
Covid, Fontana: “Scontri con Salvini leggende metropolitane”
In merito all’approvazione dell’ordinanza anti Covid, Attilio Fontana bolla come “leggende metropolitane” le indiscrezioni sui contrasti con Matteo Salvini, che avrebbero voluto il segretario della Lega contrario del provvedimento e anche spiazzato dall’adozione del coprifuoco.
“Matteo Salvini – ha spiegato il governatore – è venuto soltanto per conoscere più direttamente e approfonditamente quali erano i dati che erano in mio possesso. È tutto finito lì, è stata una sua valutazione dei dati, non c’è stato nessun litigio, nessuno scontro, nulla di tutto quello che queste favole raccontano. Alla fine, esaminati i dati, si è convinto che il coprifuoco era una situazione inevitabile”.