Covid, Bassetti: "Fuori da questa ondata". Il monito per ottobre

L’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha analizzato l’attuale situazione in Italia dal punto di vista della pandemia di Covid-19. All’Adnkronos Salute, l’esperto ha osservato che siamo “praticamente fuori” dall’ultima ondata che, dati alla mano, ha avuto il suo picco il 12 marzo 2021 con 26.824 casi.

Covid, il monito di Bassetti per ottobre

Gli italiani, con le ultime riaperture di maggio, stanno finalmente tirando un sospiro di sollievo dopo un durissimo inverno che ha messo in ginocchio strutture ospedaliere e attività commerciali.

Ma l’infettivologo ha già lanciato un avvertimento per il prossimo autunno: “Si deve fare di tutto entro ottobre, quando avremo certamente dei nuovi casi perché questo virus, lo abbiamo imparato, ha un andamento stagionale, per arrivarci con la popolazione più debole vaccinata al 100%”.

Covid, a che punto è la campagna vaccinale

Bassetti ha quindi sottolineato ancora una volta l’importanza della campagna vaccinale, attualmente giunta a immunizzare il 17,34% della popolazione.

“Va bene se arriviamo al 70% della popolazione generale – ha osservato il medico – ma dobbiamo arrivare al 100% delle fasce a rischio. Su queste categorie dobbiamo fare una campagna per vaccinarli tutti, non possiamo permetterci di lasciarne fuori neanche uno”.

Covid, la situazione negli ospedali

In questa fase “di accessi in ospedale ce ne sono talmente pochi che in pratica gli ospedali devono svuotarsi dei casi presi in carico nei mesi precedenti”. Quindi anche sul fronte ospedaliero, l’emergenza sembra essere rientrata.

Secondo il rapporto Agenas, i posti in terapia intensiva occupati dai pazienti Covid sono il 15% (la soglia di allarme è al 30%), così come quelli in area non critica (la cui soglia è al 40% di occupazione).

Quanti sono gli italiani che non si vogliono vaccinare

Bassetti ha lanciato anche un appello al governo per una campagna informativa sulla vaccinazione, che secondo l’infettivologo non sarebbe stata fatta “a spron battuto”. Secondo l’esperto, se si spiega l’importanza dei vaccini alla popolazione, lo “zoccolo duro” di non vaccinati potrebbe essere “non più del 5%”.

Secondo l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Cts, “la quota di italiani che non si vogliono vaccinare è intorno al 18% al momento: questi in futuro si potrebbero infettare e diventare incubatori di nuove varianti”. Lo ha detto a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio1.

Mascherina all’aperto: sì o no?

L’infettivologo si è poi soffermato sul dibattuto tema della mascherina all’aperto con l’arrivo della stagione estiva: “Non stiamo dicendo di levare la mascherina al supermercato o sul taxi o sull’autobus dove permane ancora il rischio e dovremo aspettare ancora un po’. Stiamo dicendo di levare la mascherina per chi va in spiaggia perché finiamo per essere ridicoli“.

“Penso che la mascherina in spiaggia sia una regola difficile da far rispettare – ha concluso Bassetti – è molto più serio dire ‘la mascherina non è più obbligatoria ma mettetevela quando entrate in contatto con qualcuno’, a questo punto diventa un consiglio e non più un’imposizione. Dobbiamo uscire da questa logica dell’imposizione“.