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CRONACA NERA

Cosmetici cancerogeni sequestrati dalla GdF a Verbania: si tratta di 270mila articoli, perché sono pericolosi

L’operazione “Dirty soap” della Guardia di Finanza, condotta tra Verbania, Cannobio e Varese, ha portato al sequestro di migliaia di prodotti contenenti Lilial

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

La Guardia di Finanza ha sequestrato 270mila articoli di cosmetica e igiene per la salute che contenevano Lilial, una sostanza dichiarata nociva per la salute. Tre le persone nell’ambito dell’operazione, denominata “Dirty soap”, condotta tra Verbania e Cannobio, nella provincia di Verbano Cusio Ossola.

Sequestrati prodotti contenenti Lilial

L’operazione della Guardia di Finanza è partita dal sequestro di 157 confezioni di deodoranti, saponette, shampoo e bagnoschiuma in due punti vendita di Verbania e Cannobio.

All’interno di questi prodotti è stata trovata la presenza di Butylphenyl methylpropional, conosciuto anche come Lilial.

Si tratta di un composto chimico comunemente usato come profumo nei preparati cosmetici e nelle polveri per bucato, vietato con regolamento Ue dal primo marzo 2022 poiché rientrante nel novero delle sostanze catalogate come cancerogene e tossiche.

L’indagine della Guardia di Finanza

I due titolari dei punti vendita sono stati denunciati. Ma l’indagine della Guardia di Finanza è andata avanti per ricostruire la filiera di commercializzazione dei prodotti.

In questo modo le Fiamme Gialle sono arrivate a una società di commercio all’ingrosso di saponi e cosmetici con sede in provincia di Varese. Qui sono stati sequestrati altri 15.000 prodotti contenenti Lilial.

Inoltre, il rappresentante legale della società è stato denunciato.

Altri sequestri di cosmetici pericolosi in provincia di Varese

Gli ulteriori accertamenti investigativi, coordinati dalla procura di Busto Arsizio, hanno poi consentito di individuare altre due società di stoccaggio e logistica della provincia di Varese che avevano nei rispettivi depositi 255.000 confezioni di shampoo, deodoranti, profumi e saponi contenenti la sostanza nociva.

In totale sono stati sequestrati 161 bancali di merce contenente Butylphenyl methylpropional, conosciuto anche come Lilial.

Fonte foto: ANSA

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