Coronavirus, verso un nuovo lockdown totale: quando si decide
Da più parti arriva la richiesta di un nuovo lockdown generalizzato. Il governo potrebbe decidere in tal senso nel fine settimana
Da mercoledì scatterà un lockdown ‘soft’ in cinque regioni che passeranno in zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Ligura, Toscana e Umbria. A queste potrebbe aggiungersi anche la Campania, che potrebbe passare anche a zona rossa. Nel governo però si sta discutendo di una nuova chiusura generalizzata nel caso in cui non ci saranno miglioramenti nella curva dei contagi.
Gli ultimi dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità sono preoccupanti, con l’indice di contagio Rt a livello nazionale all’1,7. I medici italiani già da giorni chiedono un nuovo lockdown generalizzato, parlando di 10mila decessi entro un mese se i numeri dovessero crescere come viene previsto.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, all’interno del governo alcuni ministri, come il titolare della Salute Roberto Speranza e Dario Franceschini, spingono per ulteriori chiusure. Ma l’atteggiamento prevalente nell’esecutivo, a partire dal premier Giuseppe Conte, sembra essere improntato ad una maggiore cautela.
Il ragionamento è che si è da poco scelto una strada da percorrere, un metodo scientifico per suddividere il territorio italiano in fasce di rischio con le relative chiusure e limitazioni agli spostamenti. Si deve quindi aspettare gli effetti della divisione delle regioni in zone gialle, arancioni e rosse.
L’idea è quella di arrivare al 15 novembre senza intervenire. Servono infatti almeno due settimane per stabilire l’efficacia del nuovo meccanismo introdotto con l’ultimo Dpcm. Se tra cinque giorni i dati non saranno positivi, è probabile che si decida di far diventare zona ‘rossa’ tutte le regioni.
In quel caso servirà un nuovo Dpcm, che potrebbe venire discusso con il Comitato tecnico scientifico e le Regioni già il prossimo fine settimana.