Coronavirus, le nuove disposizioni su supermercati, eventi, sport
Il nuovo dpcm sul coronavirus è in vigore dal 10 marzo, ma prevede alcune eccezioni rispetto al divieto di spostarsi e uscire di casa
Il nuovo dpcm sul coronavirus, firmato nella serata del 9 marzo dal premier Conte, estende a tutta Italia il divieto di spostarsi se non per esigenze lavorative o di salute. Una decisione che, come riporta l’Ansa, ha spinto diverse persone a prendere d’assalto i supermercati aperti h24 durante la notte.
A Roma, a Napoli, a Torino e Palermo si sono formate lunghe file, composte da persone che hanno atteso il proprio turno per entrare.
Coronavirus, i supermercati resteranno aperti
Un panico che risulta di fatto immotivato, in quanto da Palazzo Chigi è arrivata la rassicurazione: i negozi di generi alimentari resteranno aperti e non c’è dunque motivo di affrettarsi a fare scorte. La limitazione degli spostamenti non riguarda dunque la necessità di andare a fare la spesa.
Al contrario, è del tutto sconsigliato affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni.
Dpcm coronavirus, regole ed eccezioni
Conte ha esteso il divieto di spostarsi in tutta Italia e ha annunciato anche la novità di fermare ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Tra le eccezioni previste dal nuovo dpcm, c’è la possibilità di spostarsi per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute”. Chi si sposta è tenuto ad autocertificare i propri motivi, e chi trasgredisce o dichiara il falso rischia sanzioni fino all’arresto.
Coronavirus, divieto assoluto di spostarsi per chi è in quarantena
Chi manifesta sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, è “fortemente raccomandato” di restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi è “assoluto” per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus.
Coronavirus, stop ad attività sportive e ricreative
Stop anche allo sport, compreso il campionato di calcio, eccezion fatta per le competizioni internazionali a porte chiuse.
Le palestre resteranno chiuse, ma sarà possibile fare sport all’aperto rispettando la distanza di un metro tra gli uni e gli altri. Chiusi anche gli impianti da sci.
Si “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione di ferie e congedi. Sono invece sospesi i congedi dei medici. Applicabile il lavoro agile anche in assenza di accordi aziendali.
Nell’ambito dell’intrattenimento, sono sospesi gli eventi culturali e chiusi cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche, musei.
Coronavirus, bar e ristoranti aperti dalle 6 alle 18
Bar e ristoranti possono rimanere aperti dalle 6 alle 18, garantendo la distanza di sicurezza tra gli individui. Nei weekend i negozi restano chiusi nei centri commerciali. Nessun fermo per farmacie, parafarmacie e supermercati.
Coronavirus, scuole chiuse fino al 3 aprile
Scuole e università resteranno chiuse fino al 3 aprile. Stop anche a tutti i concorsi, tranne quelli per titoli o per via telematica. Si fermano anche gli esami per la patente.
Coronavirus, sospese cerimonie civili e religiose
I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali.