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Coronavirus, mistero sull'origine: l'ipotesi più accreditata

Tre gruppi di studiosi cinesi stanno cercando di scoprire l'origine del coronavirus, ma non si è giunti ancora a dati certi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sull’origine del nuovo coronavirus Covid-19 aleggia ancora un alone di mistero. Dopo l’ipotesi del pangolino, che al momento resta l’animale in cui più probabilmente il virus è mutato prima di diffondersi tra gli esseri umani, non si è giunti ancora a una conferma ufficiale.

La proposta era giunta da alcuni ricercatori dell’università agricola della Cina del Sud, ma secondo quanto riporta la rivista Nature non sono state ancora individuate delle prove che confermino il legame col pangolino. Tre gruppi di studiosi cinesi stanno cercando di venire a capo della faccenda, ma la verità non sembra vicina.

Dopo i test effettuati sul pangolino, era stato trovato un coronavirus che corrisponde geneticamente al 99% a quello che ha sollevato una vera e propria emergenza in Italia e nel mondo. Questa coincidenza non riguarda però l’intero genoma, ma a un sito specifico del Dna (Rbd) che consente al virus di penetrare nella cellula.

Il confronto fra il coronavirus del pangolino e quello dell’uomo ha fatto emergere una corrispondenza al 90,3% sull’intero genoma. Dunque, come ha affermato Linda Wang, virologa della Duke University di Singapore, “anche una somiglianza del 99% tra gli Rbd dei due virus non è abbastanza per collegarli”.

Tre studi pubblicati la scorsa settimana su bioRxiv, in merito alla comparazione, avrebbero rilevato che i coronavirus nei campioni di cellule congelate di pangolini condividono tra l’85,5% e 92,4% del Dna con l’uomo.

Arinjay Banerjee, della McMaster University di Hamilton, ha così commentato: “La somiglianza genetica dovrebbe essere maggiore. Il virus della Sars ad esempio condivideva il 99,8% del suo genoma con quello dello zibetto, che per questo è considerato l’animale da cui ha avuto origine”.

Al momento risulta che la maggiore somiglianza con il coronavirus umano ci sia con un pipistrello della provincia cinese dello Yunnan, pari al 96%. Questo potrebbe significare che il coronavirus di questo pipistrello non sia passato direttamente all’uomo, ma possa essere stato veicolato da un ospite intermedio.

Fonte foto: ANSA
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