Coronavirus, l'Oms avverte: "Possibile seconda ondata in autunno"
L'allarme dell'Organizzazione mondiale della sanità: il coronavirus è ancora in una fase attiva in molti Paesi
“Nell’ultimo mese il numero di Paesi europei che hanno mostrato aumenti significativi nell’incidenza cumulativa è più che triplicato, da 6 a 21. Il Covid-19 è ancora in una fase attiva in molti Paesi“. E per questo dobbiamo prepararci ad una seconda ondata in autunno. Lo ha detto Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un incontro con la stampa russa, riportato dall’Adnkronos.
“I lockdown – ha sottolineato Kluge – ci hanno permesso di guadagnare tempo. Laddove ne abbiamo l’opportunità, dobbiamo coglierla per rafforzare la nostra preparazione. Ciò significa sperare nel meglio, ma prepararsi al peggio: un probabile ritorno di Covid-19, attraverso Paesi, regioni, città e comunità. La nostra priorità è prepararci per l’autunno“.
Il coronavirus, ricorda, “ha causato la morte di quasi mezzo milione di persone in tutto il mondo, e ognuna è una tragedia. Il numero di casi confermati in tutto il mondo ha superato gli 8 milioni”.
“La Regione europea – continua – rappresenta il 31% dei casi e il 43% dei decessi a livello globale. Dopo alcune settimane di casi in calo in alcuni Paesi, il numero di nuovi casi si è ora stabilizzato in media tra i 17.000 e i 20.000 casi al giorno in tutta la Regione europea”.
La riapertura della scuola in alcuni Paesi, avverte Kluge, “ha provocato aumenti locali nel numero di casi. Dobbiamo essere diligenti e allentare le restrizioni con cura”.
“È fondamentale – ha spiegato – che continuiamo a recuperare e ricostruire la vita normale dopo il lockdown, ma è anche molto importante che le autorità investano nell’avere un sistema aggressivo di monitoraggio, test e tracciabilità per evitare misure aggiuntive nelle settimane e nei mesi a venire in caso di ritorno del virus”.