Coronavirus, nuove linee guida: la dura critica degli esperti
Virologi ed epidemiologi come Ricciardi, Crisanti, Pregliasco e Lopalco hanno criticato le ultime linee guida dell'Oms
Le nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulla certificazione della guarigione da Covid-19, in base alle quali non sono più necessari 2 tamponi negativi a distanza di 24 ore e bastano 3 giorni senza sintomi, non convincono pienamente virologi e immunologi.
Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, ha invitato alla prudenza e a mantenere almeno per il momento il doppio tampone.
Dura critica anche da parte del direttore del dipartimento Medicina molecolare e virologica dell’Università di Padova Andrea Crisanti, che giudica il cambio di linee guida dell’Oms sui tamponi “sicuramente un altro elemento di confusione”.
Anche il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco è sulla stessa linea: “È opportuno continuare con questa scelta più restrittiva dei due tamponi – ha dichiarato -, valutando nel tempo un’adesione” alle linee guida dell’Oms.
Secondo Pierluigi Lopalco, invece, “ci sono tamponi che risultano positivi ma con carica molto bassa, per cui quelle persone non sono contagiose. Oggi – ha detto l’epidemiologo dell’Università di Pisa – abbiamo cittadini che sono ‘prigionieri’ del tampone pur con una lieve positività“.
In conclusione, sono discordanti le posizioni dell’Oms e di vari esponenti del mondo scientifico. Proprio su questo argomento è intervenuta la Fondazione Gimbe: si tratta di un aspetto, ha affermato, che “disorienta la popolazione e genera pericolose fake news”.