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Coronavirus, l'Oms lancia l'allarme: "È emergenza globale"

In Cina continuano a crescere i contagi e le vittime, l'annuncio dell'Oms

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Per l’Organizzazione mondiale della sanità è emergenza globale per il coronavirus. Secondo quanto riportato da Ansa dopo una prima fase di cautela, l’Oms ha certificato che il livello di attenzione massima ha oltrepassato i confini cinesi.

Nel paese i numeri continuano a correre: i contagi sono oltre 8.100, le vittime 170. La Cina è sempre più isolata, dopo che la Russia che ha chiuso il confine orientale e altre compagnie aeree internazionali hanno interrotto i collegamenti. In un’ennesima giornata contrassegnata da nuovi contagi, vittime e paesi colpiti dal coronavirus, il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha convocato una riunione d’emergenza dei suoi esperti a Ginevra.

In conferenza stampa, ha lodato “gli standard di risposta” della Cina all’epidemia, che hanno consentito finora di circoscrivere i casi all’estero a 98 in 18 paesi, e senza al momento fare vittime.

“Sebbene questi numeri siano piccoli, dobbiamo agire insieme per limitare ulteriormente la diffusione del virus” ha aggiunto il direttore dell’Oms che così ha dichiarato “un’emergenza sanitaria globale“.

In Cina l’infezione è arrivata ovunque, toccando anche il Tibet. La maggior parte dei contagi resta concentrata nella provincia epicentro di Hubei e quasi 1.400 persone sono gravi. Sui loro profili ci sono ancora scarse informazioni.

Gli esperti cinesi osservano che con adeguate misure di contenimento e prevenzione i contagi potrebbero calare, ma la priorità è trovare un vaccino: secondo i ricercatori cinesi, serviranno almeno 3 mesi. Un laboratorio in California ha previsto i primi test tra giugno e luglio. Al lavoro anche russi e australiani.

Italiani a Wuhan, cresce l’attesa

Il caos in Cina ha delle conseguenze anche sui rimpatri delle migliaia di stranieri bloccati a Wuhan, perché i singoli paesi attendono l’autorizzazione di Pechino a partire.

Anche l’Italia, che aveva annunciato per oggi la partenza per Wuhan di un aereo per prendere una sessantina di connazionali, sta ancora trattando l’autorizzazione con la Cina, ha reso noto la viceministra degli Esteri Marina Sereni. Al loro rientro saranno messi in quarantena per 14 giorni, molto probabilmente in una struttura militare vicino Roma.

Il luogo, secondo quanto appreso dall’Ansa, è una caserma situata all’interno della “città militare” della Cecchignola, alla periferia sud di Roma.

I tecnici delle amministrazioni coinvolte hanno individuato una struttura nel grande comprensorio militare ed in queste ore si sta accertando l’effettiva idoneità allo scopo.

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