Coronavirus, cosa fare se si entra in contatto con un positivo?
La prassi da seguire per chi è entrato in contatto con un positivo al coronavirus o è stato contagiato
Cosa fare se si diventa positivi al coronavirus o se si è entrati in contatto con una persona risultata infetta? Devo fare il tampone e restare in quarantena? E pe quanto tempo? Ecco alcuni dettagli per fare chiarezza su come comportarsi davanti al rischio Covid. Le regole sono cambiate via via nei mesi, ma le ultime indicazioni a cui fare riferimento sono quelle contenute nella circolare ministeriale del 12 ottobre.
Le persone venute a contatto diretto con un positivo al coronavirus, se non hanno sintomi, hanno due possibilità: possono stare in quarantena per 14 giorni, finiti i quali possono uscire senza fare il tampone.
Oppure possono stare a casa solo 10 giorni e poi eseguire un tampone molecoare o antigenico il decimo giorno. Se il test negativo è possono uscire e riprendere le loro regolari attività.
Se invece si diventa sintomatici dopo essere stati in contatto con un positivo è obbligatorio fare il tampone.
Coronavirus, cosa fare se si è positivi
E se si diventa positivi al Sars-CoV-2? Anche in questo caso ci sono due prassi distinte per chi ha i sintomi della malattia e chi no.
Gli asintomatici devono rimanere in isolamento almeno 10 giorni dopo il primo test, per poi eseguire un nuovo tampone molecolare. Se negativo, possono uscire dall’isolamento.
I sintomatici invece devono stare 10 giorni in isolamento e poi eseguire un test molecolare, ma solo se sono passati almeno 3 giorni, da calcolare nei 10 previsti, senza sintomi. Sono esclusi dai sintomi la perdita di gusto e olfatto, che possono durare nel tempo.
Se si continua a risultare positivi dopo due settimane l’isolamento finisce comunque dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. In ogni caso la prima cosa da fare è chiamare il proprio medico di base che allerterà se necessario l’ats e darà tutte le indicazioni in merito.