Coronavirus, 16 studi sui farmaci. Quali si stanno sperimentando
L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato in un mese 16 studi clinici sui farmaci utilizzati per trattare le infezioni da coronavirus
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) si è impegnata, in poco meno di un mese, ad analizzare e approvare 16 studi clinici dopo aver valutato 80 domande di sperimentazioni di farmaci per trattare le infezioni da coronavirus. Come riporta il report della Commissione tecnico-scientifica sul sito dell’Aifa, le valutazioni sono state effettuate dal 17 marzo al 13 aprile in seduta telematica permanente.
Coronavirus, quali farmaci si stanno sperimentando
7 dei 16 studi clinici sono stati avallati anche dal Comitato Etico Unico dello Spallanzani, che si aggiungono ai 2 studi clinici sul remdesivir approvati prima dell’entrata in vigore del decreto Cura Italia. Questa è la lista, con la data di approvazione, il nome dello studio e del farmaco e il promotore, pubblicata sul sito dell’Aifa:
09/04/2020 – SOLIDARITY – Studio randomizzato OMS
08/04/2020 – Hydro-Stop – somministrazione precoce di idrossiclorochina – ASUR-AV5 Ascoli Piceno
30/03/2020 – Tocilizumab 2020-001154-22 (tocilizumab) – F. Hoffmann-La Roche Ltd. –
27/03/2020 – RCT-TCZ-COVID-19 (tocilizumab) – AUSL – IRCSS di Reggio Emilia
26/03/2020 – Sarilumab COVID-19 (sarilumab) – Sanofi-Aventis Recherche & Développement
25/03/2020 – Sobi.IMMUNO-101 (emapalumab/anakinra) – SOBI
22/03/2020 – TOCIVID-19 (tocilizumab) – Istituto Nazionale Tumori, IRCSS, Fondazione G. Pascale di Napoli
11/03/2020 – GS-US-540-5773 (remdesivir) – Gilead
11/03/2020 – GS-US-540-5774 (remdesivir) – Gilead
Altri 9 studi sono invece in attesa dell’approvazione del Comitato Etico.
L’agenzia regolatoria ha reso noto: “La celerità e la metodologia condivisa dei processi di approvazione rappresentano le basi di uno strumento di ricerca innovativo, in grado di coniugare la garanzia del trattamento in sicurezza dei pazienti con il necessario rigore scientifico, anche in un contesto di emergenza”.
Coronavirus, speranze anche dall’eparina
Ieri l’Aifa ha approvato anche uno studio sull’eparina, un anticoagulante a basso peso molecolare, nel trattamento dei pazienti gravi affetti da Covid-19. I test serviranno a misurare l’efficacia del farmaco in relazione al dosaggio e ai miglioramenti che può comportare.
Pierluigi Viale, Ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Bologna e coordinatore dello studio, ha affermato quanto riporta l’Ansa: “Un altro importante tassello del nostro armamentario terapeutico verso Covid-19 entra nella fase di sperimentazione clinica, quanto mai necessaria per capirne al meglio il ruolo e l’applicabilità”.
In Cina sono già stati condotti alcuni studi sull’eparina, sia in vitro che su malati, che hanno dato risultati incoraggianti. Ed è da questi dati che è nata l’idea di sperimentarli anche in Italia.