Coronavirus: in Italia si sperimenta una nuova cura con l'eparina
Dopo i primi risultati ottenuti a Piacenza, l'Aifa dà il via ai test sull'enoxaparina sodica per curare 300 pazienti Covid-19 in 14 centri
L’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato lo studio multicentrico Inihixa Covid-19, che testerà l’efficacia dell’eparina a basso peso molecolare, biosimilare di enoxaparina sodica, contro il decorso della malattia causata dal nuovo coronavirus. Ne dà notizia l’Ansa.
La sperimentazione valuterà anche la sicurezza dell’anticoagulante, somministrato a diversi dosaggi, per contrastare gli effetti del virus Sars-Cov-2. Un primo studio effettuato a Piacenza aveva mostrato l’utilità della molecola come terapia sui sintomi circolatori della malattia.
L’enoxaparina sodica ha un’elevata azione antitrombotica che ne fa, a oggi, uno degli anticoagulanti più utilizzati per la prevenzione e la terapia delle trombo-embolie venose e arteriose nei soggetti sottoposti a intervento chirurgico o che sono allettati.
Nei 14 centri italiani coinvolti nello studio, l’eparina verrà infusa per via sottocutanea a 300 pazienti Covid-19. Il farmaco sarà fornito gratuitamente dall’azienda Techdow Pharma, filiale italiana della Shenzen Hepalink Pharmaceutical Group.
Uno studio condotto dall’Università di Cagliari ha già mostrato che la Covid-19 può causare trombosi polmonare, che aggrava pesantemente il quadro clinico dei pazienti colpiti dalla malattai virale.
Come ha spiegato all’Ansa Francesco Marongiu, pro rettore per le Attività assistenziali e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina interna dell’Unità complessa dell’Aou di Cagliari, “per contrastare questa conseguenza si potrebbero utilizzare eparine a basso peso molecolare”.
“È possibile che la presenza del virus evochi una risposta immune attraverso cellule come linfociti e monociti che localmente stimolati liberano grandi quantitativi di mediatori dell’infiammazione, capaci di attivare la coagulazione del sangue“, ha concluso l’esperto, spiegando la correlazione tra trombosi e Covid-19.