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Clima, il 2022 è stato l'anno più caldo in Italia dal 1800: temperature record, allarme per i ghiacciai

Caldo da record in Italia nel 2022: gli effetti del surriscaldamento si stanno rivelando sempre più pesanti per l'ambiente

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Clima sempre più bollente. Il 2022 si è classificato l’anno più caldo mai registrato in Italia dal 1800. La temperatura è aumentata di oltre un grado (+1,06), superando la media storica. A fotografare il quadro della situazione è un’analisi di Coldiretti basata sui dati Isac Cnr relativi ai primi undici mesi dell’anno, in riferimento al recente allarme lanciato da Legambiente e dal Comitato Glaciologico Italiano (Cgi).

Caldo in aumento, allarme ghiacciai

La tendenza al surriscaldamento nel Belpaese risulta particolarmente evidente prendendo in esame l’ultimo decennio, in cui si sono concentrati gli anni più caldi degli ultimi due secoli: nell’ordine 2018, 2015, 2014, 2019 e 2020.

A subire le maggiori ripercussioni del cambiamento climatico sono i ghiacciai, che come evidenziato da Coldiretti rappresentano “una parte fondamentale del ciclo dell’acqua e dell’irrigazione garantendo le risorse per affrontare stagioni estive sempre più torride”.

Vista sul ghiacciaio del Monte Bianco

Il timore è di non riuscire più a fermare il progressivo scioglimento dei ghiacci. In questo senso, precisa l’associazione, la disponibilità di acqua “risulta strategica per continuare a garantire la produzione di cibo made in Italy”.

Una tendenza alla tropicalizzazione

In generale, il cambiamento climatico in Italia è stato accompagnato da una “evidente tendenza alla tropicalizzazione” che come sottolinea Coldiretti si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, piogge brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

La variazione della distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni, stando all’analisi, ha fatto sì che la siccità sia diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana, con danni ingenti sia per la quantità che per la qualità dei raccolti.

I problemi per l’agricoltura

Coldiretti ha stimato che quest’anno nel comparto agricolo i danni provocati  dall’aumento delle temperature, dall’assenza prolungata di piogge e dal maltempo hanno superato i 6 miliardi di euro.

La situazione è stata aggravata ulteriormente dagli incendi: nel corso del 2022 sono incrementati del +153% rispetto alla media storica, “con danni incalcolabili su ambiente, produzioni agricole e biodiversità”. Il risultato complessivo? Raccolti decimati e terreni inariditi.

Fonte foto: IPA

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