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Bonus animali domestici 2024, novità per chi ha cani o gatti: cos'è, a chi spetta e come richiederlo

Il bonus animali domestici è realtà, ecco chi può richiederlo e quali sono i requisiti per ottenerlo

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Dopo diversi anni di attesa, dovuti anche alla mancanza di risorse economiche, è finalmente diventato realtà nel 2024 il bonus animali domestici. La misura, pensata per aiutare i padroni di cani e gatti e di tutti gli animali di affezione a sostenere le spere sanitarie, è stata inserita nella Legge di Bilancio approvata pochi giorni fa e ora uscita in Gazzetta Ufficiale. Vediamo cos’è, a chi spetta e come richiedere il bonus animali domestici.

Cos’è il bonus animali domestici

Con l’espressione bonus animali domestici, o bonus animali d’affezione, si fa riferimento a un fondo del ministero della Salute volto a “sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari”.

Del bonus si era parlato per diversi anni, ma le varie proposte non si erano poi concretizzate, anche a causa della mancanza di risorse. Ora è diventato realtà, anche se in versione decisamente più ridotta rispetto a quanto ipotizzato inizialmente.

Per finanziare questo fondo, il governo ha stanziato un totale di 750 mila euro in tre anni, 250 mila euro all’anno dal 2024 al 2026.

Quali animali rientrano nel bonus

Al fondo del ministero della Salute potranno accedere i proprietari degli animali d’affezione. Ma quali sono?

Secondo il Dpcm del 28 febbraio 2003, con il termine “animali d’affezione” si intendono quegli animali “tenuti, o destinati a essere tenuti, dall’uomo per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità”.

Come scrive La Stampa, si presume che verranno inclusi nel bonus tutti gli animali da compagnia di cui si può certificare una proprietà, quindi cani, gatti, conigli, roditori, furetti e uccelli (ad esclusione del pollame).

Per sapere se verranno inclusi anche anfibi, invertebrati e animali acquatici bisognerà attendere altre specifiche che verranno pubblicate prossimamente.

A chi spetta il bonus animali domestici e come fare domanda

Non tutti però potranno usufruire del bonus animali domestici. Come specificato dal testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la misura è riservata ai “proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore dell’Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni“.

Non sono ancora chiare, invece, le modalità di erogazione dei fondi, come fare domanda per accedere al bonus e i criteri di ripartizione delle risorse.

Per avere queste informazioni bisognerà attendere un decreto del ministero della Salute che verrà pubblicato “entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore” della legge di Bilancio.

La detrazione per le spese veterinarie

Ricordiamo inoltre che oltre al bonus animali domestici, per i proprietari di cani, gatti e affini resta ovviamente valida la detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi.

La detrazione è pari al 19% delle spese veterinarie sostenute fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro, senza limiti di Isee.

Fonte foto: 123RF

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