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Biden, parla l'amico ed ex senatore: "Si ritiri per il suo bene, ha un declino cognitivo che sta peggiorando"

Fanno discutere le parole di Gary Hart, ex senatore americano, su Joe Biden. Secondo questi, il presidente starebbe mostrando un chiaro declino cognitivo

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Joe Biden sì, Joe Biden no. Metà America si arrovella sulle condizioni del Presidente in vista delle elezioni di novembre. Lui tira dritto e si dichiara pronto ad affrontare Donald Trump. I dubbi però montano e, persino tra i suoi alleati e amici, c’è chi gli consiglia il ritiro. Tra questi anche l’ex senatore Gary Hart che ha espresso parole di vicinanza ma allo stesso tempo dure nei suoi confronti.

Il consiglio: Biden pensi al ritiro

“Per il suo bene, penso sarebbe meglio se si ritirasse. Ma, dovesse farlo, non vedo nessuno che possa competere con Trump”. Questo il nocciolo del pensiero di Hart, un’ambivalenza che in tanti provano negli States.

Suo amico, e collega per decenni, l’ex senatore parla apertamente di un declino cognitivo recente e che sta affliggendo il Potus.

Gary Hart Joe Biden John Kerry ritiro presidente UsaFonte foto: ANSA

Gary Hart nel 2004 con John Kerry

Gaffe e strafalcioni, le preoccupazioni per il Potus

Il problema della freschezza cognitiva di Joe Biden è riemerso dopo la sua disastrosa performance nel dibattito tv, andato in onda sulla Cnn, che l’ha visto molto sottotono rispetto al rivale nella corsa alla Casa Bianca.

Le sue gaffe nelle ultime settimane hanno imbarazzato il partito dei dem: al suo interno si sta sviluppando sempre più una corrente che vuole un cambio al vertice.

Alcuni tra i donatori più importanti si stanno tirando indietro, altri vogliono che Biden si ritiri per fare il bene del Paese.

I papabili sostituti di Biden

Dello stesso pensiero è anche l’ex senatore Gary Hart che si è concesso al Corriere della Sera per una lunga intervista.

“Siamo vecchi amici, fummo colleghi al Senato per 12 anni”, dice prima di sottolineare come per il suo bene quella del ritiro possa essere la scelta migliore. Una decisione però non facile da prendere e che non sarebbe tale per il Paese, del cui futuro si si dice molto preoccupato qualora dovesse concretizzarsi un altro mandato di Trump

Chi al suo posto, in tal caso? “La scelta logica sembrerebbe la vicepresidente Kamal Harris, semplicemente perché è stata intorno alla Casa Bianca per tre anni e mezzo”, dice più perplesso che persuaso.

I problemi di salute di Biden: parla l’amico ex senatore Hart

Pur provando compassione per l’attuale 81enne presidente degli Stati Uniti, Hart parla apertamente di “un qualche declino cognitivo” di Biden. Secondo chi gli è vicino, il problema è recente, con un peggioramento avvenuto negli ultimi 30 o 60 giorni.

“Se il presidente resta in corsa, la stampa ne farà una questione ogni volta che apre bocca. Non scomparirà e lui ne è ben consapevole”, dice l’ex senatore più vecchio di 6 anni. “Qualunque cosa stia succedendo nella mente di Biden bisogna aspettarselo da una persona della sua età”,

Hart spinge quindi i giornalisti a trattare il suo problema come un problema fisico, a parlarne con i medici anziché commentare e criticare gli strafalcioni che commette.

Chi è Gary Hart, ruoli passati e l’amicizia con Joe Biden

Hart ha partecipato attivamente alla vita politica del Paese. Era il candidato favorito alla nomination democratica per la Casa Bianca nel 1988, ma si ritirò dopo le accuse su una relazione extraconiugale.

È stato consigliere per la Sicurezza interna e inviato speciale per il Nord Irlanda di Barack Obama. A settembre 2023, si è rifiutato di firmare una lettera di alcuni ex parlamentari democratici che intimavano a Joe Biden di non ricandidarsi.

La sua soluzione futura per il partito democratico? Creare una nuova generazione di leader, che non siano solo dei volti ma che abbiano anche idee fresche e preparazione.

joe-biden-ritiro-problema-cognitivo Fonte foto: ANSA
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