Attentato a Salman Rushdie a New York: ombra dell'Islam integralista sullo scrittore de "I versi satanici"
I contenuti controversi dei suoi libri sono da sempre al centro delle mire degli estremisti islamici, che hanno fatto altri attentati contro Rushdie
L’autore Salman Rushdie, le cui opere hanno da sempre causato controversie, è stato pugnalato al collo mentre si trovava a un evento pubblico nello stato di New York. L’attentato non è ancora stato rivendicato, ma si potrebbe trattare dell’ennesimo attacco contro lo scrittore da parte di integralisti islamici.
- Attacco col coltello contro Salman Rushdie
- La ricostruzione e le condizioni di salute
- Il caso de I versi satanici e la fatwa
- Gli attentati contro i collaboratori
Attacco col coltello contro Salman Rushdie
Il 75enne era appena salito sul palco per tenere una conferenza, quando un uomo è salito sul palco alla Chautauqua Institution e ha iniziato a ferirlo con un coltello.
Il romanziere indiano naturalizzato inglese è caduto a terra, ed è stato portato subito al più vicino ospedale, ma le sue condizioni di salute non sono state rese note.
Il suo aggressore è subito stato fermato dalle autorità e arrestato. La polizia fa sapere di aver avviato delle indagini sull’autore del gesto, ricostruendo parzialmente quanto avvenuto.
La ricostruzione e le condizioni di salute
Intorno alle 11 del mattino, ora locale, “un uomo è corso sopra il palco e ha attaccato Salman Rushdie e uno dei partecipanti alla conferenza”.
Lo scrittore è stato “ferito al collo” con quella appare essere una “coltellata“. È stato trasportato in elisoccorso verso un ospedale dell’area.
L’altro uomo ferito, l’intervistatore, è stato sottoposto ai dovuti accertamenti perché avrebbe riportato un leggero trauma cranico.
Il caso de I versi satanici e la fatwa
Si pensa che dietro il gesto possa esserci ancora una volta l’integralismo islamico. Salman Rushdie è infatti l’autore de I versi satanici (The Satanic Verses), un romanzo aspramente criticato in ambito religioso.
Nel libro si fa riferimento ai versi 19 e 20 della 53esima sura del Corano e a quello successivo, cancellato dalle versioni ortodosse del libro sacro.
Secondo la tradizione sarebbero stati ispirati da Satana, visto che dichiaravano degne di venerazione tre dee pagane, sorelle di Allah.
Il romanzo, che fa parte del filone del realismo magico, ha valso al suo autore una fatwa ad personam da parte del grande ayatollah Ruhollah Khomeyni, con tanto di condanna a morte.
Incolpato di bestemmia contro la figura di Maometto, lo scrittore è stato negli anni vittima di numerosi attentati. La fatwa è stata reiterata nel 2008 in quanto avrebbe un “significato storico per l’Islam”.
Gli attentati contro i collaboratori
Molte persone che hanno avuto a che fare con il libro sono state vittima di attentati, compreso il suo traduttore italiano Ettore Capriolo, vittima nel 1991 di un attacco col coltello, fortunatamente non fatale.
Il traduttore giapponese Hitoshi Igarashi venne ucciso nello stess anno, mentre l’editore norvegese William Nygaard fu ferito con colpi di arma da fuoco nell’ottobre del 1993.