Trovato anticorpo contro il coronavirus, creato grazie ai topi
Il 47D11 neutralizza le proteine che ricoprono il coronavirus e gli permettono di attaccare il nostro organismo
Un nuovo anticorpo capace di neutralizzare il coronavirus è stato descritto sulla rivista Nature Communications dai ricercatori dell’Università di Utrecht, guidati dal virologo Berend-Jan Bosch. L’équipe lo ha ricavato partendo da cellule di ratti ed esseri umani. Per questo il 47D11 è un anticorpo ‘chimera‘. In laboratorio è stato capace di annientare sia il Sars-Cov-2, responsabile dell’attuale pandemia, sia il Sars-Cov, responsabile dell’epidemia di Sars che ha colpito 26 nazioni tra il 2002 e il 2004.
Gli scienziati hanno utilizzato 51 colture con cellule di topi, a cui erano state aggiunte cellule umane, che hanno iniziato la produzione di diversi anticorpi contro una speciale proteina del coronavirus. Tra quelli ricavati, il 47D11 si è rivelato il più efficace. Così è stato modificato ulteriormente per creare un anticorpo umano.
Il 47D11, riporta l’Ansa, potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare nuove terapie contro questa tipologia di virus perché attacca la proteina Spike, detta anche proteina S, che si trova sulla loro superficie, e forma la corona che gli dà il nome.
La proteina Spike è composta da due sottoproteine, la S1, che aiuta il coronavirus ad ‘arpionarsi’ al recettore Ace2 presente sulla superficie delle cellule umane, e la S2, che lo fa fondere con la membrana cellulare dell’organismo, causando la malattia Covid-19.
Servianno ulteriori e approfonditi studi per identificare il meccanismo preciso con cui l’anticorpo monoclonale, cioè originato da una sola cellula immunitaria, agisce sulla proteina S e sul nostro corpo. Da lì potrebbe essere dato il via alla produzione di un farmaco antiretrovirale per combattere l’infezione in caso di fallimento del vaccino.