Alberro di Natale a Roma "Lo Spelacchio": quest'anno lo Spelacchio di Gualtieri costa 169 mila euro
L'albero di Natale sarà acceso l'8 dicembre a piazza Venezia. Quest'anno sarà il simbolo della lotta contro la fame nel mondo
Verrà inaugurato direttamente in persona da parte del neo sindaco del Partito Democratico Roberto Gualtieri, il prossimo mercoledì 8 dicembre, assieme alle caratteristiche decorazioni che ogni anno illuminano via del Corso e le strade circostanti.
Stiamo parlando dell’albero di Natale di Roma, divenuto particolarmente famoso nella Capitale e in tutta Italia sotto la gestione dell’ex sindaca grillina Virginia Raggi, sconfitta dall’esponente dem durante l’ultima elezione per il Campidoglio.
Si tratta proprio di quella pianta che – durante lo scorso mandato – era arrivata a Roma in condizioni critiche, con i rami già spogli, dopo un viaggio che dalla Val di Fiemme (Trentino-Alto Adige) lo aveva portato nella sua postazione di piazza Venezia.
La vicenda di Spelacchio e il suo successore
Per la sua bruttezza e la miseria della sua chioma venne presto soprannominato Spelacchio da parte dei cittadini romani più irridenti, un’etichetta di cui sembra non essersi liberato nemmeno dopo il cambio sulla poltrona di primo cittadino.
I lavori di montaggio sono iniziati già da qualche giorno e gli operai stanno provvedendo all’assemblaggio delle oltre 300mila lucine che lo illumineranno: anche quest’anno l’albero arriva dalle valli dolomitiche del Trentino, è un abete alto 25 metri e i botanici che lo hanno analizzato dicono essere in ottima salute.
Per tutte le attività che riguardano il suo approdo nella Capitale (dall’acquisto al trasporto su camion, dall’installazione alla posa degli addobbi, fino alla successiva rimozione prevista nei giorni dopo l’Epifania) il Campidoglio ha speso quest’anno ben 169mila euro.
Un simbolo contro la fame nel mondo
Ma il messaggio che porterà con sé è di quelli che scaldano il cuore: l’abete infatti sarà il simbolo della lotta contro la fame nel mondo. Per questo ai suoi piedi ci saranno 17 pacchi regalo, uno per ciascuno degli obiettivi che la Fao (l’agenzia dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura) si è data per combattere la denutrizione ancora presente in diverse aree del pianeta.
La spesa è stata tutta a carico delle casse comunali: infatti nessun marchio commerciale, nessuna azienda partner né alcun altro sponsor hanno partecipato al bando (indetto quando ancora era in carica l’ex sindaca Virginia Raggi) per sponsorizzare la posa dell’albero più famoso d’Italia.