Al Bano, grido d'allarme: "La pensione non basta senza concerti"

Nelle ultime settimane si è parlato di lui solo ed esclusivamente per la gaffe sull’uomo che ha messo fine all’esistenza dei dinosauri. Al Bano torna sull’argomento e ci scherza anche sopra “contento di aver regalato un sorriso agli italiani”. Ma al tempo stesso lancia il suo personale grido d’allarme: “Senza concerti potrei reggere solo un anno, ho una pensione da 1.470 euro!”

Se fino ad ora avevamo assistito agli appelli di cantanti e in generale gente dello spettacolo, ultima la protesta di Sandra Milo ricevuta poi dal premier Conte, indirizzati alle maestranze dietro le quinte, Al Bano Carrisi è il primo a parlare di proprie difficoltà a reggere le ripercussioni della crisi: “Se le cose continuassero malauguratamente ad andare male e un giorno dovessi vivere di sola pensione non me la passerei tanto bene – ha detto il cantante in un’intervista a Diva e Donna e anche all’Agi – Il mio assegno ammonta a 1.470 euro al mese, fino a qualche mese fa erano soltanto 1.370. Ho solo uscite, niente entrate. Limando qua e là, con le giuste accortezze, vado avanti un anno“.

Al Bano si fa i conti in tasca: “Con gli incassi dei miei concerti, che adesso sono un punto interrogativo, anche all’estero, io finanzio i miei vigneti, la mia azienda vinicola, l’albergo, il ristorante e pago gli stipendi dei miei 50 dipendenti adesso ho solo uscite e nessuna entrata, a parte quella, che non ripiena certo le spese, relativa al mio vino”. E sulla data del 15 giugno fissata per la ripresa anche dei concerti, seppur con rigide restrizioni, è scettico: “Vedremo quello che succederà, ma di solito ai miei concerti vengono 10mila persona, non mille…”

Sulla gaffe dei dinosauri il cantante di Cellino San Marco ha detto: “Volevo solo sottolineare la forza d’animo dell’uomo. Però ho regalato un sorriso e mi sono divertito anche io a giocare coi miei figli al videogame che hanno fatto su di me”.

Fonte foto: Ansa