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Zanardi: giallo sulla handbike, indagini sul video dell'incidente

La ruota della bici di Alex avrebbe fatto un movimento anomalo, secondo quanto testimonia un cronista presente durante l'incidente

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un movimento anomalo della sua handbike, poi le urla del campione e della moglie catturate in video e la folla sotto choc. Il giornalista Alessandro Maestrini, 51 anni, ha assistito in prima linea, filmandoli, a quei tragici attimi che hanno sconvolto, di nuovo, la vita di Alex Zanardi, coinvolto in un terribile incidente. Le riprese sono ora in possesso della Procura di Siena, e saranno decisive per stabilire la dinamica della vicenda.

Tragico incidente per Alex Zanardi: la testimonianza

“Stavo seguendo Zanardi sui sedili posteriori della golf bianca decapottabile di mia moglie Liliana. Alla guida c’era un’altra persona e io ero concentrato sulle riprese. Stavo realizzando un servizio nel quale, oltre a un’intervista ad Alex che avrei dovuto fare una volta terminata la tappa, avevo deciso di inserire un po’ di immagini del tour in una delle zone più belle della Toscana”, ha raccontato al Corriere della Sera.

Poi l’impatto. “Una cosa raccapricciante. Quando ho iniziato la ripresa Zanardi era con la sua handbike dietro la nostra automobile. A un certo punto ha accelerato, ci ha sorpassato sulla destra. Poi è iniziata una lieve discesa, con una serie di tornanti. Alex ha perso il controllo dopo una curva a destra e si è scontrato con il camion. L’autista non aveva alcuna responsabilità, stava procedendo lentamente nella sua corsia, non poteva evitare l’impatto”, ha spiegato il giornalista.

“Ci sono le urla di Alex, lì dentro. Terribilistrazianti, sconnesse e poi soffocate“, ha dichiarato con le lacrime agli occhi. “Una scena che mai avrei voluto vedere in vita mia, nonostante il lavoro che faccio da anni”.

Alex Zanardi aveva utilizzato il telefono in pista

Gli investigatori hanno sequestrato anche il cellulare dell’atleta. Alessandro Maestrini ha assicurato che Alex Zanardi non lo stava usando nel momento in cui è avvenuto lo schianto con l’autoarticolato. Lo smartphone “era nel suo alloggiamento di sicurezza sulla bici, e lui stava guidando regolarmente con due mani. Non faceva alcun video, non aveva il telefonino in mano”.

Dopo una curva ha perso il controllo dell’handbike e si è scontrato contro il camion che arrivava lentamente sulla carreggiata opposta. Ma non stava usando lo smartphone in quel momento, ne ho la piena certezza”, ha sottolineato il giornalista ai microfoni del Corriere della Sera.

Alex aveva utilizzato il telefono “alcuni minuti prima, ma in assoluta sicurezza e a una velocità molto ridotta“. Aveva “girato un breve filmato riprendendo il panorama. A un certo punto ha inquadrato se stesso e ha pronunciato anche alcune parole, che non ho sentito. Il tutto sarà durato meno di un minuto e, lo ripeto, è avvenuto in sicurezza. Poi lo aveva riposto nell’alloggiamento di sicurezza, dove diverso tempo dopo l’impatto continuava a squillare ed è stato preso dai Carabinieri“.

“Nessun dubbio” per Alessandro Maestrini. “L’ho visto e me lo ricordo perfettamente. Inoltre lo testimoniano anche le immagini del video che ho girato e che adesso sono nelle mani dei magistrati”.

“La strada non era chiusa al traffico”, ha spiegato il giornalista. “La comitiva dei ciclista era preceduta da un’auto della polizia locale. A bordo ho visto una persona che faceva cenno con il braccio di rallentare ai veicoli che arrivavano dal senso opposto”.

Il testimone: “La ruota ha fatto un movimento anomalo”

“Nei momenti in cui Zanardi ha perso il controllo del mezzo, la ruota sinistra ha fatto un movimento anomalo e l’handbike ha proseguito dritta. Poi si è ribaltata sul lato sinistro e si è schiantata contro l’autoarticolato. Mi sembra di ricordare che abbia centrato il cerchione della ruota sinistra del camion, ma di questo particolare non sono sicuro perché non ho rivisto il video. Una parte della scena però è coperta dal passaggio di un ciclista con la maglia e i pantaloncini bianchi”, ha raccontato Alessandro Maestrini.

A quel punto “mi sono fermato con l’auto, incredulo. Ho sentito le urla di dolore di Zanardi, poi quelle disperate della moglie che lo stava seguendo su un furgone. Per qualche istante non sono riuscito bene a capire che cosa fosse successo, non potevo concepire che fosse accaduta questa cosa a Zanardi. Infine ho provato a concentrarmi per chiamare i soccorsi. Ho preso lo smartphone è ho telefonato al 118. Ma qualcuno me lo ha strappato di mano“.

A compiere il gesto è stato “un medico. Era sconvolto. Con il mio telefono ha urlato al 118 di far partire un’ambulanza immediatamente perché non c’era un minuto da perdere. ‘Sono un medico, ho soccorso il ferito, questo muore, questo muore‘, ha gridato. E io sono rabbrividito”.

I soccorsi sono arrivati tempestivamente. “Credo siano passati dieci minuti, e in quelle strade così strette e tortuose sono pochi, anche se sembravano non passare mai”. In quegli infiniti attimi “la gente della comitiva era disperata, c’era chi piangeva, c’era chi cercava di soccorrere Alex. Qualcuno raccontava di aver visto il volto di Zanardi devastato, altri sotto choc descrivevano la scena con particolari raccapriccianti”, ha concluso il cronista sulle pagine del Corriere della Sera.

Le condizioni di Alex Zanardi rimangono gravissime, e il campione rischia la vita. Le prossime ore saranno decisive secondo i medici, che dovranno valutare se sottoporlo a nuovi interventi.

Incidente Zanardi, da Conte alla Pellegrini: i messaggi social Fonte foto: Ansa
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