Viviana e Gioele, svolta: una nuova prova può risolvere il giallo
Nuovi importanti sviluppi sul caso di Viviana Parisi e Gioele Mondello: una nuova prova potrebbe risolvere il "giallo"
Una nuova prova può risolvere il “giallo” legato al caso di Viviana Parisi e Gioele Mondello. Secondo ‘La Repubblica’, gli esperti della Polizia Scientifica hanno passato nuovamente al setaccio la Opel Corsa della dj. Il parabrezza anteriore dell’auto risulta lesionato e questo potrebbe essere il segno che uno dei due passeggeri ha sbattuto durante l’incidente nella galleria Pizzo Turda della Messina-Palermo. L’autopsia effettuata sul corpo di Viviana Parisi, però, non ha evidenziato ferite in testa.
Si farebbe sempre più strada, per questo, l’ipotesi che sia stato il piccolo Gioele ad aver fatto un balzo dal seggiolino, che non era assicurato al sedile.
Il bambino non aveva la cintura e, dalle prime foto dei rilievi, è emerso che il seggiolino era caduto fra il sedile posteriore e quello anteriore.
Sempre secondo ‘La Repubblica’, fonti investigative, il medico legale Daniela Sapienza e gli avvocati di famiglia Pietro Venuti e Antonio Cozza hanno smentito il ritrovamento di “micro tracce di sangue con infingimento osseo” sul cranio del bambino, come era stato rilanciato nella giornata di mercoledì da agenzie di stampa.
L’avvocato Cozza ha spiegato: “Per noi sarebbe stato un elemento di chiarezza che ci avrebbe consentito di mettere dei punti fermi a questa vicenda“.
Il ‘Corriere della Sera’ aggiunge ulteriori dettagli sulla “prova del parabrezza”: il vetro dell’autovettura risulta lesionato nella parte lato passeggero.
Il quotidiano riporta anche le parole di Piero Volpi, primario ortopedico all’Humanitas di Milano: “Se si verifica un incidente e il bambino non è legato al seggiolino, può accadere di tutto. Gli effetti del trauma che può subire un bambino di quattro anni sono tanti e dipendono da due fattori: la posizione del corpo al momento dell’impatto e dalla forza cinetica del trauma stesso, che dipende dall’entità del tamponamento e dalla velocità dell’auto al momento dell’incidente.
Annamaria Giannini, professoressa ordinaria di Psicologia alla ‘Sapienza’ di Roma ed esperta sui temi della formazione educazione e comunicazione stradale, ha detto: “Un bambino dell’età della sua età non poteva stare assolutamente libero in auto. La struttura ossea non ancora sviluppata e il precario equilibrio, vista l’età, può aver determinato un trauma da sbattimento, con conseguenze serie”.
Intanto, riporta ancora il ‘Corriere della Sera’, nei prossimi giorni è prevista l’analisi medica sul cranio del piccolo.
Viviana e Gioele, si cercano altri resti del bambino
Stando a quanto riferito da ‘Ansa’, i Vigili del Fuoco, come disposto dalla Procura di Patti, hanno avviato nuove ricerche per trovare altri resti del piccolo Gioele tra i boschi di Caronia.
I Vigili del Fuoco hanno tagliato rovi per farsi largo tra le sterpaglie e la fitta vegetazione che circonda l’area in cui, il 18 agosto scorso, un carabiniere in pensione ha trovato le spoglie di Gioele Mondello. A 700 metri, 10 giorni prima, sotto un traliccio dell’alta tensione, era stato invece scoperto il cadavere della madre, Viviana Parisi.
Viviana e Gioele: le varie ipotesi sul giallo di Caronia
Viviana Parisi e il figlio Gioele sono stati visti vivi per l’ultima volta il 3 agosto, dopo avere avuto un incidente d’auto sulla Palermo-Messina. Gioele era in braccio alla madre. “Sembrava stesse bene“, ha raccontato un testimone che ha visto la mamma allontanarsi per i boschi di Caronia con in braccio il figlio.
Gioele, però, potrebbe aver riportato un trauma cranico ed essere morto poco dopo. Stando a quanto riferisce ‘Ansa’, gli inquirenti stanno approfondendo la pista della morte accidentale di Gioele, ma restano in piedi diverse ipotesi, compresa l’aggressione a madre e figlio da parte di un branco di animali selvatici.
Per non escludere alcuna pista, la Procura di Patti ha disposto per venerdì pomeriggio accertamenti tecnici non ripetibili in “casolari, allevamenti, abitazioni rurali e pertinenze ubicati in prossimità del luogo di ritrovamento del corpo e di resti di Viviana Parisi e Gioele Mondello”.
Gli esami saranno eseguiti con il Luminol alla “ricerca di eventuali tracce ematiche e biologiche, con possibilità di procedere all’identificazione degli animali presenti, con prelievo salivare”.