Vincenzo Coviello non avrebbe spiato i conti correnti da solo: la Procura di Bari cerca complici e mandante
Secondo il decreto di perquisizione di Vincenzo Coviello, gli accessi abusivi ai conti correnti dei "vip" sarebbero stati effettuati "in concorso e previo concerto con persona/e da identificare"
Vincenzo Coviello, l’ex impiegato di Intesa Sanpaolo che per circa due anni ha spiato i conti correnti di diversi politici (tra cui quello della presidente del Consiglio Giorgia Meloni) e di altre personalità di spicco, non avrebbe agito da solo. Secondo quanto emerso dalle 6 pagine del decreto di perquisizione del bancario, infatti, gli accessi informatici abusivi sarebbero stati effettuati “verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare“.
- Vincenzo Coviello e gli accessi illegali ai conti correnti: l'ipotesi di un complice
- La perquisizione a casa di Coviello
- Gli accessi
- I conti correnti "spiati"
Vincenzo Coviello e gli accessi illegali ai conti correnti: l’ipotesi di un complice
Il monitoraggio illecito “ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica e loro familiari e/o collaboratori” sarebbe stato effettuato “al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete“, si legge sempre nel documento della procura di Bari.
Per il momento, a tal proposito – come riporta Repubblica – non ci sarebbe alcuna prova: né un giro di denaro, né altri elementi sospetti. Toccherà alle indagini svolte dai Carabinieri stabilire la verità.
La perquisizione a casa di Coviello
Nelle scorse ore le forze dell’ordine hanno svolto una perquisizione domiciliare nella casa in cui abita Coviello. Sono stati sequestrati vari dispositivi tra cui smartphone, tablet e hard disk, che saranno passati al setaccio tramite verifiche forensi.
L’uomo, 52 anni originario di Bitonto (in provincia di Bari), risulta attualmente indagato con le ipotesi di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.
L’ex dipendente dell’istituto bancario si è difeso sostenendo che da parte sua c’era solamente “curiosità“. Ascoltato dai pm nello scorso agosto, avrebbe assicurato di “aver fatto tutto da solo. E comunque non ho mai scaricato documenti […] Sono un maniaco del controllo”, avrebbe aggiunto.
Gli accessi
Coviello avrebbe avuto accesso ai dati sensibili di oltre 3.500 clienti in tutta Italia. Avrebbe monitorato i loro conti correnti per oltre due anni, dal 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024.
Non appena emersa la questione, è stato immediatamente licenziato e Intesa Sanpaolo ha avviato un procedimento disciplinare contro l’ex dipendente. A rivelare la notizia è stato il quotidiano Domani.
Secondo la procura di Bari, Coviello avrebbe effettuato “un totale di 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti portafogliati a 679 filiali del gruppo bancario Intesa Sanpaolo e che nello specifico aveva provveduto ad interrogare i dati di numerosi personaggi del mondo politico, dello spettacolo, dello sport e della cronaca”.
Nella lista dei nomi “spiati” figura anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
I conti correnti “spiati”
L’elenco dei conti bancari spiati dal 52enne è lunghissimo. Sul fronte politico, compaiono nella lista la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la sorella Arianna, l’ex compagno e giornalista Andrea Giambruno, i ministri della Difesa e del Turismo Guido Crosetto e Daniela Santanchè, il vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Ue Raffaele Fitto e il presidente del Senato Ignazio La Russa.
A questi si aggiungono gli ex presidenti del Consiglio Enrico Letta, Massimo D’Alema e Matteo Renzi. Ci sono poi l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola, i governatori Michele Emiliano (Puglia) e Luca Zaia (Veneto), Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Antonio Decaro, Giuliano Amato, l’ex presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra, l’ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, e il comandante generale della guardia di finanza Andrea De Gennaro.
Coviello avrebbe visionato anche i conti correnti di John e Lapo Elkann e di alcuni membri della famiglia Berlusconi (Marina e Piersilvio). Figurano anche personaggi dello spettacolo e dello sport come Francesco Totti, Al Bano, Luisa Ranieri, Paola Egonu, Paolo Bonolis e Zucchero.