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Vincenzo Coviello, il bancario che spiava Meloni, si difende: “Ho il disturbo di adattamento misto”. Cos'è

Vincenzo Coviello ha presentato una perizia che attesta un suo disturbo. Questa la strategia difensiva scelta dall'ex bancario che spiava i conti corrente

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Vincenzo Coviello si difende. Il bancario che era entrato nei conti di oltre tremila clienti di Intesa San Paolo – inclusa la premier Giorgia Meloni – aveva presentato un certificato medico nel quale si attesta che l’uomo soffre del disturbo di adattamento misto. Ecco di cosa si tratta.

Vincenzo Coviello si difende: cos’ha il bancario di Intesa San Paolo

La difesa dell’impiegato Vincenzo Coviello risale già allo scorso maggio quando era stato convocato dalla commissione disciplinare della banca dove lavorava.

È stato allora che ha presentato tale perizia psicologica che attesta il suo disturbo e fa parte dunque della sua strategia difensiva.

vincenzo coviello bancario meloni spia banca intesaFonte foto: ANSA
Il bancario ha spiato per circa due anni oltre tremila conti 

Che cos’è il disturbo di adattamento misto

Ma di cosa si tratta? Il disturbo di adattamento misto è una patologia che può essere causata da gravi fonti di stress e impatta su condotta e umore.

Scientificamente, come riporta il Corriere della Sera, nasce dalla combinazione di due diversi disturbi: quello dell’adattamento con ansia mista e umore depresso e quello dell’adattamento con disturbo della condotta.

Quando tale situazione colpisce una persona, questa finisce per provare anomalie emotive e della condotta.

Chi è il bancario che spiava i conti

Vincenzo Coviello ha 52 anni ed è di Bitonto. È accusato di aver effettuato per circa due anni, abusivamente, senza autorizzazione, l’accesso ai conti di 3.572 clienti di Intesa San Paolo.

Tra questi ci sono personaggi di spicco della politica nazionale, dell’imprenditoria, dello spettacolo e dello sport, ma anche cittadini locali e parenti.

Tra i conti “spiati” ci sono quelli della premier Giorgia Meloni, della sorella Arianna, dei ministri Santanché, Fitto e Crosetto, del presidente del Senato La Russa e dei governatori Zaia ed Emiliano.

Vincenzo Coviello indagato: ha agito da solo?

Vincenzo Coviello aveva già provato a difendersi dalle accuse che gli sono piovute contro. Agli inquirenti aveva spiegato di essere un maniaco del controllo nel tentativo di smarcarsi da chi stava investigando se ci fossero o meno suoi complici.

Non si esclude infatti nessuna ipotesi, anche quella per cui non avrebbe agito da solo, anche se ad ora non ci sono prove che lo attestano. Serve dunque accertare se nel dossieraggio dei conti correnti siano coinvolte altre persone.

Nel decreto di perquisizione del bancario, infatti, gli accessi informatici abusivi sarebbero stati effettuati “verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete“, si legge.

Di cosa è accusato

I carabinieri che stanno investigando su di lui hanno riscontrato un’inclinazione al controllo ossessivo. L’uomo manifestava in maniera continuativa un interesse morboso verso i segreti bancari di svariate persone, dai parenti ai conoscenti, dai compaesani ai vip.

Le forze dell’ordine hanno perquisito la sua abitazione nelle scorse ore e sequestrato vari dispositivi tra cui smartphone, tablet e hard disk.

Vincenzo Coviello è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Tra i conti bancari spiati ci sono quelli della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della sorella Arianna, dei ministri della Difesa e del Turismo Guido Crosetto e Daniela Santanchè, del vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Ue Raffaele Fitto e del presidente del Senato Ignazio La Russa. Ma la lista è lunghissima.

vincenzo-coviello-bancario-meloni-spia Fonte foto: ANSA
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