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Venezia allagata, le maree battono un nuovo record negativo

La marea ha raggiunto alle 11.26 una punta massima di 154 cm, prima di iniziare a scendere

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Nuova giornata di allerta a Venezia, in stato di emergenza. Come riporta l’Ansa, le scuole rimarranno chiuse per il terzo giorno. La marea ha raggiunto alle 11.26 una punta massima di 154 cm alla Punta della Salute e ora, come rileva l’Ufficio Meteo del Comune di Venezia, sta scendendo lentamente. Alto il valore anche a Burano, dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a Chioggia con 146.

Come riporta l’Ansa, le maree che hanno devastato Venezia in questi giorni (martedì 187 cm, mercoledì 144, oggi 154 cm) hanno battuto diversi record: mai infatti, dal 1872, si erano presentati due eventi di acqua alta superiori ai 150 centimetri nello stesso anno, men che meno nella stessa settimana. Lo segnala il Centro previsioni maree del Comune. Allo stesso modo, mai dal 1872 Venezia aveva visto 3 eventi mareali superiori a 140 cm nello stesso anno, ancor di più nella stessa settimana.

La Fondazione Civici musei ha reso noto che il Palazzo Ducale di Venezia è stato chiuso a causa dell’acqua alta eccezionale che sta nuovamente interessando la città. Per lo stesso motivo il Patriarcato ha chiuso anche la Basilica di San Marco.

Sospesa la circolazione dei vaporetti. Tutta la città è di fatto allagata, con i turisti chiusi negli alberghi e i negozianti che tentano di limitare i danni.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, con un tweet, ha annunciato che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è stato nominato commissario per l’emergenza. “La situazione è complessa ma lo Stato c’è e il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa preziosa”, ha scritto D’Incà.

Matteo Salvini a Venezia: l’appello per ultimare il Mose

“Non è più tempo di perdere tempo, questa città grida aiuto, c’è bisogno di mettersi tutti insieme per ultimare il Mose”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini a Venezia, dove ha raggiunto per un sopralluogo in piazza San Marco il governatore veneto Luca Zaia e il sindaco della Serenissima Luigi Brugnaro.

“Le cose non si lasciano a metà”, ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno. “Non siamo qui a distribuire colpe, ma l’opera va finita per evitare che in futuro si ripetano cose simili”.

Matteo Salvini ha poi sottolineato che gli emendamenti della Lega alla manovra avrebbe potuto dare una spinta per “far funzionare il Mose subito. Con Danilo Toninelli abbiamo perso un anno, e speriamo che ora i M5s non rallentino come hanno fatto in passato, anche se al Governo c’è solo gente che litiga tutti i giorni“.

Venezia, il sindaco chiude piazza San Marco per l’allerta acqua alta

Piazza San Marco, allagata già dalle prime ore del mattino, è stata chiusa dal sindaco Luigi Brugnaro, che ne ha dato notizia via Twitter: “Sono le 9.20 e sono ora costretto a far chiudere la piazza per ogni evenienza, in maniera tale di non mettere a rischio l’incolumità delle persone”.

Poco prima, in un altro post, il primo cittadino aveva scritto: “Un’altra giornata di allerta per Venezia. Il vento di scirocco continua a soffiare. Vi invito a evitare gli spostamenti e a tenervi aggiornati sul livello dell’acqua con il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree – Città di Venezia”.

Le dichiarazioni di Giuseppe Conte sul Mose di Venezia

Nel mentre continuano le polemiche sul Mose. Giuseppe Conte ha fatto sapere tramite La Stampa che il “26 novembre ho convocato un ‘Comitatone’ interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verrà discussa anche la governance per i problemi strutturali della città, come quello delle grandi navi e del Mose“.

“L’obiettivo del governo è analizzare e valutare tutti gli aspetti critici legati alla gestione di una città unica come Venezia. La partecipazione e l’ascolto delle istituzioni locali sarà parte integrante del processo decisionale”, ha inoltre dichiarato il presidente del Consiglio sul Corriere della Sera.

“Il sindaco sarà nominato commissario in relazione allo stato di emergenza che abbiamo deliberato in Consiglio dei Ministri”, ha anticipato Giuseppe Conte. “Il governo farà la sua parte. La discussione sul Mose è avvenuta quasi un ventennio fa, ad oggi l’opera è realizzata al 93% circa. Siamo alle battute finali, e i fondi investiti sono tanti. Sono soldi dei cittadini che non possono essere sprecati“.

“Elementi questi che, insieme a una valutazione di interesse pubblico, rendono inevitabile ultimare la realizzazione dell’opera“, ha sottolineato il presidente del Consiglio nell’intervista al Corriere. “Ora non c’è spazio per polemizzare, bisogna lavorare sodo e tutti insieme”, ha concluso Giuseppe Conte.

Venezia: allerta da codice rosso, città allagata Fonte foto: Ansa
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