Veneto, 45 focolai: Zaia nega l'emergenza. Annuncio sui migranti

Continuano ad aumentare i postivi in Veneto, tra i quali 132 positivi (131 migranti e un mediatore) nel Centro di accoglienza dell’ex Caserma Serena di Casier, nel Trevigiano. Il governatore Luca Zaia, però, ha cercato di ridimensionare l’allarme: “Clinicamente in questo momento non siamo in emergenza“, ha dichiarato.

“Abbiamo beccato i 131 positivi – ha spiegato – perché avevamo trovato tre sintomatici”. Zaia, come riporta Ansa, ha sottolineato che i focolai in Veneto sono complessivamente 45. Annuncia per domani la firma di una nuova ordinanza che “prolungherà tutte le misure già previste fino al 15 ottobre”.

La comunità, ha spiegato il governatore del Veneto, “deve avere la tranquillità” che dal Centro migranti di Casier “non si può uscire e non si può entrare per andarsi a prendere il virus”.

“I veneti hanno trascorso mesi chiusi in casa – ha aggiunto Zaia, alludendo alle proteste di alcuni migranti per l’isolamento – non capisco perché questi signori stiano già alzando la voce perché vogliono uscire. Qui si vede se esiste lo Stato oppure no”.

Secondo Zaia “resta sottinteso che strutture come l’ex caserma Serena e altre che ha il Veneto devono essere dismesse. È ormai certificato che questo sistema di ospitalità è fallimentare, lo è socialmente, culturalmente, sanitariamente, economicamente, in tutti i sensi”.

Il governatore ha poi commentato il via libera del Senato al processo per Matteo Salvini: “Esprimo a Salvini la mia massima solidarietà senza se e senza ma e dico che trovo anche disarmante quello che è accaduto”.

“Stiamo mettendo in croce un amministratore – ha aggiunto – per aver fatto l’uomo di governo. Si vuole andare a processare un ex ministro perchè quando era in carica si è occupato di difendere i confini italiani e di mettere un po’ in ordine il disordine, che è lo stesso che abbiamo in queste ore”.

Fonte foto: Ansa