Variante giapponese, quali sono i rischi: parla Matteo Bassetti
L'ultima variante del coronavirus a destare preoccupazioni è quella giapponese: quali sono i rischi secondo l'infettivologo Matteo Bassetti
La variante E484K del coronavirus, nota come variante giapponese, è stata scoperta nell’ospedale universitario di Tokyo, dove sono risultati contagiati 10 pazienti su 14 (il 70%) di quelli ricoverati per Covid-19 a marzo. La notizia è stata riportata nei giorni scorsi dall’agenzia Reuters e ha subito causato apprensione. Sul tema è intervenuto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, intervistato dall’Adnkronos.
Variante giapponese, quali sono i rischi: parla Matteo Bassetti
Matteo Bassetti, sul tema della variante giapponese (E484K), ha spiegato l’opportunità di “vigilare con il sequenziamento” ma anche “non fare terrorismo ogni volta che si trova una variante dall’altra parte del mondo”.
“Dobbiamo metterci in testa che, come dovremmo convivere con il virus per anni così dovremmo farlo con le tante varianti che verranno scoperte“, ha affermato.
Bassetti, in merito a un’eventuale resistenza ai vaccini anti-Covid da parte della variante giapponese, ha detto che “come tutte le varianti potrebbe essere più contagiosa, ma non abbiamo certezza che possa sfuggire ai vaccini“.
Secondo l’esperto, quindi, è ancora presto per lanciare allarmi: “Occorrono maggiori studi“.
Variante giapponese, Bassetti spiega come contrastare le mutazioni
Il Giappone “ha gestito molto bene tutte le fasi della pandemia, ma è molto indietro con le vaccinazioni”, ha aggiunto Bassetti.
Il direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria ha spiegato che questo ritardo potrebbe quindi aver causato nel Paese “una quarta ondata di casi” e che “la responsabilità sia proprio di questa variante perché il virus sta girando liberamente”.
Come contrastare, quindi, le varianti? “L’unico modo – ha risposto Bassetti – è velocizzare le vaccinazioni ed evitare che il virus passi da una persona all’altra . Solo così si evita la selezione delle varianti che comunque ci saranno sempre, almeno 5-6 per Paese. È la storia dei virus, dei batteri e dei funghi”.