Variante Delta, è allarme negli Usa. Crisanti: "I vaccini non bastano"
Negli Stati Uniti cresce la preoccupazione per la variante Delta, mentre si valutano nuove strategie per contrastarla
Negli Stati Uniti cresce la preoccupazione per la variante Delta. Un documento sanitario interno dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), ripreso dal Washington Post, descrive la variante come più pericolosa, in grado di causare malattie più gravi rispetto alle precedenti, e più contagiosa. Nel documento si invita a una maggiore cautela nella lotta alla pandemia e a “riconoscere che la guerra è cambiata”.
Variante Delta, l’allarme dei Cdc americani
Il documento, di cui ha preso visione il Washington Post, è stato redatto dalla massima autorità sanitaria statunitense. Già nei giorni precedenti, i Cdc avevano modificato le linee guida per l’utilizzo delle mascherine, obbligatorio anche per i vaccinati. Il virologo Anthony Fauci ha inoltre spiegato che i vaccinati possono trasmettere il virus tanto quanto i non vaccinati.
Secondo un report dell’Istituto superiore di sanitò, il vaccino protegge all’88% dall’infezione, al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% dal ricovero in terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia. Esiste quindi una piccola possibilità che anche le persone vaccinate possano ammalarsi.
Variante Delta, Crisanti: “Può infettare i vaccinati”
In un’intervista dell’Adnkronos Salute, il microbiologo Andrea Crisanti ha parlato della pericolosità della variante Delta: “Può infettare anche i vaccinati e aumenta così la frazione degli asintomatici; in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave; in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattia grave”.
Per Crisanti si fa più urgente la richiesta di dati sulla terza dose, già adottata in Israele per gli over 60: “Per i fragili andrebbe valutata l’opportunità della terza dose di vaccino Covid-19. Tuttavia, bisognerebbe vedere anche qui se c’è qualche dato, qualcosa che ci dia un po’ di conforto”.
Variante Delta, Crisanti: “I vaccini non bastano, serve il tracciamento”
Il microbiologo ha però detto che “le vaccinazioni non basteranno a bloccare il contagio”, contro la variante Delta. L’esperto ha quindi riportato l’esempio della Gran Bretagna, dove “sono arrivati a 40mila casi” al giorno nonostante l’avanzamento della campagna vaccinale.
Per Crisanti, la strategia più efficace, parallelamente alle vaccinazioni, è rappresentata dal tracciamento dei contatti: “In Inghilterra fanno un milione di tamponi al giorno e hanno un sistema di App che in qualche modo funziona, perché ogni giorno mettono in quarantena quasi mezzo milione di persone”.
La vaccinazione “aumenta la frazione degli asintomatici”
Infine, Crisanti ha commentato le parole di Anthony Fauci, ricordando che anche gli asintomatici hanno una carica virale alta e possono quindi diffondere il virus: “La vaccinazione praticamente sta aumentando la frazione degli asintomatici“; sulla base di ciò, è ragionevole credere a quanto detto dall’immunologo statunitense.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, invece, ha parlato della quarta ondata in Italia, di cui, secondo la Fondazione Gimbe, si stanno osservando gli effetti in questi giorni.