Vaccino Sputnik, accordo tra Roma e Mosca: cosa prevede
L'Istituto Spallanzani di Roma ha stretto un accordo con il Gamaleya, l'istituto di ricerca epidemiologica russo, per uno studio sul vaccino Sputnik
L‘Istituto Spallanzani di Roma ha stretto un accordo con il Gamaleya, l’istituto di ricerca epidemiologica russo, per avviare uno studio sul vaccino Sputnik. Come riporta La Repubblica, l’obiettivo dello studio è stabilire se il farmaco russo può rappresentare un effettivo alleato contro il Covid e le varianti, e se può sostituire la seconda dose di vaccini che hanno mostrato di provocare reazioni avverse gravi.
Accordo Roma-Mosca su vaccino Sputnik, cosa prevede
L’accordo prevede che ai russi lo Spallanzani cederà la propria banca dati sul Covid, dando vita a uno scambio di informazioni utili a raccogliere evidenze scientifiche sullo Sputnik.
Nel panorama generale di incertezza, legata soprattutto alle forniture compromesse di Johnson & Johnson e alla sfiducia nei confronti di Vaxzevria, in Italia si cercano soluzioni alternative per non fare affidamento unicamente sul vaccino di Pfizer, di cui arriveranno presto nuove dosi.
Lo Spallanzani condividerà la propria banca dati sul Covid con la Russia
E a farsi promotori di una collaborazione con la Russia sono il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, che vedono nello Sputnik una concreta possibilità.
Nel documento sottoscritto dagli istituti di ricerca dei due Paesi, si legge che “l’Inmi (Spallanzani, ndr) gestisce una delle più grandi banche biologiche dell’Unione europea per gli agenti virali”, con i dati biologici riguardanti “120 ceppi virali di Sars-Cov-2″. L’istituto precisa che “si farà parte attiva per condividere questi ceppi con il Centro Gamaleya”.
Dal canto suo, la Russia metterà a disposizione i sieri da soggetti che hanno ricevuto lo Sputnik V.
Il vaccino Sputnik non è stato ancora approvato dall’Ema per la somministrazione nei Paesi dell’Unione Europea. Nelle nostre immediate vicinanze, però, a usufruire del farmaco è San Marino, dove in virtù di una campagna di vaccinazione efficace sono state allentate alcune misure restrittive.