Vaccino J&J e richiamo, gli effetti collaterali: nuovo "bugiardino"
Con la circolare per il richiamo del vaccino Johnson & Johnson, il ministero della Salute ha aggiornato anche la lista degli effetti indesiderati
Novità per chi si è sottoposto al vaccino anti Covid Johnson & Johnson, che fino a oggi era considerato “monodose”: tutti devono ricevere una dose di richiamo ad almeno 6 mesi dalla prima somministrazione. Con l’occasione, l’Aifa ha aggiornato anche il “bugiardino” dei possibili effetti collaterali del siero.
La decisione di disporre un richiamo per i vaccinati con il siero monodose J&J è stata diffusa dall’ultima nuova circolare del ministero della Salute, a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico dell’Aifa.
In particolare, chi ha ricevuto il vaccino monodose avrà una dose di richiamo con vaccino Pfizer (30 microgrammi) o Moderna (50 microgrammi). Si tratta quindi di una vaccinazione eterologa, con un vaccino diverso rispetto a quello della prima dose.
Vaccino Johnson & Johnson, aggiornata la lista degli effetti collaterali
L’Aifa, nella circolare con cui stabilisce i dettagli per la dose di richiamo per J&J, ha riproposto e aggiornato anche la lista degli effetti indesiderati associabili al vaccino Johnson & Johnson.
“Sono stati segnalati molto raramente coaguli di sangue in combinazione con bassi livelli di piastrine (sindrome trombotica associata a trombocitopenia)”, si legge nel documento.
Tra gli effetti indesiderati molto comuni, che possono interessare più di 1 persona su 10, ci sono “mal di testa; nausea; dolori muscolari; dolore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione; sensazione di estrema stanchezza”. Sono comuni, possono quindi interessare fino a 1 persona su 10, “il rossore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione, gonfiore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione, brividi, dolori articolari, febbre e tosse“.
Meno frequenti invece, possono quindi interessare fino a 1 persona su 100, “eruzione cutanea, debolezza muscolare, dolore alle braccia o alle gambe, sensazione di debolezza, sensazione di malessere generale, starnuto, mal di gola, dolore alla schiena, tremore, sudorazione eccessiva, sensazione insolita sulla pelle, come sensazione di formicolio o pizzicore (parestesia), diarrea e capogiri”.
Infine, sugli effetti indesiderati molto rari che possono interessare fino a 1 persona su 10.000, l’Aia ha segnalato “coaguli di sangue spesso in siti insoliti (ad es. cervello, intestino, fegato, milza), associati a bassi livelli di piastrine nel sangue; grave infiammazione dei nervi che può causare paralisi e difficoltà nella respirazione (sindrome di Guillain-Barré (GBS))”.
Gli effetti indesiderati con frequenza non nota includono “la reazione allergica grave, la sindrome da perdita capillare (una condizione che causa perdita di liquido dai piccoli vasi sanguigni) e i livelli bassi di piastrine (trombocitopenia immune), che possono essere associati a sanguinamento”.