Vaccino J&J, rischi malattia rara: cos'è la sindrome di Guillain-Barré
La Fda americana ha lanciato un avvertimento su alcuni casi di sindrome di Guillain-Barré emersi tra i vaccinati con Johnson&Johnson
L’agenzia regolatoria per i medicinali negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (Fda), ha lanciato un nuovo avvertimento sul vaccino di Johnson&Johnson e l’ipotetico legame con una rara patologia neurologica. Come riporta l’Ansa, il rischio dell’insorgere della sindrome di Guillain-Barré – questo è il nome della patologia – è da tre a cinque volte più alto tra i vaccinati con J&J.
Finora, negli Usa, sono stati identificati 100 casi di persone colpite dalla sindrome, prevalentemente uomini dai 50 anni in su. Tra essi si è verificato anche un decesso.
Sindrome di Guillain-Barré: cos’è
Ma cos’è e come si manifesta la sindrome di Guillain-Barré? L’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano la descrive così: “È la più frequente forma di polineuropatia acquisita dovuta a una lesione acuta del nervo che il più delle volte è dovuta a una demielinizzazione (perdita delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose). Nelle forme più gravi si ha anche la degenerazione secondaria degli assoni (il prolungamento dei neuroni) mentre in alcuni pazienti la degenerazione assonale è precoce e compare invece della demielinizzazione”.
Le cause di questa sindrome non sono state identificate con esattezza, ma “attualmente si ritiene che questa malattia sia provocata da una risposta immunitaria contro molecole del nervo, che viene innescata da una precedente infezione contro cui vengono prodotti degli anticorpi che riconoscono anche delle molecole del nervo simili a quelle dell’agente infettante”, si legge sul sito dell’Humanitas.
Sindrome di Guillain-Barré: sintomi
Ecco i sintomi correlati a questa patologia:
- sensazione di debolezza accompagnata da parestesie alle gambe e alle braccia;
- debolezza muscolare a livello facciale e orofaringeo, che può sfociare in insufficienza respiratoria;
- fluttuazioni della pressione arteriosa, aritmie cardiache, modificazioni pupillari.
La patologia può evolvere a paralisi totale e insufficienza respiratoria, con conseguenze anche letali se non viene trattata. I pazienti necessitano di un monitoraggio costante delle funzioni vitali, e in alcuni casi si deve ricorrere alla respirazione assistita.
Sindrome di Guillain-Barré: trattamento
Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, l’Humanitas spiega che “la plasmaferesi è utile quando eseguita precocemente (è il trattamento di scelta nei pazienti acuti, abbrevia il decorso clinico e diminuisce la mortalità e l’incidenza delle paralisi permanenti). Le infusioni giornaliere di gamma-globuline nelle prime due settimane sono efficaci quanto la plasmaferesi. I corticosteroidi, quando usati da soli, non si sono invece dimostrati utili nel curare la malattia”.