Vaccino Covid terza dose, efficacia con 7 vaccini diversi: quasi tutti funzionano dopo Pfizer o AstraZeneca
Lo studio ha analizzato l'efficacia della terza dose con i vaccini AstraZeneca, Pfizer, Novavax, Johnson&Johnson, Moderna, Valneva e Curevac
Il primo studio randomizzato sulla terza dose con vaccini anti-Covid diversi fa luce sull’efficacia del booster dopo aver ricevuto Pfizer o AstraZeneca. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica “The Lancet”, e prende in considerazione sette vaccini diversi: AstraZeneca, Pfizer, Novavax, Johnson&Johnson, Moderna, Valneva e Curevac.
Stando a quanto emerge dallo studio, i richiami con i sette vaccini hanno generato una forte risposta immunitaria. In particolare, dopo AstraZeneca, tutti e sette hanno rafforzato l’immunità con la terza dose somministrata a 10-12 settimane dal completamento del ciclo primario; nel caso di Pfizer, invece, sei su sette (tutti tranne Valneva) hanno ottenuto l’efficacia sperata.
I partecipanti allo studio: età e stato di salute
Lo studio è stato effettuato su 2.878 partecipanti, di età pari o superiore a 30 anni, in buona salute, che avevano ricevuto due dosi di AstraZeneca o Pfizer. Gli autori dello studio osservano che dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, entrambi i vaccini hanno mantenuto un’alta efficacia nel proteggere contro ospedalizzazione e morte: 79% nel caso di AstraZeneca, 90% nel caso di Pfizer.
Il vaccino AstraZeneca, ricordano gli autori, è stato ora distribuito in più di 180 paesi, e quello di Pfizer in più di 145 paesi.
I risultati dello studio sulla terza dose: efficacia ed effetti collaterali
Lo studio ha dimostrato il potenziale di tutti i vaccini testati (AstraZeneca, Pfizer, Novavax, Johnson&Johnson, Moderna, Valneva e Curevac) per aumentare l’immunità a seguito di un ciclo iniziale di AstraZeneca; similmente, è stato dimostrato il potenziale di sei vaccini (AstraZeneca, Pfizer, Novavax, Johnson&Johnson, Moderna e Curevac) dopo un ciclo iniziale di Pfizer.
In merito agli effetti collaterali osservati, gli autori specificano che affaticamento e dolore sono stati gli eventi avversi locali e sistemici più comuni, soprattutto nella fascia 30-69 anni; gli eventi avversi gravi sono stati non comuni, in totale 24.
Il commento del professor Saul Faust
Il professor Saul Faust, dell’ospedale universitario di Southampton, ha coordinato il team che si è occupato della ricerca. La Cnn riporta le sue parole: “È davvero incoraggiante che un’ampia gamma di vaccini, utilizzando tecnologie diverse, mostri benefici come terza dose per AstraZeneca o Pfizer/BioNTech. Ciò dà fiducia e flessibilità nello sviluppo di programmi di richiamo qui nel Regno Unito e a livello globale”.
Quanto alla variante Omicron, Faust ha affermato di sperare che i richiami funzionino bene anche contro la nuova variante, ma ha aggiunto che ciò non è stato verificato. I ricercatori non hanno provato osservato l’efficacia dei richiami contro il virus nella vita reale, ma hanno testato il loro sangue rilevando una buona risposta anticorpale.
Qui una guida su come prenotare la terza dose regione per regione.